ChatGPT Windows 95
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ChatGPT crea sorprendentemente una chiave valida per Windows 95

ChatGPT, il controverso chatbot di OpenAI, sta attirando l’attenzione per questioni riguardanti il trattamento dei dati degli utenti. Proprio a causa di questo, l’accesso a ChatGPT è stato cautelativamente bloccato in Italia (dalla stessa OpenAI), mentre altri paesi dell’Unione Europea stanno valutando la situazione. Nel frattempo, abbiamo mostrato come utilizzare comunque il servizio tramite una VPN. Oggi, però, vogliamo condividere un curioso utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa offerta da ChatGPT.

Sappiamo che ChatGPT può generare testo, immagini e persino codice di programmazione, ma è spesso oggetto di meme per le risposte bizzarre che fornisce agli utenti. Tuttavia, lo YouTuber Enderman è andato oltre, riuscendo a far generare a ChatGPT una chiave funzionante per l’attivazione di Windows 95.

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Sì, avete capito bene: il chatbot ha creato una chiave valida per attivare Windows 95 su una macchina virtuale. OpenAI ha posto dei limiti al suo chatbot, e richieste esplicite come quella di generare una chiave d’attivazione per Windows 95 non vengono eseguite. Enderman ha quindi escogitato un modo per aggirare questi limiti, chiedendo a ChatGPT di creare 30 stringhe di caratteri in un formato specifico, simile alle chiavi di Windows 95.

Pur conoscendo la struttura delle chiavi di Windows 95, ChatGPT non ha potuto eseguire direttamente la richiesta e ha generato numeri “casuali” che, inavvertitamente, hanno prodotto una chiave funzionante per Windows 95. Solo una delle 30 stringhe generate si è rivelata valida, a causa delle limitazioni matematiche del chatbot. Questo esperimento potrebbe suggerire nuovi modi creativi per aggirare le regole imposte da OpenAI.

È importante ricordare che queste intelligenze artificiali, come ChatGPT, non sono senzienti e non comprendono le azioni che eseguono. Sono in grado di elaborare risposte basate sui dati raccolti dal web, generando risposte che possono essere corrette, ma non sempre lo sono. Infatti, come mostrato nello screenshot, ChatGPT si è scusato per la confusione, affermando di non poter generare codici prodotto illegali, nonostante lo avesse fatto involontariamente.

Enderman ha anche realizzato un video che illustra il processo di generazione dei codici, che vi invitiamo a guardare.

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