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La “lotta” di Xiaomi per entrare nel mondo delle auto elettriche

Nella sua ambiziosa ascesa, Xiaomi ha dovuto affrontare alcuni ostacoli per entrare nel mercato delle auto elettriche. La società ha avuto, infatti, difficoltà a ottenere la licenza di produzione a causa dei maggiori requisiti richiesti dalle autorità competenti. Il governo è stato cauto dopo il fallimento di diverse nuove società di auto elettriche negli ultimi anni. Qualsiasi azienda che desideri avviare un’attività di produzione di automobili in Cina ha bisogno di una licenza specifica e, con l’avvento dei veicoli elettrici (EV), questa licenza è stata abbastanza facile da ottenere. Tuttavia, con l’elevato numero di nuove società a cui è stato concesso un aiuto finanziario dal governo solo per crollare e scomparire, il governo ha intensificato controlli e requisiti.

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Xiaomi è rimasta quindi “intrappolata” nelle nuove riforme, che hanno causato ritardi e problemi anche ad altre aziende, che hanno escogitato delle soluzione…”Creative”!

Nio, ad esempio, non produce le proprie auto ma ha invece un contratto con JAC, che ha la licenza di produzione. Li Auto ha rilevato la tecnologia Lifang semplicemente perché aveva già la licenza di produzione. XPeng ha rilevato Guangdong Foday nel 2020 per lo stesso motivo, ma ora la sua fabbrica a Guangzhou ha ottenuto la licenza.

Xiaomi ha deciso di adottare un approccio simile e invece di aspettare e rischiare ulteriori ritardi, ha preso il controllo della defunta società tedesca Borgward, fallita nel novembre dello scorso anno ma che possiede ancora la certificazione per la produzione dei veicoli. Grazie a questa acquisizione, Xiaomi non dovrebbe avere ulteriori problemi con tutti i permessi del caso.

È sorprendente che un’azienda che ha impegnato 1,5 miliardi di dollari per lo sviluppo del suo business automobilistico e stia già costruendo la sua fabbrica di 300.000 veicoli a Pechino lo faccia senza avere un vero permesso di produzione. Tuttavia, avviare da zero un’azienda di auto elettriche è una vera sfida, anche per un colosso come Xiaomi, con fondi quasi illimitati.

La prima auto elettrica di Xiaomi, e il suo design, sono già trapelati, insieme al suo nome, anche se l’azienda ha provato prima a negarlo e poi a chiedere un risarcimento al fornitore che ha fatto trapelare le immagini. Xiaomi sta pianificando la costruzione della sua fabbrica in due fasi, con la prima da completare nel 2024 e una capacità produttiva di 150.000 veicoli l’anno. La seconda fase aggiungerà altri 150.000 entro il 2026.

Via: ArenaEV | Fonte: Cnevpost

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