Realme era -di fatto- una delle poche certezze per chi voleva dispositivi con una buona qualità generale, bilanciati, affidabili ma ad un prezzo competitivo. Pensiamo alla fortunata serie GT, con prodotti ancora validissimi come GT Neo 2 e GT Master, oppure al (quasi) top GT5 Pro. Nell’ultimo anno, però, queste qualità sembrano essere un po’ svanite, con specifiche al ribasso e prezzi ritenuti alti per quanto offerto (al netto quindi dei meri numeri). Realme 11 Pro non ci aveva particolarmente emozionati, nonostante un design ricercato e ottimi materiali. Realme 11 5G avrà invertito la tendenza?
Unboxing
La confezione comprende:
- Il telefono
- Estrattore SIM
- Cavo USB
- Caricatore 67W
- Pellicola protettiva (preapplicata)
Estetica e materiali
Realme 11 5G ha un design… strano. No, non particolare come potevano essere 11 Pro e 11 Pro+, ma proprio strano. Il bump circolare delle fotocamere è piuttosto gradevole, anche se la doppia sporgenza (soluzione solo estetica) era evitabile, mentre frame e back trasudano economicità da tutti i pori. Non tanto per l’uso della plastica, che di per sé non è un materiale scadente (anche se vituperato), quanto per la scelta di plastiche lucide molto rigide che trasmettono una sensazione estremamente cheap. Noi abbiamo ricevuto la colorazione gold, che con il suo retro glitterroso e il frame dorato lucido non passano inosservati. A proposito di frame, la forma è quella “a mattoncino” tornata di moda su molti smartphone, con il suo mix di curvature e bordi netti e taglienti. Con un frame più curato e -magari- una scelta di colorazioni e materiali più azzeccata forse avremmo potuto apprezzarne il design, ma siccome parliamo di uno smartphone non così economico è davvero complicato promuoverlo.
Batteria e connettività
Il Dimensity 6100+ che troviamo a bordo di Realme 11 5G è un SoC recente come presentazione ma non a livello progettuale, per cui non ha soluzioni raffinate e non ha un processo produttivo di ultima generazione. Non è comunque un SoC energivoro, anche perché non potentissimo, ed unitamente ai 5000 mAh di capacità della batteria garantisce una buona autonomia, sebbene abbia notato talvolta un consumo in standby poco spiegabile.
Realme 11 5G non ha particolari lacune sulla connettività: segnalerei l’assenza del Wi-Fi 6, che rende lo smartphone non esattamente performante sotto rete Wi-Fi, ma per il resto si comporta bene. Ok il chip NFC, affidabile, ok il Bluetooth in versione 5.2 ed è affidabile anche nell’uso sotto rete dati, con performance nella media e una ricezione sempre buona.
Display, vibrazione, audio e sensori
In questa fascia di prezzo praticamente tutti i produttori optano per buonissimi display OLED, luminosi e con refresh a 120 Hz, tranne Oppo! Oppo che sembra aver contagiato la propria costola Realme al riguardo, con il suo LCD da 6.7″, sì con refresh a 120 Hz (che non si notano granché, ne parleremo dopo) ma in tecnologia LCD. Siamo sinceri, se è vero che un LCD di qualità è comunque un buon display e non bisogna lasciarsi condizionare dalla tecnologia utilizzata, è anche vero che i produttori di schermi spingono e investono soprattutto sulla tecnologia OLED, per cui gli LCD sul mercato (quelli per smartphone) non restituiscono sensazioni indimenticabili né sulla resa colore né sulla luminosità massima. Pensare che fino a non molto tempo fa la stessa Realme montava pannelli eccellenti anche in questa fascia di prezzo.
Se il display non convince, la vibrazione è decisamente, notevolmente peggio. Una delle più brutte vibrazioni che abbia mai sentito, da base gamma, molto rumorosa e poco precisa, con anche un rimbalzo fastidioso: ho dovuto disattivarla. L’audio è un altro compromesso: al di là della polemica mono/stereo (che su 15 centimetri di telefoni fa un po’ sorridere) sembra di essere tornati indietro nel tempo. Si sentono solo le frequenze alte e la qualità è insufficiente. Presente il jack audio. Il fingerprint è preciso e abbastanza veloce.
Software e Performance
La Realme UI 4.0, basata su Android 13, è una buona interfaccia, ovviamente molto simile a Color OS e Oxygen OS. Graficamente forse avrebbe bisogno di maggiore cura e (purtroppo) ha perso molto della fluidità che riusciva a garantire anche su hardware non troppo performanti, ma la dotazione di funzioni è valida ed ha discrete possibilità di personalizzazione. All’inizio ho avuto qualche bug e glitch grafico, ma era dovuto ad una versione non definitiva del software. L’aggiornamento uscito dopo poche ore dall’accensione ha corretto tutto, rendendo il sistema molto affidabile. Affidabile ma non fluido: le prestazioni sono mediocri, ci sono dei lag sia nelle animazioni che nel passaggio tra le applicazioni e i 120 Hz del display si faticano a notare. Potrebbe essere un difetto di gioventù, ma rientra nel calo prestazionale della UI di Realme di cui parlavo all’inizio del capitolo e che ho notato anche nei fratelli maggiori 11 Pro e 11 Pro+. Non siamo a conoscenza della politica di Realme per quanto riguarda gli aggiornamenti di questo smartphone.
Foto e Video
A bordo troviamo solo due fotocamere utili: la main camera da 108 MP e la frontale da 16 MP. La main camera è equipaggiata con l’ormai famoso ISOCELL HM6, usato diffusamente non solo da Realme ma anche da altri produttori, un sensore collaudato ed economico. Le foto non sono malaccio, soprattutto di giorno, e di sera la modalità notte qualcosa riesce a tirare fuori. In ambienti interni talvolta fatica ed anche i colori, se non c’è una buona illuminazione esterna, sono smorti. Non aspettatevi scatti da cartolina, ma la cam è forse il reparto migliore di questo smartphone. Anzi, lo sarebbe se fosse un reparto completo, ma Realme ha deciso (come su Realme 11 Pro) di abbandonare la ultrawide, lasciando solo una inutile, pessima e discutibile macro da 2 MP. La cam anteriore è appena sufficiente, fa il proprio lavoro di giorno e di sera soffre tantissimo. I video (solo in FHD) sono poco stabilizzati, ma almeno di giorno messa a fuoco e colori sono discreti. L’azienda parla anche di uno zoom “lossless” 3x che di fatto è un crop della main camera. I risultati sono sufficienti, non parlerei di zoom lossless in senso assoluto ma mi aspettavo di peggio. Poco sensata la scelta di introdurre la funzionalità street su questo smartphone, visto che il ritardo di scatto è evidente e se addirittura usate la modalità 72mm (il famoso 3x lossless) sarà impossibile avere immagini a fuoco. Forse era meglio non infarcire lo smartphone di funzioni che l’hardware non è in grado ai reggere.
Galleria fotografica
Prezzo e conclusioni
Realme 11 5G costa 299 €, davvero troppi per un prodotto del genere. Anche lasciando da parte vecchi medi gamma deprezzati (la scusa un po’ di tutti coloro che accusano uno smartphone appena uscito di essere costoso), anche tra i medi contemporanei c’è una concorrenza spietata ed a questo prezzo tutti, letteralmente, riescono a far meglio. L’offerta lancio prevede uno sconto di 20 €, portando il prezzo a 279 €, comunque tanti, troppi. Display, audio scarso, vibrazione da base gamma, assenza di ultrawide, materiali economici, tutti fattori che difficilmente potranno rendere consigliabile questo smartphone, a meno che Realme non tagli il prezzo del 50%.