Audio & MultimediaNovitàRecensioni Accessori

Recensione Huawei Freebuds 6i: Tanta qualità al giusto prezzo

La serie “i” degli auricolari Freebuds di Huawei è molto interessante: molto spesso l’azienda, a fronte di un prezzo aggressivo, offre dispositivi che ereditano le specifiche della generazione di fascia alta precedente, rendendole competitive ma anche tecnicamente avanzate. Piccolo spoiler: i Freebuds 6i non fanno eccezione. Ma scopriamo perché meritano la nostra attenzione.

Scheda tecnica
  • Drivers: Driver dinamico da 11mm con quattro magneti
  • Risposta in frequenza: da 14 Hz a 40 KHz
  • Microfoni: tre microfoni (per ciascun auricolare) con algoritmo DNN
  • Codec: SBC, AAC, LDAC, L2HC
  • Modalità audio e tecnologie: cancellazione del rumore attiva (27dB), trasparenza, standard, cancellazione in chiamata, equalizzazione dinamica
  • Impermeabilità: IP54 (solo auricolari)
  • Connettività: Bluetooth 5.3
  • Sensori: infrarossi, sensore ambientale, touch
  • Batteria:
    • Capacità 55 mAh (auricolari), 510 mAh (case di ricarica)
    • Tempo di ricarica: 40 minuti per gli auricolari, 1 ora per il case di ricarica (solo con cavo)
    • Autonomia: 8 ore (5 con ANC attivo), 35 ore totali (20 con ANC attivo)

Design, Materiali ed Ergonomia

E’ difficile innovare o diventare originali se si parla d design degli auricolari: proprio Huawei ci ha conquistati con le sue FreeClip, ma parliamo di un’altra fascia di prezzo. Restando sotto i 100 euro sono tutti praticamente allineati, Il design è classico, i materiali plastici sono comunque buoni, il magnete di chiusura è molto solido e gli auricolari sono dei semplici in-ear, leggeri e comodi da indossare. Huawei all’interno della propria app ha integrato un pratico test per la scelta del gommino migliore,

Qualità Audio e riduzione del rumore

A costo di sembrare pedanti e ripetitivi, quando parliamo di qualità audio in auricolari True Wireless bisogna fare la tara sul target a cui sono rivolti, che non sono certo professionisti del settore audio (come non lo siamo noi, siamo semplici utenti e non musicisti), così come bisogna contestualizzare la resa in base al prezzo di vendita. Ed è proprio l’insieme di fattori a convincere, anzi, a straconvincere. Mi aspettavo sì un buon suono bilanciato e pulito, ma i risultati hanno superato le mie aspettative. I bassi sono molto presenti (e non invadenti) nonostante il driver sia uno solo (da 11mm) e non distorcono anche ad alto volume ed anche ascoltando musica con molte sovraincisioni si riescono a distinguere piuttosto bene i singoli strumenti. La risposta in frequenza è più alta della media e se è vero che questo valore da solo non è significativo nel momento in cui ascoltiamo più generi musicali con questi auricolari si ha la conferma di stare utilizzando un prodotto di ottima qualità. E’ supportato anche il codec LDAC: ovviamente, essendo un codec che privilegia la qualità del suono, potreste notare un leggero delay tra immagine e suono se vedete un film o un videoclip musicale. Ovviamente se usate il codec proprietario L2HC (utilizzabile solo su smartphone Huawei) avrete una resa ancora migliore.

La riduzione del rumore sfrutta i tre microfoni presenti su ciascun auricolare e viene perfezionata da un algoritmo che sfrutta le reti neurali per riconoscere in modo dinamico la scena e decidere quando (e quanto) intervenire. L’unico limite riguarda la potenza della cancellazione che si ferma a 27dB: non un valore basso in senso assoluto ma sicuramente non elevatissimo. In verità però devo dire che anche nei mezzi pubblici si comporta abbastanza bene, non facendovi rimpiangere una scheda tecnica più pompata. In ambienti estremamente rumorosi con un aereo però ovviamente potreste accorgervene.

Ovviamente c’è la modalità trasparenza per non rischiare di essere investiti in certe situazioni o, in generale, per rendervi conto di quello che succede fuori. Modalità che funziona bene.

Huawei ha sempre brillato anche nell’audio in chiamata: i Freebuds 6i sono eccellenti in conversazione, sia per chi ci ascolta sia per noi che li utilizziamo. E’ presente un sistema molto efficace di riduzione del rumore anche in chiamata (che utilizza un algoritmo proprietario basato sulle reti neurali), che rende le conversazioni confortevoli praticamente in ogni circostante. Molto spesso capita che alcuni alcuni produttori di auricolari trascurino questo dettaglio, ma non è questo il caso.

Sensori, regolazioni, connessione, app

I Freebuds 6i sono dotati dei sensori essenziali: infrarossi per riconoscere se si stanno indossando, un sensore ambientale e i comandi touch, che sono molto precisi e comodi, nonché settabili tramite l’app Huawei AI Life, che è disponibile anche per iOS. Si possono collegare due dispositivi in contemporanea ma se uno di questi è un iPhone dovrete impostare tutto su uno smartphone Android, perché purtroppo l’app per IOS è un po’ limitata e manca sia del settaggio del multipoint che della scelta del codec. Non sappiamo se si tratti di limiti di iOS o semplicemente se l’app necessiti di un affinamento. App che comunque funzione bene e -pur non avendo decine e decine di settaggi- ha letteralmente tutto ciò che serve (su Android). L’equalizzazione è fine e consente di adattare senza particolari limiti la resa sonora degli auricolari alle proprie preferenze o in base alla tipologia di musica che ascoltiamo. Le gesture, come abbiamo detto, sono ben personalizzabili e con l’ultimo aggiornamento è possibile anche utilizzare il triplo tocco per l’avanzamento traccia, aumentando il numero di combinazioni possibili per i gesti. La connessione avviene tramite Bluetooth 5.3 ed è stabile sia su iOS che su Android. Ho utilizzato i Freebuds 6i con iPhone 15 Pro Max, Vivo X100 Pro, Xiaomi 14 Ultra e OnePlus Nord CE4 Lite ed in tutti i casi ho riscontrato una stabilità impeccabile

Autonomia

I Freebuds 6i rinunciano alla ricarica wireless per contenere il prezzo, ma non è un problema: il case di ricarica è capiente quanto basta per offrire circa 4 ricariche complete. L’autonomia è notevole e -sebbene ovviamente le 8 ore dichiarate con ANC disattivato siano raggiungibili solo a metà volume circa, non siamo così distanti da quanto dichiarato da Huawei. Con ANC disattivato, a volume medio-alto, ho superato senza problemi le 4 ore, che diventano anche 7 disattivando la cancellazione attiva del rumore. Grazie poi alla capacità del box di ricarica in totale supererete probabilmente le 30 ore sfruttando l’intera batteria del box (con ANC disattivato).

Prezzo e conclusioni

Gli auricolari Huawei Freebuds 6i costano di listino (anche su Amazon) 99 euro. Attualmente è possibile portarsele a casa con uno sconto di 10 euro, sia su Amazon che sul sito ufficiale, portando quindi l’esborso finale a 89 euro. Un prezzo che riteniamo corretto per le specifiche e la resa sonora di questi auricolari. Qualcuno obietterà che si possono trovare ottimi auricolari TWS anche spendendo qualcosa in meno, ma è pur vero che dalla sua i Freebuds 6i oltre all’affidabilità che contraddistingue Huawei offre un firmware aggiornabile (e aggiornato) che può sicuramente fare la differenza per spremere al meglio il prodotto, anche implementando nuove funzioni qualora dovesse essercene bisogno (come è stato per l’abilitazione del triplo tap). Promossi.

Questo sito utilizza cookies per migliorare la tua esperienza. Puoi modificare quando vuoi le tue preferenze. Accetto Leggi di più