Quest’anno secondo noi Xiaomi ha lavorato proprio bene con tutti e tre i brand: giusto per dirne alcuni, Poco F5, Poco F5 Pro, Redmi Note 12 Pro 5G e Xiaomi 13 ci hanno convinto più di quanto pensassimo. In attesa della nuova famiglia, che promette scintille, abbiamo voluto riprovare Xiaomi 13 Pro, che al tempo avevamo definito “il miglior Xiaomi di sempre”), grazie anche alla ritrovata MIUI che nella sua versione 14 (che sarà ormai l’ultima versione in previsione di Hyper OS) ha raggiunto una maturità che forse non si vedeva da molti anni.
Come si comporta a distanza di otto mesi? Bene, anzi… benissimo! Voglio premettere una cosa: pur non avendolo usato continuamente, lo abbiamo spesso ripreso in mano, alternandoci, per seguirne gli sviluppi. Questo è fondamentale per comprendere al meglio il giudizio espresso, che potrebbe sembrare eccessivamente ottimistico a fronte di una riprova non approfondita. Noi abbiamo l’abitudine, ogni qualvolta ci è possibile, di riutilizzare nel corso del tempo questi dispositivi proprio perché spesso i tempi tecnici delle recensioni sono stretti e il nostro desiderio è quello di portarvi dei contenuti che siano più attendibili possibile.
Xiaomi 13 Pro fa ancora la sua bellissima figura: la nostra versione in ceramica (variante 12/256GB) tende ad essere un po’ scivolosa e consiglio di dotarsi di una cover, se non volete ritrovarlo inesorabilmente per terra. Sempre molto bello il display, con i suoi 1900 nits di picco e una resa colore estremamente piacevole. Ma ovviamente queste sono caratteristiche immutabili, dovute al comparto hardware, per cui per queste vi rimandiamo alla recensione completa. In questi mesi però i telefoni si aggiornano, la concorrenza sforna nuovi prodotti e i tempi cambiano, così come i prezzi su strada. Cosa è cambiato e cosa no? Partiamo dal fondo, ossia il prezzo: a causa della disponibilità non sempre ampia del prodotto purtroppo lo street price è ancora un po’ alto. Non a caso è sold out sia su Amazon che su mi.com. Naturalmente, tenendo conto anche delle offerte che ad esempio hanno riguardato Samsung Galaxy S23 Ultra, uno dei migliori telefoni dell’anno, con i numerosi cashback offerti negli scorsi mesi, è giusto aspettare la giusta offerta (o, perché no, ripiegare su 13T Pro).
Uno degli aspetti più mutevoli nel corso del tempo è il software e la sua affidabilità: gli utenti Xiaomi hanno spesso paura degli aggiornamenti, a causa del passato burrascoso del brand. Tuttavia, è evidente la strada percorsa da Xiaomi, che ha migliorato la MIUI proprio dove era necessario, limando bug, glitch grafici e stranezze varie. Adesso la MIUI è matura ed affidabile come tutte le altre UI. Gli aggiornamenti in questi 8 mesi non sono stati mensili, mediamente siamo intorno ai 2 mesi, ma proprio di recente è uscito Android 14, sempre sui MIUI 14. Cosa è cambiato? Fondamentalmente poco e niente, anche perché le maggiori novità si avranno con Hyper OS, atteso nei primi mesi del 2024. Tra i cambiamenti annunciati da Xiaomi con Android 14 ci sono soprattutto cambiamenti sotto al cofano, come un miglioramento delle gesture, dei processi in background, dei permessi, un nuovo motore per gestire meglio le risorse e una riduzione di app non disinstallabili. Inoltre, ma questo è un dettaglio forse maggiormente sentito in patria, dove Xiaomi ha un numero non ben quantificabile di prodotti, c’è una maggiore integrazione proprio con gli altri apparati di casa Xiaomi.
Come va la batteria? Alla grande! Le temperature sono sempre sotto controllo, il drain è contenuto ed arrivare a sera, anche in mobilità, è quasi una certezza. Da questo punto di vista lo Snap 8 Gen 2 si conferma solido e inarrivabile, offrendo un bilanciamento pressoché perfetto tra prestazioni e consumi. Lo Snap 8 Gen 2 è anche sinonimo di forza bruta ed è perfettamente in grado di tenere a bada un’interfaccia così ricca di servizi e personalizzazioni come la MIUI. Il telefono era già fluido e con Android 14 (sarà un effetto placebo?) sembra ancora più morbido nella animazioni. Una goduria usare un prodotto così veloce e fluido.
Sicuramente una delle features più apprezzate di Xiaomi 14 Pro riguarda il comparto fotografico: non aspettatevi stravolgimenti (dopo tutto andava già molto bene), ma degli affinamenti: a livello di novità non c’è molto da dire, le funzioni sono sempre quelle (numerosissime, sia per lo scatto che in fase di editing dell’immagine) ma è possibile notare come Xiaomi abbia migliorato la qualità dello zoom 3.2x, che soprattutto di giorno regala bellissimi scatti. La main camera (ricordiamo con sensore da 1″) regala sempre degli scatti convincenti in ogni situazione, con uno shutter lag ridotto e colori ben tarati, soprattutto nella modalità Leica Authentic. I video sono migliorati nella fluidità, adesso lo stuttering è ben più contenuto ed anche i colori hanno una regolazione più convincente, sebbene in alcuni casi ci sia ancora una leggera dominante calda. Ad ogni modo, il comparto fotografico di Xiaomi 13 Pro resta uno dei maggiori punti di forza, non vi deluderà. Vi deluderà invece la cam anteriore, dove purtroppo la scelta di un sensore non straordinario offre pochi margini di miglioramento. Non è disastrosa come alcuni hanno sostenuto, ma sicuramente non è all’altezza di un prodotto di questo tipo. La ultrawide è buona, forse migliorabile nell’uniformità della tonalità del colore rispetto alla main camera ma sicuramente non deluderà le aspettative della maggior parte degli utenti. Poi, per forza di cose, ci sarà sempre il talebano che farà un crop al 500% e vedrà un artefatto che gli rovinerà la giornata, ma credo che non si debba mai dimenticare il buon senso ed il buon senso dice che -onestamente- si tratta di una buona ultrawide. Forse non la migliore sul mercato (senza forse) ma sicuramente in linea con la fascia occupata dallo smartphone.
Xiaomi 13 Pro, come anticipato, purtroppo è adesso difficile da trovare e i pochi store che lo hanno in stock lo propongono ad un prezzo troppo elevato. Ma siamo alle soglie del Black Friday, chissà che Xiaomi stessa sul sito ufficiale o Amazon non decidano di farci una sorpresa, magari facendocelo trovare tra i 700 e gli 800 €. Il nostro giudizio sullo smartphone si conferma molto positivo e crediamo fermamente che sia passato ingiustamente in sordina, forse perché ritenuto una via di mezzo. In realtà, i piccoli compromessi (vedi l’assenza dell’uscita video) non ci sembrano così impattanti per buona parte dell’utenza. Se cercate un prodotto veloce, piuttosto completo, con una bella autonomia e una provata affidabilità, se beccate l’offerta giusta dategli una chance.