A nulla sono valsi gli sforzi di Epic Games volti al tentativo di far breccia anche nel difficile mercato cinese: verso metà Novembre i server della versione cinese del gioco chiuderanno. A rendere complicare la partita di Epic Games i sempre più stringenti regolamenti per limitare l’uso dei videogiochi.
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NIENTE DA FARE, NONOSTANTE TUTTI GLI SFORZI FORTNITE NON CONQUISTA LA CINA: I SERVER CHIUDERANNO ENTRO LA FINE DEL MESE
Fortnite per come lo conosciamo noi non è mai arrivato ufficialmente in Cina. Per aggirare le forte limitazioni del governo cinese Epic aveva trovato un’accordo con Tencent per la gestione ed il lancio del gioco in Cina, partendo da una versione di test priva di acquisti in app (il vero motore finanziario del gioco).
Per cercare di ottenere l’approvazione da parte del governo locale questa versione del gioco ha molte limitazioni e modifiche rispetto a quella internazionale: assenza di sangue, cadaveri e modalità “Last Man Standing” rinominata in “Military Training”, queste sono solo alcune delle modifiche fatte al titolo.
So ultimately when Epic and Tencent decided to bring Fortnite to China they had a licensing agreement for x years and it's clear that the cost of changes / operating the game / extending the license does not make sense anymore, given there is no approval for it at this point.
— Daniel Ahmad (@ZhugeEX) November 1, 2021
Dal debutto di questa versione del gioco, sono passati ben due anni senza nessuna apertura da parte del Governo Cinese per concedere l’autorizzazione al gioco. Alla fine Epic Game e Tencent hanno deciso di rinunciare a questo accordo, come spiegato da Daniel Ahmad su Twitter:
“è chiaro che il costo delle modifiche e della gestione del gioco, in ottica del rinnovo della licenza non è conveniente, dato che fino a questo punto non è stata ancora ottenuta l’approvazione”
LA DIFFICILE VITA DELLE AZIENDE DEL SETTORE VIDEOLUDICO IN CINA
Non è solo Fortnite a faticare in Cina, tutto il genere Battle Royale e fortemente regolamentato così come l’accesso ai videogiochi per i giovani cinesi. In tal senso ha fatto molto discutere la legge che limita a 3 ore per settimana il tempo da dedicare ai videogame per i minori.
In questo clima di forte ostilità verso il videogioco c’è chi sta comunque provando: Steam ha fatto il suo debutto in Cina e Sony ha lanciato PS5 sul mercato locale.
Cina a parte, Epic Games deve ancora vedersela con l’esclusione di Fortnite da App Store su iOS e da Play Store su Android; ma se su Android la situazione è aggirabile installando l’apk dal sito ufficiale del publisher, la stessa cosa non si può dire per iOS.
Le via legale intrapresa da Epic Games non sembra aver portato i risultati sperati, ma la battaglia con Apple è lontana dal definirsi risolta. Il motivo principale di discordia con i due principali store del mondo mobile è la volontà da parte di Epic Games di inserire un sistema in-app acquisti esterni agli store, eludendo così il contributo da versare nelle casse di Apple e Google.
Via: VG274