Motorola Razr 40 Ultra
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Recensione Motorola Razr 40 Ultra: Un flip… o IL FLIP?

Mororola Razr 40 Ultra, alla presentazione, aveva fatto storcere il naso per alcune scelte prettamente tecniche da parte di Motorola, a partire da un SoC appartenente alla penultima generazione. Per contro, però, l’idea di uno schermo esterno molto grande ci ha colpiti da subito. Scopriamo questo (vi anticipo) fantastico prodotto di Motorola!

Scheda tecnica
  • SoC: Qualcomm Snap 8+ Gen. 1
  • RAM:  8 GB LPDDR5
  • Storage: 256 GB UFS 3.1 non espandibili
  • Display interno: LTPO AMOLED FHD+ HDR10+ 10 bit da 6.9″ con refresh fino a 165 Hz, 1400 nits
  • Display esterno: AMOLED da 3.6″ con refresh fino a 144 Hz, 1100 nits
  • Fotocamere:
    • Main 12 MP f/1.5 (IMX653) con OIS
    • Ultrawide 13 MP f/2.2 (Hyix HI1336) 120°
    • Anteriore 32 MP f/2.5 (OV32B)

Video 

    • 4K 60fps (main, front), 4K 30fps (uw)
  • Connettività: 2G/3G/4G/5G, Wi-Fi 6E, hotspot, Bluetooth 5.3, NFC, Dual SIM (una sim fisica e una eSIM)
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta (laterale), Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità, speaker stereo, ReadyFor wireless
  • OS: Android 13 (patch di maggio 2023 al momento della recensione)
  • Batteria: 3800 mAh con ricarica a 30’W, wireless 5W
  • Dimensioni:
    • Aperto: 73,95 x 170,83 x 6,99 mm
    • Chiuso: 73,95 x 88,42 x 15,1 mm
  • Peso: 188,5g

Unboxing 

La confezione comprende:

  • Il telefono
  • Cavo type C
  • Alimentatore 30W
  • Cover trasparente in plastica rigida
  • Estrattore SIM

Estetica e materiali

L’estetica dei flip è un argomento che non lascia spazio a particolari esercizi stilistici, tuttavia Razr 40 Ultra è palesemente un Motorola, riconoscibile nei materiali (di ottima qualità, con una finitura ruvida che non trattiene affatto le impronte) ed anche nei punti di contatto con i suoi predecessori. L’apertura sembra solida ed agevole e troneggia il display esterno, il più grande (per distacco) della categoria, con le due fotocamere annegate proprio in mezzo allo schermo. Si tiene benissimo in mano e non scivola. Noi lo abbiamo ricevuto in colorazione nera, sobria ed elegante, ma anche le altre colorazioni (magenta e blue), che abbiamo avuto modo di vedere e toccare con mano alla presentazione, sono di grande impatto.

Batteria e connettività

Purtroppo per mantenere un’ergonomia adeguata Motorola ha dovuto sottodimensionare un po’ la batteria, che è sicuramente il punto debole del Razr 40 Ultra: 3800 mAh per uno Snap 8+ Gen. 1 (per quanto più efficiente del predecessore Snap 8) sono appena sufficienti, e se vi trovate fuori, magari usando un po’ il GPS e la fotocamera, potreste faticare a concludere la giornata, nonostante l’ottima resa energetica che Motorola è spesso in grado di garantire. Semplicemente, la capacità è ridotta e -di conseguenza- l’autonomia, per quanto (in relazione all’amperaggio) sia comunque valida. La ricarica a 30W non è particolarmente potente, ma sufficiente per la capacità della batteria. Più inspiegabile la presenza della ricarica wireless a soli 5W.

Dove Motorola non ha dovuto fare rinunce è sulla parte telefonica, affidabilissima in ogni circostanza, come d’altronde Wi-Fi, NGC e Bluetooth. Non esce il video dalla porta type C, per cui Ready For è disponibile in versione wireless, comunque un buon compagno di cui avvalersi nel momento del bisogno, anche se la compatibilità è limitata al protocollo Miracast.

Display, vibrazione, audio e sensori

I due display del Razr 40 Ultra sono due ottimi pannelli. Il principale (quello interno) è un LTPO molto ampio da 6.9″ (e un aspect ratio di 22:9) con un’ottima luminosità massima, anche se inevitabilmente all’aperto noterete (come su tutti i flip) un trattamento oleofobico migliorabile. La piega c’è e saremmo ipocriti a negare che si veda, ma in tutta sincerità nel quotidiano è una delle pieghe meno invasive (anche a livello tattile, praticamente impercettibile) che possiate trovare su un flip. Il display esterno è il fiore all’occhiello del Razr 40 Ultra e lo distingue da tutti i suoi competitors: Motorola ha voluto renderlo usabile e ci è riuscita appieno. 3.6″ pollici possono sembrare un’inezia, ma dovete considerare che il display esterno non è stato pensato come alternativa al principale (sarebbe impossibile), quanto piuttosto come ausilio per svolgere buona parte delle operazioni a dispositivo chiuso, con successo (e favorendo così anche l’autonomia). Tra l’altro ha un altissimo refresh rate e una buonissima luminosità massima, sovrapponibile a quella del display principale di molti smartphone.

La vibrazione è molto buona, secca e precisa: non siamo ai livelli dei mostri sacri della vibrazione, ma non li fa rimpiangere. Audio stereo forte e chiaro, come ottimo è l’audio dalla capsula. Motorola ha avuto un occhio di riguardo (come sempre) anche sui microfoni, infatti in chiamata l’interlocutore ci ha sempre sentito bene.

Il fingerprint è laterale (ovviamente) ed è molto preciso e veloce.

Software e Performance

Conosciamo bene l’interfaccia di Motorola (nel caso, se volete, potete fare riferimento ad esempio alla recensione di Edge 40: su Razr 40 Ultra troviamo la solita UI molto essenziale, non banale, semplice ma con delle chicche come le gesture di Motorola, ad esempio. Ma il software, in un pieghevole, gioca un ruolo fondamentale, perché determina in modo sostanziale se un prodotto abbia o meno senso. Motorola non stravolge quanto fatto dai pionieri del settore (come Samsung), ma non manca assolutamente niente. Potrete -ad esempio- aprirlo a metà, sia “seduto” che sul lato lungo, per avere un solido appoggio nel caso dobbiate usare la cam per esposizioni lunghe, fungendo così da cavalletto. La schermata della cam, infatti, si dividerà in due proprio per permettervi di avere da una parte i controlli della fotocamera e dall’altra l’anteprima dell’immagine. Anche su Youtube è possibile far “sedere” il Razr, così da vedere un video ad esempio mentre leggete i commenti.

La vera killer feature, però, è la gestione a schermo chiuso: come anticipato, il display è annegato in mezzo alle fotocamere posteriori: il timore era quello che questa soluzione potesse andare in qualche modo ad interferire con i comandi delle applicazioni, ma in realtà quando si usano le varie app l’interfaccia viene automaticamente ridimensionata in modo da avere sempre a disposizione la schermata completa. Ovviamente non tutte le app hanno la stessa resa, ma posso dirvi che la maggior parte delle applicazioni che uso nel quotidiano sono usabili. Interessante la possibilità di gestire manualmente le app da inserire sullo schermo esterno (anche per non andare ad avere un cimitero di icone nel widget apposito) ed interessante anche la funzione che permette di scegliere quali app possono o meno passare sullo schermo esterno nel momento in cui chiudiamo il dispositivo.

Un’altra implementazione ottima di Motorola riguarda l’accesso a notifiche, info sulla batteria e ai toggle per switchare profilo audio o connessioni: tutto è estremamente intuitivo e perfettamente integrato con il form factor del display esterno. Inoltre, è pensata benissimo pure la scrittura nei campi di testo: anziché andare a fare un resize della schermata, con il rischio concreto quindi che risulti difficilissimo scrivere un messaggio, sul Razr praticamente nel momento in cui avete un campo che richiede la digitazione con la tastiera (che sia la risposta ad una notifica, l’invio di un messaggio, l’inserimento di un indirizzo su maps e molto altro) il Razr “isola” quel campo di testo, scrivete ciò che volete e quel campo verrà riempito, segno di una cura del dettaglio davvero meticolosa da parte di Motorola. Tanta roba.

Lo schermo esterno è comodo anche per realizzare selfie (anche di gruppo sfruttando la ultrawide) sfruttando quindi le camere migliori. A differenza del pieghevole di Oppo, anche da chiuso è possibile realizzare video in 4K.

Le performance sono indiscutibilmente ottime, non ci sono incertezze di sorta, ma non abbiamo apprezzato la scelta di puntare su un SoC che (pur potente) è comunque appartenente alla penultima generazione e che nonostante un evidente miglioramento rispetto allo Snap 8 tende comunque a far scaldare spesso il dispositivo. Vista la necessità di mettere una batteria relativamente piccola, l’efficienza del Gen. 2 avrebbe sicuramente fatto la differenza.

Foto e Video

I pieghevoli (purtroppo) non sono noti per le loro performance fotografiche, se si eccettua il foldable di casa Huawei. Sfortunatamente Razr 40 Ultra non fa eccezione ed offre un comparto fotografico da medio gamma, con un sensore principale un po’ datato e la stessa ultrawide marchiata Hynix che abbiamo visto in Edge 40 (e che fa anche da macro). Le foto non sono certo disastrose e sono sicuramente valide per buona parte degli utilizzi e delle necessità della gente comune. Il dettaglio soprattutto con buona luce è adeguato, non ci sono artefatti e non ci sono dominanti di colore (per quanto permanga una certa tendenza ad enfatizzare il rosso), però quando la luce cala i limiti del sensore emergono un po’ ed il software tende ad impastare per avere meno rumore. I video mancano un po’ di stabilizzazione, soprattutto in 4K a 60 fps. La ultrawide soffre ancora di più le situazioni di scarsa illuminazione e di controluce, mentre di giorno è sufficiente. Sicuramente un piccolo sforzo per mettere dei sensori più performanti sarebbe stato gradito. La anteriore è di buona qualità ed in grado di registrare video in 4K, seppur un po’ tremolanti. Meglio utilizzare la main camera per farsi i selfie (magari utilizzando lo schermo esterno come mirino o anche a dispositivo chiuso.

Galleria fotografica

Prezzo e conclusioni

Razr 40 Ultra costa 1199 €, in linea con il prezzo di listino dei competitors. Qualcuno obietterà che tra offerte, no IVA e cashback folli ci sono alternative ad un terzo del prezzo: è vero, nessuno lo mette in dubbio, ma anche il Razr col tempo subirà sicuramente un ritocco del prezzo su strada. Una cosa è certa: questo è assolutamente IL FLIP per eccellenza. Ci sono dei difetti e ci sono scelte non felicissime di Motorola, ma non tali da influenzare la piacevolezza d’uso nel quotidiano. Sarebbe bastato poco per arrivare al Paradiso, ma già così Razr 40 Ultra si candida come miglior flip disponibile ad oggi. Vedremo come si muoverà la concorrenza.

 

 

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