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Recensione Asus Zenfone 11 Ultra: Perché chiamarlo ULTRA?

Asus è senza ombra di dubbio un bel brand, tra i top assoluti in ambito informatico. Se si parla di smartphone, vuoi per le politiche distributive, vuoi per la scelta di portare da un po’ di tempo a questa parte dispositivi compatti (se si escludono i ROG, che però sono prodotti per una specifica nicchia di utenti) e per certi aspetti talvolta incompleti seppur validi (vedi la recensione del recente Zenfone 10), Asus ha sempre faticato a ritagliarsi una fetta apprezzabile di mercato. Per questa ragione l’arrivo di uno Zenfone come questo 11 Ultra, sulla carta un top di gamma vero e proprio con dimensioni generose e un comparto fotografico più curato. Un progetto ambizioso già a partire dal suffisso “Ultra”. Basterà?

Scheda tecnica
* SoC: Snapdragon 8 Gen 3
* RAM: 12/16GB LPDDR5X
* Storage: 256/512 GB UFS 4.0 (non espandibili)
* Display: 6.78″ AMOLED LTPO 1-120 Hz (144 Hz in gaming), 2500 nits, FHD+
* Fotocamere:
* Main 50 MP f/1.9 con OIS (Sony IMX890), 6-axis Hybrid Gimbal Stabilizer 3.0

* Ultrawide 13 MP f/2.2 (Omnivision OV13B)

* Tele 32 MP f/2.4 (Omnivision OV32C) con OIS, 3x zoom

* Anteriore 32 MP f/2.05
* Video: 8k 24fps/4k 60fps (main), 4k 30fps (uw), 1080p 30fps (tele, front)
* Connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, NFC, dual SIM (no e-SIM)14

* Sensori e porte: Accelerometro, bussola, prossimità, luce ambientale, fingerprint (under display), giroscopio, hall sensor, NFC, jack audio, speaker stereo, IP68
* OS: Zenfone UI basata su Android 14 (patch di dicembre 2023 al momento della recensione)
* Batteria: 5500 mAh con ricarica a 65W (wireless 15W)
* Dimensioni:  163.8×76.8×8.99mm
* Peso: 224g

Unboxing

La confezione comprende:

  • Il telefono
  • Estrattore SIM
  • Cavo USB
  • Caricatore 67W
  • Cover nera rigida

Estetica e Materiali

Se è vero che l’estetica divide gli utenti e ci sarà sempre chi apprezzerà o meno una determinata linea di design, Asus Zenfone 11 Ultra potrebbe scontentare una buona fetta di utenti: un design che non convince particolarmente unito ad un touch and feel quasi plasticoso. La trama posteriore sembra un po’ slegata dal resto dello smartphone ed il bump delle fotocamere è piccolo e sporgente. Era lecito aspettarsi più impegno.

Batteria e connettività

Se il design non ci ha particolarmente convinto, non si può dire lo stesso della connettività che è a dir poco ottima. La rete dati e il Wi-Fi sono molto performanti ed è interessante la possibilità di aggregare il Wi-Fi 6 e 6E per ottimizzare le prestazioni (e la portata). Tutto impeccabile anche in chiamata. Ovviamente NFC e Bluetooth funzionano anch’essi senza bug o problemi. Sarà bruttino, ma il telefono lo fa nel migliore dei modi, con un grande “MA”: manca la e-SIM, che in un telefono di questa fascia di prezzo è imperdonabile. Generosa anche la batteria da 5500 mAh che garantisce un’ottima autonomia in ogni situazione, anche con uso intenso. Uno degli aspetti migliori di questo Zenfone 11 Ultra senza dubbio. La ricarica avviene a 65W, per cui in circa 45 minuti è possibile caricarlo interamente, mentre la ricarica wireless è a soli 15W e richiede molto tempo.

La connettività include anche la gestione del proprio ecosistema: Asus ha sviluppato sia Phone Link, che consente lo streaming delle applicazioni, il mirroring dello schermo, il drag & drop ed il copia-incolla, che GlideX (tramite cavo USB) ed è una sorta di interfaccia desktop con un’ottima integrazione con lo smartphone. Come nel caso di Phone Link, c’è tutto quello che serve per far interagire smartphone e PC, non necessariamente ASUS (mossa davvero intelligente questa).

Display, vibrazione, audio e sensori

Il pannello è un bellissimo AMOLED LTPO (1-120 Hz, 144 Hz in modalità gioco) con una luminosità di picco di 2500 nits, flat, protetto da un vetro Gorilla Glass Victus 2. Ormai abbiamo imparato a prendere con le pinze questi valori mirabolanti, ma nel caso di questo Zenfone 11 Ultra non si tratta solo di numeri. Usare un display così è molto piacevole e -cosa da non sottovalutare- anche il touch si comporta alla grande, preciso e reattivo. Ci sono diversi settaggi per migliorare il comfort visivo e proteggere gli occhi in caso di utilizzo prolungato. L’unica feature non presente è qualcosa che si avvicini al True Tone, ma in ambito Android i produttori difficilmente implementano questa possibilità.  L’always on è (anche) intelligente ma non interattivo, dettaglio che personalmente non mi disturba comunque. Il feed della vibrazione è pure validissimo, secco e preciso, ben integrato nel sistema e mai fastidioso. In ambito audio sorprende la presenza del jack audio, che sui top di gamma è quasi utopia. Ho anche apprezzato i due speaker, che regalano una qualità adeguata e un volume alto. Il fingerprint è ottico ed è molto buono. Sblocca velocemente ed è preciso anche con una pellicola. Lo smartphone è certificato IP68.

Software e Performance

Asus negli ultimi anni, lasciatasi alle spalle la famosa Zen UI che a volte risultava un po’ un macino, ha optato per un approccio (a mio avviso) intelligente: cercare di avvicinarsi ad una UI stock, ma con personalità (e con possibilità di personalizzazione). Potrete quindi di fatto andare a “comporre” un’interfaccia secondo il vostro gusto, anche nella gestione delle notifiche o del menu a tendina. Pure la personalizzazione estetica è abbastanza fine e non mancano delle chicche sparse nelle opzioni, come Twin Apps (nel caso abbiate due account social), le gesture con il tocco posteriore e l’immancabile Game Genie, sicuramente meno completo rispetto ai ROG ma nettamente più evoluto rispetto alla quasi totalità dei competitors. Il dialer fa registrare le chiamate. Ormai il fulcro di ogni software che si rispetti (almeno da un punto di vista commerciale) è la famigerata Intelligenza Artificiale, o AI che dir si voglia. Sull’utilità o meno di queste soluzioni (anche perché è un termine ormai abusato che abbraccia una varietà sterminata di funzioni, che spesso di intelligente hanno poco o niente) difficile pronunciarsi, anche se personalmente mi sto accorgendo di farne un uso praticamente prossimo allo zero (anche sui Pixel uso sempre le solite 2-3 funzioni). Asus ne ha sviluppate 5 in particolare, che saranno rese disponibili nell’arco di poche settimane ma che abbiamo avuto la possibilità di testare in anteprima:

  •  AI Call Translator: si tratta, come dice il nome, di una funzionalità che abbiamo già visto nei nuovi Samsung e consente di tradurre una conversazione in più lingue. Onestamente, non sono riuscito a farlo funzionare al meglio, per cui dopo qualche minuto ho desistito. Naturalmente si tratta di funzionalità in beta, per cui qualche lacuna è perdonabile.
  • AI Transcript: molto interessante, in sintesi converte memo vocali in testo e fa anche un riassunto del contenuto. Sono supportate varie lingue, tra cui l’italiano (per quanto riguarda la dettatura), mentre il riassunto del testo è disponibile ad oggi solo in inglese e cinese.
  • AI Wallpaper: non è una novità ed è un semplice generatore di sfondi.
  • Semantic Search: questa funzione è potenzialmente interessante. In alcune app di sistema sarà possibile (attualmente è solo abbozzata la cosa) usare un linguaggio naturale per cercare impostazioni, immagini o app. Per farvi un esempio pratico, ho cercato la parola “microfono” e mi ha fatto vedere la foto scattata -appunto- al microfono. Anche in questo caso è evidente che si tratta di una funzione che necessità di ulteriori affinamenti, poiché ad esempio ho cercato “fiori” e mi ha trovato solo un’immagine su tre.
  • AI Noise Cancellation: se siete dei patiti di chiamate e videochiamate, amerete la cancellazione del rumore di fondo tramite AI. Funziona abbastanza bene ed ha ulteriori margini di miglioramento.

Come avrete capito, per ora di carne al fuoco ce n’è molta ma siamo ancora lontani dal soddisfare le aspettative nel quotidiano. Tutto dipenderà da come Asus si muoverà in tal senso: abbandonerà questi progetti o li farà diventare solide realtà? Al momento è solo un’incognita.

Zenfone 11 Ultra è mosso dallo Snapdragon 8 Gen 3, che unitamente alla UI sempre molto leggera offre performance a dir poco eccezionali. Dimenticatevi lag, rallentamenti o attese, qua è tutto istantaneo. A dire la verità, forse anche troppo, visto che le animazioni sono molto secche e veloci, un po’ distanti dalla morbidezza di altre interfacce. Questione di gusti, ovviamente. A non essere soggettiva è invece la velocità di questo telefono, che è pazzesca.

Foto e Video

Asus ha deciso di migliorare il comparto fotografico dello Zenfone 10 riprendendo in toto quello di ROG Phone 8 Pro, che abbiamo recensito pochi mesi fa. Il giudizio è quindi sovrapponibile a quello espresso sul gaming phone di Asus. La main camera da 50 MP è molto buona, il sensore è il Sony IMX890 che si colloca nella fascia medio-alta del mercato ed è già stato usato da altri brand, come Oneplus (sia sul Nord 3 che su Oneplus 12R) e Realme (nel recentissimo 12 Pro+). Grazie all’ISP dello Snapdragon 8 Gen 3 rispetto ad un medio gamma si nota un leggero miglioramento, le foto sono bilanciate e dettagliate sia di giorno che anche di sera, con un rumore tutto sommato contenuto. I ritratti (non solo nella modalità apposita, ma anche scattando in modalità standard) mi sono sembrati un po’ impastati, c’è probabilmente da rivedere l’algoritmo di riconoscimento del volto. Asus ormai da diverse generazioni propone una sua “versione” della stabilizzazione ottica, qua arrivata alla terza generazione e che chiamano Gimbal Stabilizer. Nelle foto non sembra intervenire particolarmente. La UW è senza infamia né lode, non è la solita 8 MP indegna che troviamo su molti altri smartphone ma non grida al miracolo. Si lascia usare soprattutto di giorno, mentre con il calare della luce i risultati sono rivedibili. La tele 3X è affidata ad un sensore di Omnivision. Anche questo sensore sembra mutuato più dalla fascia media che dalla fascia alta, è usabile ma non fa miracoli. Asus ha un buon software fotografico, con funzioni non numerosissime ma azzeccate. La modalità pro offre un numero limitato di settaggi e (sorprendentemente) non ho trovato da nessuna parte la possibilità di scattare in RAW. Posso garantirvi che ho cercato dappertutto senza successo. Aggiornerò la recensione qualora dovesse miracolosamente spuntare fuori.

I video seguono qualitativamente le immagini, con il plus della stabilizzazione ottica di Asus che a differenza delle immagini statiche nei video è molto più presente, sia nella stabilizzazione adattiva che in quella più “aggressiva”, che però limita la risoluzione al Full HD. I risultati sono interessanti ed ho molto apprezzato il modo in cui sia audio che video vengono registrati. Con la ultrawide e la tele, naturalmente, i risultati sono ben diversi e lontani da quelli ottenibili con la main camera.

La fotocamera anteriore è più da medio-alto gamma che da top e registra video in FHD a 30fps. I risultati non sono malvagi però la gestione di luci e ombre non è particolarmente raffinata, per cui in ambienti chiusi o di sera dovrete impegnarvi un po’.

Galleria fotografica

Prezzo e Conclusioni

Asus Zenfone 11 Ultra è disponibile in due configurazioni: la “base”, con 12 GB di RAM e 256 GB di storage, esce ad un prezzo di listino di 999 € con promo lancio a 899 €. Per la variante con 16 GB di RAM e 512 GB di storage sono richiesti 100 € in più. Tenendo conto di alcuni limiti, come l’assenza della e-SIM, un comparto fotografico che rispetto agli altri top è ancora un passo indietro ed anche la poca cura nel design e nei materiali sono oggettivamente troppi. Il suffisso “Ultra” sembra, purtroppo, non riscontrabile nella realtà dei fatti.

 

 

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