Mac OS catalina
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macOS Catalina: le novità sotto al cofano

macOS Catalina è la nuova versione del sistema operativo dedicato ai computer di Apple che sarà reso disponibile in versione stabile a partire dal prossimo autunno. Si tratta di un’evoluzione di quello che è un sistema operativo proprietario, che caratterizza i computer della casa di Cupertino sin dalla prima versione.

Nonostante l’enfasi dimostrata da Craig Federighi durante la presentazione al WWDC 2019 la verità è che, all’occhio dell’utente, macOS Catalina porta un bagaglio di novità sostanzialmente ridotto rispetto a quello che era stato introdotto con il predecessore macOS Mojave. Ma sarà veramente così? Scopriamolo insieme!

MACOS CATALINA: LE NOVITÀ SOTTO AL COFANO

Mac OS catalina

Ebbene…no! In realtà, le novità introdotte da Apple nella nuova versione di macOS sono molte, ma non sono appunto immediatamente visibili all’occhio dell’utente. Si tratta infatti, per la maggior parte, di miglioramenti tecnici relativi alle prestazioni, alla stabilità ed alla sicurezza del sistema, che vanno comunque a rappresentare una parte importantissima dell’esperienza Mac.

Read-only System Volume

macOS Catalina separerà i file di sistema ed i file utenti su due volumi differenti. Grazie al file system APFS, che permette una manipolazione dello spazio su disco più semplice, Apple ha infatti deciso di trasferire i file di sistema in sola lettura su di un volume dedicato, che sarà totalmente protetto dalla SIP (System Integrity Protection).

struttura apfs

Questo volume, inoltre, sui Mac dotati di chip T2, sarà criptato con una chiave che verrà salvata nella famosa “Secure Enclave”, impedendo accessi non autorizzati ai file di sistema, scongiurando ogni tipo di manomissione del sistema operativo da parte di software malintenzionati.

Il file system APFS rappresenta, infatti, una notevole innovazione, introdotta da Apple con High Sierra, che ha facilitato notevolmente la gestione del disco. APFS è infatti un file system concettualmente molto simile al sistema LVM (Logical Volume Management) di Linux, che crea un ulteriore livello di astrazione tra volume utente e struttura del disco.

catalina firmlinks

APFS è infatti composto da un “container”, che è la “struttura fisica” su disco che va poi a contenere i vari volumi. Come nel vecchio HFS+, il container dipende dalla tabella di partizione fisica GPT del disco, ma permette all’utente di interagire con volumi virtuali racchiusi all’interno del container e che condividono lo spazio libero.

catalina readonlyfiles recap

Attualmente la struttura a doppio volume permette la scrittura di file sul volume di sistema soltanto nella Developer Preview, ma questa possibilità sarà rimossa nelle versioni future. A differenza della conversione APFS, che era possibile disabilitare con una particolare procedura, non è possibile evitare la riorganizzazione del sistema su due volumi, fornendo un ulteriore strato di protezione.

Finder

Il Finder è l’equivalente Mac di Windows Explorer. È, di fatto, l’applicativo a livello utente che ci permette di interagire con tutti i file che sono immagazzinati sul nostro computer Mac, attraverso una interfaccia che si occupa della traduzione dei comandi impartiti dall’utente in diverse system call UNIX (e non).

La nuova versione di macOS Catalina arriva con alcuni miglioramenti al Finder, tra i quali la possibilità di interfacciarsi direttamente con i dispositivi iOS, senza bisogno di un applicativo dedicato (iTunes). Nonostante questa funzionalità sia stata presentata durante il WWDC 2019, non è stato specificato che questa decisione ha comportato l’introduzione di diverse modifiche all’interno dell’applicativo stesso.

Finder Device management

Il nuovo Finder, infatti, è dotato di un nuovo algoritmo di indicizzazione file, che dovrebbe andare a migliorare le prestazioni di Spotlight. Il nuovo algoritmo utilizza infatti alcune tecniche di Machine Learning già implementate all’interno di Siri per la ricerca e la categorizzazione intelligente di file, sulla base del contesto nel quale si sta operando.

Il nuovo algoritmo dovrebbe, inoltre, ridurre notevolmente i tempi relativi all’indicizzazione del disco e migliorare ulteriormente la qualità dei risultati restituiti dal sistema di ricerca globale Spotlight, integrato all’interno del Finder a partire dalla versione di Mac OS X 10.4 Tiger.

Il nuovo Finder, inoltre, è dotato di una interfaccia dedicata alla gestione dei dispositivi iOS ed iPadOS che va a sostituire iTunes e sarà in grado di gestire i File del dispositivo interfacciandosi con la nuova applicazione “File” di iOS ed iPadOS 13.

Catalyst

Catalyst è un nuovo Framework dedicato agli sviluppatori, annunciato allo scorso WWDC 2018 e dedicato alla facilitazione del porting di app tra macOS ed iOS (e viceversa).

project catalyst

Si tratta di un framework che va a condividere le librerie base che permettono di accedere alle varie funzioni del sistema operativo per poter permettere agli sviluppatori di utilizzare gran parte del codice Swift realizzato su entrambe le piattaforme.

Catalyst dovrebbe, di fatto, aumentare la qualità delle app multi platform e dovrebbe permettere tempi di sviluppo inferiori rispetto a quelli visti attualmente.

Swift 5.1 e SwiftUI

macOS Catalina ed Xcode 11 vanno a introdurre la nuova versione del linguaggio proprietario Apple Swift 5.1. Si tratta di quello che viene definito un “major feature overhaul”, ovvero un rinnovamento considerevole delle feature del linguaggio, che va però a mantenere la compatibilità con le versioni precedenti e con i binari compilati tramite compilatori LLVM per Swift 5.0 e precedenti.

swift 5.1

Swift 5.1 va ad introdurre diverse migliorie all’interno delle librerie fondamentali del linguaggio, che promettono una maggiore stabilità del sistema operativo e dei vari applicativi. Inoltre, Swift 5.1 va ad introdurre una nuova design API che permetterà agli sviluppatori di sfruttare la nuova funzionalità SwiftUI.

SwiftUI è la nuova piattaforma di interface building che sfrutta le proprietà dinamiche degli oggetti Swift per poter creare interfacce adattative in grado di funzionare su tutte le piattaforme Apple e semplificare il processo di UI Design che lo sviluppatore deve intraprendere.

swift ui

SwiftUI promette quindi applicativi dotati di interfacce grafiche più piacevoli grazie ad una maggiore integrazione con il backend Swift, che sarà ora in grado di interagire direttamente con il frontend user-level per poter aggiornare in tempo reale l’interfaccia con informazioni e dati.

ZSH

Apple ha deciso di abbandonare la storica Shell che accompagna gli utenti Mac sin dalla versione Mac OS X 10.2 Jaguar: la famosissima Shell GNU Bash.

Le ragioni per le quali Apple ha deciso di adottare ZSH sono diverse: innanzitutto ZSH è molto più “liberale” dal punto di vista del licensing, fattore che permette ad Apple di ottimizzare e modificare la Shell per poterla integrare perfettamente con il sistema operativo.

Un’altra ragione che ha decretato l’abbandono di Bash da parte di Apple è l’evoluzione che la stessa Shell ha subito nel corso degli anni. Bash è infatti l’acronimo di Bourne-again shell, e rappresenta l’evoluzione naturale della Bourne shell, una Shell per gli ambienti UNIX e UNIX-like sviluppata da Stephen Bourne come un interprete di un nuovo linguaggio di scripting ispirato al linguaggio di programmazione ALGOL 68, nell’ormai lontano 1977.

Bash, infatti, a causa della code base originale piuttosto “anziana” ha subito uno sviluppo che ha richiesto l’introduzione di alcuni cambiamenti radicali all’interno della code base, che hanno reso il tutto più complicato ed anche più “pesante” (resource-intensive).

Apple ha quindi preferito abbandonare l’uso della Bash per passare alla più moderna ed ottimizzata ZSH, che propone come feature prominenti un miglior autocompletamento ed una miglior gestione dell’IO, affiancata ad una maggior efficienza dell’interprete script.

Accelerazione hardware ed encoding

macOS Catalina migliora il supporto all’hardware encryption in tempo reale tramite l’utilizzo del chip T2, traendo ispirazione dall’esperienza della compagnia nell’ottimizzazione della crittografia real-time sui dispositivi mobile iOS, che sfruttano questa caratteristica fin dal lontano 2013.

macOS Catalina porta inoltre alcune ottimizzazioni software relative alle tecniche di encoding video e audio che si andranno ad appoggiare alle varie feature hardware proposte dalle schede video AMD di ultima generazione, al codec audio del chip T2 ed al processore di immagine del chip T2.

CONCLUSIONI

macOS Catalina è, quindi, un sistema operativo che porta con sé un bagaglio considerevole di miglioramenti dal punto di vista tecnico, che dovrebbero migliorare l’esperienza d’uso Mac di tutti i giorni tramite una miglior integrazione software/hardware. Integrazione che è, ancora oggi, il motivo per il quale moltissime persone preferiscono un Mac ad un PC Windows-based.

2 commenti

KelLoto 12 Luglio 2019 at 21:35

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Come installare macOS Catalina Public Beta sul proprio Mac - Evosmart.it 16 Luglio 2019 at 11:00

[…] Leggi anche macOS Catalina: le novità sotto al cofano […]

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