Alla riscoperta del natale con Tokyo Godfathers
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Alla riscoperta del natale con Tokyo Godfathers

Ci stiamo avvicinando ad un Natale molto diverso rispetto a tutti quelli che lo hanno preceduto. Potrebbe essere l’occasione giusta per poter riscoprire l’essenza di questa festività. Ci sembrava quindi l’occasione per suggerirvi la visione di uno dei film più rappresentativi del mondo anime, un’equivalente all’immancabile film Una Poltrona per Due: Tokyo Godfathers.

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ISPIRAZIONE DALL’OCCIDENTE

L’idea di Satoshi Kon per la realizzazione di questo film, il più atipico della sua filmografia, proviene dall’occidente ed in particolare da un insolito western diretto da John Ford: 3 Godfathers del 1948 (da noi conosciuto con il titolo In nome di Dio).

Di fatto Tokyo Godfathers è una sorta di remake dello storico film di Jhon Ford, ma tutto viene completamente rivoluzionato per adattarsi alla Tokyo dei primi anni 2000. Addio quindi all’ambientazione western, rivoluzionati i tre protagonisti e la vicenda assume toni più allegri e meno drammatici.

Alla riscoperta del natale con Tokyo Godfathers

I protagonisti della vicenda sono un trio decisamente insolito di senzatetto che per diversi motivi si ritrovano a condividere la stessa situazione: Gin un uomo di mezza età col vizio del gioco d’azzardo e dell’alcool che si è dato al vagabondaggio, Hana una trans che ha abbandonato il proprio lavoro da drag queen e Miyuki una giovane ragazza scappata di casa.

L’avventura dell’improbabile trio inizia nel giorno della vigilia di Natale, quando trovano per caso una neonata abbandonata tra i rifiuti. Hana considerandolo un dono divino vorrebbe tenerla con sé ma, mentre Gin insiste per portarla subito alla polizia. Alla fine decideranno di cercare i direttamente i genitori della neonata per scoprire quali motivi li hanno portati ad un simile gesto.

Da questo punto in poi l’avventura dei tre, una vera e propria impresa nella loro condizione di senzatetto, ha inizio. Nel loro girovagare di Tokyo saranno le più improbabili coincidenze a far muovere le vicende e ognuno dei protagonisti affronterà il proprio passato e le proprie prospettive future.
La sceneggiatura punta a evidenziare l’importanza degli affetti familiari, siano essi legami di sangue che adottivi e come anche un apparente sconosciuto possa esserci più vicino di quanto si possa immaginare.

TOKYO COME FORSE NON L’AVETE MAI VISTA

Della Tokyo sfarzosa e piena di luci, in questo film ne vedrete qualche piccolo accenno. L’anime sposta l’attenzioni sulle realtà più emarginate e per quasi tutta la sua durata colori i colori restano scuri e tenui. Qui gli imponenti grattaceli presenti sullo sfondo del quartiere speciale di Minato fanno da contraltare alle tendopoli dei senza tetto ed ai sobborghi delle realtà più umili ed emarginate. L’altra faccia di Tokyo quasi mai mostrata per come appare negli anime.

Diversamente dagli altri film, Satoshi Kon in Tokyo Godfathers preferisce puntare su una narrazione diretta e non spinta su più piani narrativi mescolando realtà, immaginazione e sogno come nelle sue precedenti opere (Perfect Blue e Millenum Actress). Per questo si tratta di un film solo apparentemente semplice e probabilmente uno dei meno famosi del regista al di fuori del Giappone.

Nonostante questo resta l’impronta autoriale di Kon: la cura maniacale riposta in fase di realizzazione si propone in ogni singola inquadratura. Ogni elemento presente su scena non è lasciato al caso, compresa l’illuminazione utilizzata per le varie scene.

Particolarmente degna di nota la caratterizzazione dei personaggi, un aspetto che non si limita ai soli dialoghi ed alle apparenza fisiche. La caratterizzazione dei tre protagonisti si riflette anche nelle loro espressioni e nelle loro movenze. Non abbiamo tre eroi, ma tre senzatetto ognuno con paure, rimorsi ed un passato che influirà sulle loro azioni.  Nel complesso quindi un film sì leggero ma non privo di innumerevoli chiavi di lettura per chi volesse scendere nelle profondità del linguaggio visivo utilizzato.

DOVE VEDERLO

Purtroppo veniamo alla nota dolente: Tokyo Godfathers al attualmente non è presente su nessuna piattaforma di streaming video disponibile in Italia (almeno legalmente). Per quanto riguarda l’edizione fisica, è uscita una singola edizione in DVD nel 2005: inutile dire che è ormai introvabile. Esiste a sorpresa però la possibilità di acquistare o noleggiare il film sugli store digitali di iTunes e Microsoft.
Si tratta purtroppo di un destino comune a quasi tutta la filmografia di Satoshi Kon qui in Italia. Un’eccezione è rappresentata dalla recente pubblicazione da parte di Yamato Video del cofanetto completo di Paranoia Agent, l’unico anime televisivo diretto da Satoshi Kon.

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