Xiaomi 12
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Recensione Xiaomi 12: Amore a prima vista

Nella recensione dello Xiaomi 12X avevamo definito 12 “il compatto che molti aspettavano”, facendo però notare come 12X non fosse assolutamente il fratello sfigato che poteva sembrare guardando posizionamento e scheda tecnica (qua la recensione completa di Xiaomi 12X). Se è tristemente vero che spesso tra ciò che chiede la massa e quello che poi realmente compra c’è un abisso, è pure innegabile che prodotti come il Galaxy S21, così come i quasi compatti di casa Apple (vedi iPhone 12 e 13, più dei Mini, che pur avendo il loro posto nel mondo sono forse fin troppo piccolo) hanno riscosso un notevole successo. Xiaomi si affaccia nuovamente in questo mercato a distanza di ben tre anni, quando presentò Mi9SE, un prodotto concettualmente intelligente ma zoppicante e immaturo (come tanti Xiaomi dell’epoca). Se avete letto il titolo, avrete già capito che ci è piaciuto, quindi a questo punto penso sia giusto spiegarne le ragioni. Non è un prodotto esente da difetti, per cui ciascuno peserà sulla propria bilancia pregi e difetti e valuterà se saranno o meno i pregi a prevalere. Scopriamo insieme lo Xiaomi 12.

Scheda tecnica
  • SoC: Qualcomm Snap 8 gen. 1
  • RAM: 8 GB
  • Storage: 256 GB UFS 3.1
  • Display: 6.28″ AMOLED FHD 120 Hz
  • Fotocamere posteriori:
  • Main 50MP f/1.88 OIS (Sony IMX766)
  • Ultrawide 13 MP f/2.4
  • Macro 5MP f/2.4
  • Fotocamera frontale:
    • 32MP (Samsung JD1)
  • Video 
    • 8K 24fps/4k 60fps/1080p 60fps
  • Connettività: 2G/3G/4G/5G, Wi-Fi 6e, hotspot, Bluetooth 5.2, NFC
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta, Giroscopio, Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità, infrarossi
  • OS: MIUI 13 basata su Android 12 (patch di gennaio 2022 al momento della recensione)
  • Batteria: 4500 mAh con ricarica cablata a 67W, ricarica wireless a 50W e ricarica inversa a 10W
  • Dimensioni: 152,7×69,9×8,2mm
  • Peso: 180g

Unboxing

La dotazione comprende:

  • Il telefono
  • Un alimentatore da 67W
  • Cavo type C
  • Cover
  • Pellicola preapplicata sullo schermo
Xiaomi 12
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Estetica e materiali

Come si vede dall’immagine, è sostanzialmente identico al fratellino 12X, sia nei materiali che nelle sembianze, al punto che le cover sono assolutamente intercambiabili così come le protezioni per lo schermo. I 4 grammi di differenza sono probabilmente dovuti alla presenza della bobina per la ricarica wireless. Siccome siamo pigri, vi incolliamo quanto scritto nella recensione del 12X. La colorazione viola ha una trama ruvida molto raffinata, a differenza della superficie satinata del 12X, ma le considerazioni non cambiano.

“I materiali sono eccellenti: un vetro satinato posteriore che trattiene poco le impronte, un frame in metallo con una cura dei dettagli di alto livello ed in generale un touch and feel da primo della classe. La qualità costruttiva è evidentissima e non sfigura affatto paragonato ai fratelli maggiori ma anche a prodotti più costosi. Il peso e le dimensioni consentono (quasi) un uso agevole con una mano e risultano davvero ideali. Non troppo piccolo, non troppo grande. La fruizione di qualsiasi contenuto è confortevole, nonostante una superficie non enorme. Indovinatissimo”.

Xiaomi 12
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Batteria e connettività

Abbiamo utilizzato questo Xiaomi 12 in contesti molto differenti tra loro: zone periferiche, città, mobilità con treno e autobus, stressandolo in più circostanze. La ricezione è sempre stata all’altezza, sebbene non eccellente come altri dispositivi dell’azienda. Come ribadito anche per la recensione del fratellino (è vero, non abbiamo lo stesso modem ma probabilmente il punto cruciale sta nel design delle antenne) comunque questo non si traduce in problemi pratici nell’utilizzo di tutti i giorni, tutt’altro. Diciamo che sono dettagli che ci sembra giusto sottolineare per onestà intellettuale. In linea con le aspettative (e con l’esperienza accumulata con gli altri Xiaomi) la connettività WiFi e il Bluetooth 5.2, affidabili e performanti in ogni occasione. Se si parla di connettività (su dispositivi di una certa fascia di prezzo) spicca (purtroppo) l’assenza dell’uscita video dalla Type C. Non sappiamo il perché di questa scelta. Sebbene personalmente non utilizzi questa funzionalità, è chiaro che nella fascia alta aspettarselo dev’essere qualcosa di più di una semplice speranza.

La batteria è da 4500 mAh e si ricarica molto velocemente grazie alla ricarica a 67W e la notevolissima ricarica da 50W (che richiede l’apposita basetta originale). Visto l’hardware a disposizione e la capacità della batteria non enorme (date le dimensioni generali) è chiaro che non ci troviamo davanti ad un campione di autonomia. Con uso intenso (come sempre misto WiFi/4G,  con le solite millemila notifiche, le sei mail in push e un po’ di GPS ed ascolto musica via BT) sono riuscito a superare di poco le 5 ore di schermo. Non male in senso assoluto, tutto sommato. La gestione delle temperature non sembra ancora ottimale e i consumi in standby sembrano superiori al normale. Sicuramente i produttori hanno ancora bisogno di “capire” come gestire al meglio una bestiola come lo Snap 8.

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Display, vibrazione e audio

Proprio come lo Xiaomi 12X (dovrete sorbirvi più di un’analogia, dopo tutto sono molto molto simili) siamo di fronte ad un pannello AMOLED da 6.28″ con refresh a 120 Hz eccellente. Probabilmente è lo stesso pannello, ma abbiamo rilevato sul 12X una calibrazione più calda, mentre il bianco del 12 è più ghiaccio. Al netto di queste differenze, che potrebbero pure essere frutto di una taratura software volutamente diversa, le specifiche sono le stesse: 1100 nits di picco che -pur abituati ai numeroni dei top di gamma- si traducono in una leggibilità impeccabile anche con forte illuminazione esterna. Colori belli, ma settabili se non amate una saturazione spinta, 12 bit di profondità colore, un’eccellente definizione: è senz’ombra di dubbio uno dei migliori pannelli che troverete sul mercato. La curvatura non è eccessiva ed è possibile anche settare l’area sensibile per evitare di toccare involontariamente i bordi durante l’uso. La vibrazione, come tutti gli ultimi top Xiaomi (ma pure su molti medi) è di gran livello, precisa e piacevolissima. La amerete. Vero audio stereo (nei limiti di ciò che possiamo ottenere con due speaker che distano solo 15 cm) anche bello corposo, grazie alla collaborazione (ormai stabile) tra Xiaomi e Harman Kardon.

Software e Performance

Questo è sicuramente il capitolo dove si nascondono (più nei numeri che nella sostanza, ma ci arriviamo) le maggiori differenze tra 12X e 12. Abbiamo infatti a bordo la MIUI 13 (build 13.0.10.0 al momento della recensione) basata su Android 12 con patch di gennaio 2022. La presenza di Android 12 è difficilmente riconoscibile all’interno della MIUI, che ad oggi non ha adottato molte delle soluzioni proposte da Google con questa release, come ad esempio il Material You, che noterete giusto nelle app di Google. Oltre alla notifica che vi avvisa se un’app sta accedendo a microfono o fotocamera, quindi, noterete come la MIUI continui ad essere abbastanza coprente, rendendo decisamente meno marcate le differenze tra le varie versioni di Android. Xiaomi ha garantito su 12 e 12 Pro 3 major updates e 4 anni di patch di sicurezza. Xiaomi, ti teniamo d’occhio.

La  build presente su questo telefono  ci è parsa da subito molto stabile e affidabile. Non ci sono bug nell’utilizzo e tutto scorre come dovrebbe. Le prestazioni sono ottime e convincenti. Come anticipato nel capitolo dedicato alla batteria, c’è da lavorare sul consumo in standby, che ad oggi è superiore a quello che desidereremmo.

E il sensore di prossimità? Sebbene non ci siano evidenze sul tipo di sensore utilizzato. Xiaomi ha annunciato la presenza di un sensore nuovo prodotto da Goodix su 12 Pro, ma non è stato specificato se anche 12 abbia questo sensore. Ho ricevuto molti vocali durante il periodo di utilizzo e solo una volta ha fatto cilecca (proprio in treno dovevi fallire, vero?). Ho provato anche ad usarlo in posizioni meno usuali, senza riscontrare problemi. Ho però provato (per capire se fosse fisico o ibrido) a lasciarlo appoggiato su un tavolo passandoci la mano sopra. Non si è spento. Questo fa chiaramente capire che il sensore adotta una tecnologia analoga ad altri Xiaomi, ma implementata in modo convincente. Ovviamente all’atto pratico non avrete mai bisogno di far spegnere artificialmente lo schermo mentre il telefono è appoggiato sul tavolo.

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Foto e Video

Il comparto fotografico di Xiaomi 12 è nell’hardware indistinguibile da quello di 12X. Troviamo quindi l’ormai noto (e affidabile) Sony IMX766 affiancato ad una ultrawide da 8 MP e una trascurabile macro da 5MP, che fa design più che altro. Non pensate però che i risultati siano identici a quelli di 12X: sebbene infatti i punti di contatto siano molti (mi sono portato diero entrambi per scattare praticamente le stesse identiche foto, così che poteste fare anche i dovuti confronti), si nota una migliore gestione delle luci e delle immagini in condizione di illuminazione esterna complicata. Non differenze abissali, ma visibili. Non ci è dato sapere se si tratti di una scelta software voluta per “profilare” i due dispositivi, altrimenti quasi sovrapponibili nella user experience, o magari per l’ISP più raffinato dello Snap 8, fatto sta che le foto scattate con entrambe le fotocamere (quelle che contano) sono leggermente migliori su Xiaomi 12. La ultrawide è buona di giorno, non estrema nel grandangolo ma con un buon dettaglio, meno bene di sera ma avrete comunque immagini più che usabili. La frontale non è la cam della vita, è buona ma un po’ rumorosa di sera e con dettagli un po’ piatti. Viste le altre cam così curate, la frontale meritava qualcosa di più. Bene i video anche in 4K a 60fps (la cam principale si spinge fino a 8K/24fps), con un’ottima stabilizzazione già di base (per l’ultra steady ci si ferma al 1080p 30fps) e una messa a fuoco morbida, veloce e precisa. Davvero notevoli i miglioramenti fatti dall’azienda in tal senso. Ottimo anche l’audio catturato.

Prezzo e conclusioni

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Il prezzo è probabilmente il tasto dolente: parliamo di 799 euro per la versione 8/128 e 899 per la versione 8/256, che prevede anche lo smartwatch S1 Active in omaggio (a breve vedrete la recensione anche dell’orologio). Sono tanti soldi, ma è pur vero che i listini ormai sono corposi per tutti, nessuno escluso, ed è altrettanto probabile che a breve vedremo offerte molto più interessanti (con tutto il rispetto per l’orologio). Non è un telefono perfetto, ci sono delle mancanze (come la certificazione IP, sebbene sicuramente sia soltanto una questione di “foglio scritto” e non di lacune costruttive), ma nel momento in cui lo street price della variante 8/256 calerà quel tanto che basta siamo certi che apprezzerete questo piccolo gioiello, così compatto, con il suo display eccezionale, l’audio corposo ed un software decisamente più affidabile che in passato (ed a questo punto è soltanto questione di gusti). Tenetelo d’occhio, perché merita attenzione.

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