Voglia di LUCINEE per casa? Guida alle strisce LED
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Voglia di LUCINEE per casa? GUIDA alle strisce LED

L’altro giorno, all’interno del nostro gruppo Telegram di EvoGames, ne è uscito un dibattito riguardante un nuovo standard che sta a poco a poco prendendo piede tra i componenti PC dotati di LED RGB. In particolare stavamo parlando di strisce LED RGB per la camera, e di quali differenze ci siano con le più evolute strisce a LED ARGB.

Facciamo un po’ di chiarezza prima da tutto

Partiamo dai significati. RGB significa molto banalmente Red, Green and Blue. Cioè i tre colori base con cui si formano i colori in ambito informatico. Con la sigla ARGB o A-RGB si intendono tutte quelle strisce Addressable RGB, cioè all’apparenza delle comuni strisce RGB che però al posto di mostrare un solo colore per volta, possono mostrare diversi colori e diversi effetti. Addressable significa in italiano indirizzabile, e indica appunto la capacità di indirizzare in maniera diversa e indipendente i LED lungo la striscia.

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Voglia di LUCINEE per casa? Guida alle strisce LED | Evosmart.it

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In ambito PC è molto semplice trovare componenti che hanno LED ARGB, quali ventole, dissipatori, schede grafiche, case o RAM. Per quanto riguarda le strisce a LED da PC faremo, in futuro, un articolo a parte su EvoGames spiegando anche lì i diversi standard.

Questa guida invece, tratterà esclusivamente le tecnologie alla base e i nostri consiglia su che tipo di prodotti acquistare per esaudire i propri sogni luminosi.

Una striscia RGB può funzionare come una ARGB e viceversa?

Una normale striscia RGB, come spiegato poco più su, può visualizzare un solo colore per volta lungo tutta la striscia. Quindi non può comportarsi come una ARGB.

Al contrario, una striscia ARGB, oltre a essere usata per quello che è nata, può essere usata come una comune striscia RGB, dato che è in grado di visualizzare lo stesso colore lungo tutta la striscia.

Il motivo di tutto è riconducibile da come le strisce sono concepite e dai loro contatti elettrici.

Come è fatta una striscia RGB?

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Un striscia RGB si alimenta tramite un connettore con 4 pin metallici. Di questi 4 pin, il primo è il +12V ed è l’alimentazione dell’intera striscia. Gli altri 3 pin invece consentono di regolare individualmente ogni colore, passando per i tre canali R (rosso), G (verde) e B (blu).

Il contatto +12V è quello che dà l’intensità luminosa alla striscia, mentre gli altri 3 regolano il colore. Per questo motivo tutti i LED della striscia visualizzano lo stesso colore. Appena il controller modifica il colore, il cambiamento arriva a tutti i LED della striscia simultaneamente. Da un punto di vista puramente teorico si potrebbero avere più colori sulla stessa striscia solo se questa avesse una lunghezza infinita. La velocità a cui cambiano i colori i LED è la stessa alla quale si propaga il contatto elettrico. Quindi si potrebbero vedere più colori solo su una striscia LED che non esiste, dato che ogni controller venduto indica un massimo di LED che può alimentare, e questo massimo è molto al di sotto di un valore infinito.

Come è fatta una striscia ARGB?

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Questi invece sono i contatti di una classica striscia a LED ARGB. Come potete vedere sono 3 e non più 4. Anche qui abbiamo un contatto che fornisce energia, in questo caso è +5V. Ma a differenza di prima dove il colore veniva controllato da 3 pin separati, qui c’è un solo pin che controlla i colori. Si chiama DIN / DO. Significa Digital IN / Digital OUT, ovvero è il segnale digitale che dice alla striscia come si devono controllare i LED lungo la striscia. L’ultimo contatto è invece GND quindi Ground, ovvero la messa a terra.

Trovare strisce a LED ARGB per la camera è molto difficile. Ma il buon Danilo del gruppo di EvoGames ci ha messo tutti di fronte ad un quesito. Come è possibile che questa striscia LED potesse essere ARGB nonostante molti mettano sull’immagine della striscia un effetto multi-colore?

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Dopo qualche indagine e una cinquantina di immagini viste tra le recensioni Amazon ne ho scorta una che inquadra i 3 pin. Nonostante il canale di alimentazione sia insolitamente da +12V, la striscia è in grado di modificare ogni singolo colore a piacimento o a ritmo di musica.

Tipologia di LED

Esistono diverse tipologie di LED. E non starò qui ad elencarli tutti se no si fa’ letteralmente notte. Vi citerò però i più usati e comuni che si trovano in negozio fisico e virtuale.

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Come si vede dalla tabella qui sopra i chip del LED hanno una sigla con 4 numeri. Queste 4 cifre identificano la grandezza in decimi di millimetro dei chip dei LED. I più comuni nelle nostre strisce LED RGB ed ARGB sono gli SMD 5050. Si chiamano così perchè il chip è largo 5.0 mm e lungo 5.0 mm. Gli altri chip in questa tabella sono solo a luce bianca e indicano sempre una lunghezza per una larghezza.

Anche la luminosità cambia da chip a chip. Ad esempio un SMD 2835 produce 22-24 lumen consumando 0.2W. Un SMD 3014 produce 10-12 lumen consumando la metà, 0.1W. Un SMD 3020 invece produce gli stessi 10-12 lumen consumando 0.12W. Un SMD 3528 produce solo 6-7 lumen, ma consuma pochissimo. Solo 0.062W. Arrivando ai già citati SMD 5050 abbiamo una produzione luminosa di 16-22 lumen a discapito di 0.24W di consumo.

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Esistono anche altre tipologie di chip LED. Nelle strisce LED, sia RGB che ARGB, non è difficile imbattersi un un WS2812B. Questo genere di chip in genere è molto usato nelle strisce di tipo ARGB. A dispetto della sigla la grandezza del chip è di 5.0 mm per 5.0 mm.

La sua naturale evoluzione è l’SK6812. Questo genere di chip è più piccolo del WS5812B, ed è chiamato anche Mini RGB 3535 proprio perchè di dimensioni 3.5 mm per 3.5 mm. Questo permette di piazzare molti più LED lungo la striscia.

Altre varianti dell’SK6812 sono quelle con l’aggiunta della luce naturale bianca (RGBW), della doppia luce bianca (RGBWW) o delle due sole luci bianche (WWA). Nel primo caso abbiamo una luce più luminosa di una normale RGB. Nel secondo caso abbiamo la possibilità di moderare la luce bianca con toni più o meno caldi. Nel terzo e ultimo caso possiamo avere delle strisce a LED bianche con luce calda, fredda, neutra o completamente dimmerabile tra le due tonalità (avete presente i flash TrueTone che ci sono sugli smartphone? beh funziona alla stessa maniera).

Densità di LED

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Un’altro fattore da prendere in considerazione è la densità di chip LED lungo la striscia. In genere questo dato si indica con il numero di LED al metro. In genere i valori più usati sono 30 LED/m, 60 LED/m, 72 LED/m, 96 LED/m e 144 LED/m. In grassetto potete vedere questi valori applicati nella realtà, con l’immagine qui in alto. Come si nota, la seconda striscia ha esattamente il doppio dei chip della prima, mentre la terza ne ha quasi il quintuplo.

Ovviamente più i LED sono vicini più si potranno ottenere effetti migliori di luce e più luce emetterà la striscia in generale.

Perchè impermeabile?

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Potrebbe sembrare una cosa banale, ma anche sapere se le strisce a LED che andiamo a comprare siano impermeabili o meno è di fondamentale importanza. Forse vi chiederete il perchè, dato che credo che nessuno si sogni di immergerle in acqua.

Innanzitutto bisogna dire che esistono principalmente 4 tipi differenti di strisce LED. Le più economiche, e fortunatamente non si trovano molto in giro, sono quelle con certificazione IP20. Questo tipo di striscia non possiede nessuna protezioni intorno ai chip LED, quindi è meglio utilizzarle all’interno, in un ambiente non umido. Ricordatevi sempre che l’acqua è nemica degli apparecchi elettrici.

Le strisce LED più comuni hanno la certificazione IP65. Sono probabilmente il 99% delle strisce a LED che troviamo nei negozi e su Amazon, e sono composte da uno strato di colla e silicone lungo tutta la parte frontale della striscia a protezione dei chip LED. Queste strisce possono essere montate sempre dentro casa, e anche in quegli ambienti come bagno e cucina, che possono risultare molto umidi. Ad esempio posso citare il fatto di aver tenuto per 2 anni una striscia a LED bianca sotto la cappa, dal momento che le sue originali luci al neon non sono più in commercio.

Dopodiché si arriva alle strisce a LED con certificazione IP67 e IP68. Sono entrambe costruite per essere montate fuori casa e hanno un alto tasso di resistenza alle intemperie. La striscia IP67 è una normalissima striscia IP20 inserita in un tubo di silicone o plastica. La striscia IP68 è costruita meglio, ed è paragonabile ad una IP65 con la protezione in colla e silicone su tutti e 4 i lati. Come si può vedere nella sezione dell’immagine.

Connettori

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Ora passiamo a vedere come collegare queste bellissime strisce a LED all’alimentazione, al controller o anche al PC. Quando abbiamo spiegato la differenza tra una striscia RGB e una ARGB abbiamo notato che la prima possiede 4 pin e la seconda 3 pin. Ebbene una striscia RGB avrà sempre un connettore come quello mostrato nell’immagine qui sopra.

Però quello che notiamo da questa immagine, è che la striscia sia in realtà una ARGB (NZXT Hue+ per PC con 4 strisce ARGB da 30 cm). Questo perchè non esiste, ancora, uno standard vero e proprio per le ARGB. Comunemente si utilizzano connettori a 3 pin identici a quelli da 4, ma con il terzo pin mancante. Oppure si utilizza un connettore che assomiglia a quello delle ventole dei PC. Ecco qui sotto entrambi gli esempi.

Consigli per gli acquisti

Spero che questa guida vi sia piaciuta e vi sia stata utile. Ecco qualche nostro consiglio per non sbagliare acquisto.

non disponibile
as of 11 Marzo 2024 16:08
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1 commento

Corsair presenta i case Crystal 680X e Carbide 678C - Evosmart.it 16 Marzo 2019 at 9:01

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