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DMA: Designati i Sei “Gatekeeper” da Monitorare nell’Unione Europea

Il Digital Markets Act (DMA), il regolamento europeo sui mercati digitali, sta entrando in una fase operativa importante. Recentemente, la Commissione europea ha designato sei giganti tecnologici come “gatekeeper”, i quali ora dovranno rispettare una serie di obblighi specifici previsti dal DMA. Questa mossa è parte degli sforzi dell’UE per regolamentare le grandi aziende tecnologiche e promuovere una maggiore concorrenza nel settore digitale.

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Chi Sono i Sei “Gatekeeper”?

I sei “gatekeeper” designati sono Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (la società madre di TikTok), Meta (la società madre di Facebook) e Microsoft. Queste aziende sono responsabili di vari servizi di piattaforma di base che sono stati individuati come rilevanti ai fini della regolamentazione. Ad esempio, Google è stato designato come gatekeeper per i servizi come Google Maps, Google Play e Google Shopping. Allo stesso modo, Apple è stato designato come gatekeeper per i servizi come l’App Store e Microsoft per i servizi come Windows PC.

Obblighi per i “Gatekeeper”

I “gatekeeper” ora sono tenuti a rispettare una serie di obblighi, tra cui:

  1. Rendere i propri servizi interoperabili in determinate situazioni.
  2. Consentire agli utenti commerciali di accedere ai dati generati utilizzando la piattaforma.
  3. Fornire agli inserzionisti e agli editori strumenti e informazioni necessarie per verificare in modo indipendente i messaggi pubblicitari ospitati dalla piattaforma.
  4. Consentire agli utenti commerciali di promuovere le loro offerte e concludere contratti con clienti al di fuori della piattaforma.

Inoltre, i “gatekeeper” devono fornire relazioni dettagliate entro sei mesi sull’osservanza degli obblighi previsti dal DMA.

Monitoraggio e Sanzioni

La Commissione europea monitorerà attentamente l’attuazione degli obblighi da parte dei “gatekeeper”. In caso di mancata osservanza, la Commissione può imporre multe che vanno dal 10% al 20% del fatturato globale dell’azienda in questione. Inoltre, in caso di violazioni sistematiche, la Commissione ha il potere di adottare misure aggiuntive, tra cui l’obbligo di vendere parti dell’azienda o il divieto di acquisire altri servizi correlati.

Le Prime Reazioni

Naturalmente, questa designazione ha suscitato reazioni da parte delle aziende coinvolte. Ad esempio, Spotify ha accolto favorevolmente la decisione di includere Apple tra i “gatekeeper”, affermando che Apple dovrebbe porre fine alle pratiche anticoncorrenziali e alle tariffe ingiuste nell’App Store.

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