Samsung Galaxy Fold: nuovi render per lo smartphone flessibile

Mancano pochissime ore all’evento di Samsung e nonostante si sappia praticamente tutto quello che c’è da sapere su Galaxy S10, S10+ e S10e, si conosce ben poco del primo smartphone flessibile del produttore coreano.

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I nuovi render mostrano un design più elegante rispetto al prototipo di qualche mese fa

Samsung Galaxy Fold: nuovi render a poche ore dalla presentazione — Nei rendere Galaxy Fold mostra un design ricercato | Evosmart.it

I pochi render emersi, che sono da ritenersi praticamente ufficiali, mostrano un design inaspettatamente gradevole e ricercato. Il frame laterale in allumino richiama lo stile tipico di Samsung. In basso sul lato destro è presente la porta USB Type-C accompagnata dal microfono principale, mentre sul lato sinistro è presente l’altoparlante di sistema. Niente connettore mini-jack, il quale potrebbe essere invece posizionato sul lato superiore.

Osservando bene i render provenienti da Slashleaks possiamo notare una particolarità che potrebbe non piacere a tutti gli appassionati di tecnologia. Sul lato superiore sinistro infatti, con lo smartphone in configurazione aperta, è possibile notare un insolito e ingombrante notch.

All’interno del notch sono presenti due fotocamere piuttosto grandi per essere delle comuni selfie-camera. Un ipotesi plausibile è che sfruttando la possibilità da parte dello smartphone di piegarsi esse siano effettivamente le fotocamere principali dello dispositivo.

Molte delle specifiche di questo inedito dispositivo sono ancora incerte, ma quasi sicuramente avrà una dotazione hardware di tutto rispetto al pari, se non addirittura superiore, a Galaxy S10.

PREZZI E DISPONIBILITÀ

Anche se Galaxy Fold verrà presentato ufficialmente nella giornata di oggi insieme a Galaxy S10 e S10+ dovremo aspettare ancora qualche mese prima di poterlo vedere in commercio. Il prezzo, come purtroppo prevedibile, sarà tutt’altro che accessibile. I rumor di fatto indicano un prezzo non inferiore ai 1700€. Come sempre l’innovazione ha un costo, ma questa volta ne varrà davvero la pena?