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Recensione Oppo Find N: quando il software fa la differenza

Quando abbiamo iniziato a leggere le indiscrezioni su questo Find N avevamo l’entusiasmo alle stelle: Oppo è un’azienda solida, dalle indubbie qualità, in grado di sfornare prodotti davvero di altissimo livello. Potete quindi immaginare quanto i nostri sentimenti siano stati quasi feriti, sapendo che il primo pieghevole della casa non sarebbe arrivato sul nostro mercato. Ciononostante, l’ufficio stampa di Oppo ci ha permesso di provarlo qualche giorno, rendendoci più gioiosi di un bambino affogato nei Chupa Chups. Sarà riuscito a conquistarci? Rappresenta davvero un’alternativa (pur di importazione) a quello che ad oggi è il pieghevole più produttivo sul mercato, ossia il Galaxy Fold 3? Scopriamolo insieme.

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Scheda tecnica
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 888
  • RAM: 8/12 GB
  • Storage: 256/512 GB UFS 3.1
  • Display esterno: 5.49″ AMOLED FHD+ con refresh rate a 60 Hz
  • Display interno: 7,1″ AMOLED WUSXGA 1920×1792 370 PPI con refresh rate a 120 Hz
  • Fotocamere posteriori:
  • Main 50MP f/1.8 (Sony IMX766)
  • Ultrawide 16 MP f/2.2 (Sony IMX481)
  • Tele 2x f/2.4 (Samsung S5K3M5)
  • Fotocamera frontale:
    • 32MP f/2.4 (Sony IMX615)
  • Video 
    • 4K 60fps
  • Connettività: 2G/3G/4G/5G, Wi-Fi 2.4 GHz e 5 GHz, hotspot, Bluetooth 5.2, NFC
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta, Giroscopio, Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità
  • OS: Color OS 12 for Fold basata su Android 11 (patch di dicembre 2021 al momento della recensione)
  • Batteria: 4500 mAh con ricarica a 65W
  • Dimensioni: 132.6 x 73 x 15.9 da chiuso e 132.6 x 140.2 x 8.0 mm da aperto
  • Peso: 275g

Unboxing

La dotazione (bellissima la scatola) comprende:

  • Il telefono
  • Un alimentatore da 65W
  • Cavo type C

Estetica e materiali

Bello, bello e ancora bello. L’ho già detto che è bello? Sicuramente il più bello tra tutti i foldable, con un rapporto di forma ideale e materiali di una piacevolezza quasi commovente. Le cerniere sembrano davvero solite, la piega dello schermo aperto si nota pochissimo ed i dettagli sono curati in modo maniacale. Rispetto al Galaxy Fold si perde la certificazione IP68.

Batteria e connettività

Nonostante non sia previsto (almeno per ora) l’arrivo nel nostro mercato, sembrano esserci tutte le bande che ci aspetteremmo da un dispositivo commercializzato in via ufficiale. Non abbiamo avuto alcun problema di connettività, la ricezione è ottima, la rete dati anche (non abbiamo nemmeno dovuto settare manualmente l’APN con Very Mobile) e i pagamenti con NFC sono supportati installando Google Pay (di default c’è Oppo Wallet, non disponibile nel nostro paese).

La batteria è da 4500 mAh. Il trittico batteria non grandissima, Snap 888 e la presenza di un display esterno ci spaventava molto. La realtà è che si superano senza patemi con uso misto le 4 ore e mezza  di schermo attivo in media. Utilizzandolo molto anche da chiuso questo valore aumenta in modo deciso, per cui non è utopia sfiorare le 5h30 di schermo.

Display, vibrazione e audio

La mossa di Oppo di inserire un display frontale compatto (5.49″) con un aspect ratio di 18:9 è assolutamente vincente. Da chiuso, infatti, al netto del peso e dello spessore è assolutamente usabile come uno smartphone “tradizionale”, a differenza del Fold dove il form factor così allungato rappresenta forse un limite. Meno comprensibile la scelta di un pannello con refresh rate a 60 Hz, per giunta non luminosissimo (ma sufficientemente luminoso per un utilizzo all’aperto). Da aperto la diagonale supera di poco i 7 pollici, il refresh rate sale a 120 Hz ed abbiamo una luminosità di picco dichiarata di 1000 nits, che seppur adeguata sulla carta in condizioni particolari (non possiamo parlare di luce diretta del sole perché il periodo non lo consente) fanno emergere alcuni limiti in tal senso. La sensazione al tocco è quella classica dei foldable, quindi abbiamo una superficie plastica (protetta da una pellicola di media qualità) ed una piega fortunatamente poco visibile.

Ottimo il feed della vibrazione, secco e preciso, ai livelli degli altri top di gamma della casa. Audio stereo piuttosto forte e corposo, ma sotto mostri sacri come iPhone e ad esempio Mi 11 Ultra. Apprezzabilissimo, comunque, senza alcun problema.

Software e Performance

Il software su un pieghevole fa tanto. Forse, tutto. Find N monta una versione leggermente modificata della Color OS, interfaccia che già conosciamo, specifica per i foldable. La Color OS 12 in questo caso è basata (a dispetto del nome) su Android 11 ed è in versione cinese. Questo, in soldoni, significa che non è presente la lingua italiana e di default notifiche e processi sono gestiti in modo estremamente aggressivo. Fondamentalmente non riceverete molte notifiche se non andrete manualmente ad abilitarle disattivando contestualmente il risparmio energetico in background. Nota di merito la presenza della certificazione Google, che ci ha permesso di associare la carta a Google Pay ed usare così il chip NFC per i pagamenti.

Il software dicevamo. Sebbene sia possibile decidere il comportamento che devono avere le applicazioni non ufficialmente supportate, sfortunatamente l’ottimizzazione degli spazi e dell’interfaccia sembra lontana anni luce da quella di Samsung, che ha saputo sfruttare al meglio i due anni di vantaggio rispetto alla concorrenza. Vi ritroverete quindi con un foldable che per metà dei casi sarà sfruttato (e sfruttabile) a metà, con elementi non coerenti, scritte tagliate ad esempio nel tab Iscrizioni di Youtube e molte app non in grado di sfruttare il form factor del Find N da aperto. Altra cosa che non ci è piaciuta, l’assenza di una modalità tasca (oppure siamo storditi noi e non l’abbiamo trovata). Più volte sono partite chiamate indesiderate, messaggi in codice come se il gatto si fosse addormentato sulla tastiera, schermate di varia natura e, dulcis in fundo, anche cambi di lingua. Non auguro a nessuno di cercare i settaggi della lingua col telefono in arabo.

Oppo quindi dovrà lavorare molto sul software per rendere davvero produttivo quello che attualmente è un prodotto fantastico ma che non è possibile sfruttare come meriterebbe.

Foto e Video

Il set di fotocamere presente sul Find N, pur non di primissimo ordine, è decisamente interessante. Abbiamo una cam principale già vista su altri dispositivi della casa (e relativi satelliti), il sensore principale è infatti il collaudato ed affidabile Sony IMX766. La resa è sempre buona di giorno e di sera, anche se come sempre Oppo tende -anche disattivando la AI- ad enfatizzare molto i colori per dare un effetto wow che a volte è fin troppo eccessivo. Ciò non toglie che comunque le immagini siano ben dettagliate, ben contrastate e godibili in ogni condizione di luce. Di sera il dettaglio cala un po’. ma mai in modo drastico ed il denoise non sembra aggressivo (mentre forse si nota un po’ di nitidezza). La ultrawide è onesta, non ai livelli del Find X3 Pro ad esempio o di Oneplus Pro, mancando un po’ di dettaglio quando le condizioni di luce si fanno difficili. La 2X è sufficiente, ma non sempre consigliabile perché in determinati casi tende a mostrare un po’ di rumore. Buona la frontale, senza AF ma in grado di restituire discreti risultati se c’è sufficiente luce, più che accettabili anche al tramonto. Per darvi un punto di riferimento, siamo ai liveli del Find X3 Neo. Non un top assoluto, ma affidabile quanto basta.

Prezzo e conclusioni

Difficile parlare di prezzo. Su strada, di importazione, a seconda della versione i prezzi oscillano tra i 1500 e i 1800 € (di listino invece siamo, al cambio, un po’ sotto queste soglie). Ovviamente, in assenza di garanzia e di un software pensato per il mercato europeo, non ce la sentiamo di consigliarvi un prodotto così particolare, soprattutto perché risulta ancora un po’ immaturo e paga il vantaggio accumulato da Samsung sui pieghevoli. Proprio rispetto al Fold 3 è sicuramente più bello, più ergonomico e assolutamente più usabile da chiuso, ma nel momento in cui si vuole sfruttare tutta l’ampiezza del display interno sorgono i limiti maggiori.

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