Da nuovo fenomeno per i più giovani a social più popolare di questo periodo. TikTok ha una popolarità e un bacino di utenti importante, e ancora in crescita, ed ha da tempo destato le attenzioni dell’Unione Europea. Gli aspetti più a cuore dell’Unione sono: la salvaguardia della privacy, il contrasto della disinformazione e alla diffusione dei contenuti illegali. Tutte questioni regolamentate dal DSA (digital service act) e dall’ormai noto GDPR.
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TIKTOK A RISCHIO BAN? L’EUROPA CHIEDE A TIKTOK DI METTERE IN PRATICA I REGOLAMENTI STABILITI DAL DIGITAL SERVICE ACT
La Commissione Europea ha richiamato TikTok al rispetto delle normative europee, in particolare facendo riferimento alle norme presenti all’interno del DSA. La non adesione a queste norme comporterebbe l’esclusione del noto social dal mercato dell’Unione Europea: ovvero il ban dai suoi 27 stati.
Ovviamente ByteDance, la società responsabile di TikTok, non vuole restare esclusa dal vecchio continente ed ha rassicurato i membri della commisione Europea. Proprio per discutere di questi argomenti c’è stato un recente incontro in teleconferenza con Shou Zi Chew, CEO di TikTok.
Good exchange between @shouchew & Commissioner @ThierryBreton today. We welcomed the opportunity to reiterate our commitment to the #DSA. We also outlined our efforts to ensure compliance with the GDPR & the Code of Practice on Disinformation. The safety of our users is paramount https://t.co/GpUgcg6UuR
— Caroline Greer (@CarolineGreer) January 19, 2023
L’incontro non è certo un segreto grazie anche al post condiviso su Twitter da Thierry Breton, membro della Commissione Europea. Thierry ha messo in risalto la giovane età degli utenti presenti nella piattaforma ribandendo l’importanza della norme realizzate per salvaguardarli.
Non manca la risposta di TikTok tramite le parole di Carolin Greer, Public Policy di TikTok per il team di Bruxelles. Caroline ha ribadito l’impegno della piattaforma a rispettare le normative europee, l’incontro sarebbe servito proprio per mostrare alla Commissione Europea gli sforzi fatti in tal senso.
LA QUESTIONE PRIVACY E IL LEGAME COL GOVERNO CINESE
Gran parte delle preoccupazione legate alla privacy derivano dallo stretto controllo effettuato dal governo cinese sulla piattaforma, secondo molti usata per raccogliere importanti quantità di dati per poi spedirli a Pechino. Accuse gravi, dalle quali TikTok si può scagionare solo attuando in modo rigoroso le norme imposte dall’Unione Europea.
Lo stesso Thierry Breton ha infatti chiesto a TikTok non solo sforzi, ma soprattutto risultati tangibili. Al momento TikTok non è sottoposta ad una procedure di ban da parte dell’Unione Europea, ma di certo la piattaforma è diventata una sorvegliata speciale. Vedremo in futuro come si evolverà la vicenda.
Via: Gizchina
Fonte: Reuters