In un lungo comunicato sul sito ufficiale Meta, Markus Reinisch, vice presidente per la Public Policy in Europa della società, ha deciso di sottolineare alcune cose.
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Meta non lascerà l’Europa
Nel lungo comunicato presente sul sito Meta si fa chiarezza sulle vicissitudini di questi giorni sull’ipotetico (non più, ormai) abbandono dell’azienda di Mark dall’Europa. Markus Reinisch ha voluto chiarire la questione in tre punti:
- “Meta non vuole o “minaccia” di lasciare l’Europa e qualsiasi segnalazione che implica il contrario semplicemente non è vera. Proprio come altre 70 società dell’UE e degli Stati Uniti, stiamo identificando un rischio aziendale derivante dall’incertezza sui trasferimenti internazionali di dati”
- “Questo non è nuovo. Abbiamo aumentato i trasferimenti internazionali di dati […] dal secondo trimestre del 2018 e abbiamo evidenziato il rischio specifico per i nostri servizi in Europa e la necessità di un meccanismo di trasferimento dei dati UE-USA sicuro nei nostri ultimi quattro guadagni”
- “I trasferimenti internazionali di dati sono alla base dell’economia globale e supportano molti dei servizi fondamentali per la nostra vita quotidiana. Le aziende di tutti i settori hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere i flussi di dati transatlantici a lungo termine”.
Questi sono i tre punti su cui si focalizza il vice presidente di Meta sottolineando “Non abbiamo assolutamente alcun desiderio di ritirarci dall’Europa; ovviamente no. Ma la semplice realtà è che Meta-continua-, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi, fa affidamento sui trasferimenti di dati tra l’UE e gli Stati Uniti per gestire i nostri servizi globali. Noi non siamo soli”.
Tutto fumo e niente arrosto, quindi. Meta cercherà di prendere accordi con l’Unione Europa per la questione del trasferimento dati dando maggiore sicurezza agli utenti. Come andrà a finire?
Fonte: Meta
