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Apple ed il futuro del “ride hailing”

Si vocifera da tanto tempo che Apple stia lavorando alla sua vettura a guida automatica, ma nulla di certo ed ufficiale è mai trapelato. Un’intervista di Bloomberg nel giugno del 2017 a Tim Cook, CEO di Apple rivela che l’azienda stesse lavorando ad una “piattaforma” di guida autonoma.

Le vetture a guida automatica, in America sono ormai una realtà assodata, diverse aziende si stanno cimentando nella progettazione di vetture senza pilota, che possano trasportare persone. Anche Google per citarne una, con l’azienda Waymo (ex progetto Google driverless car) facente parte della Holding Alphabet Inc., ha ideato la vettura Stanley, nata nel 2009 e che nel corso del suo sviluppo ha già percorso oltre 8 milioni di chilometri su strada e molti altri virtualmente.

Curioso Concept di Apple Car ispirata al computer G3

Altre due aziende che stanno lavorando al progetto di “Self Driving Car” sono Uber e Tesla, rispettivamente fornitore di servizi di mobilità a pagamento la prima e produttrice di vetture elettriche la seconda. La loro avventura non è stata priva di intoppi, recenti episodi anche di cronaca nera, legata alle loro vetture, ha gettato un’ombra di sfiducia verso questo tipo di tecnologia. Siamo nel campo della finanza speculativa più che quello della ricerca e della sperimentazione della guida autonoma. Per le due aziende non si sta configurando un periodo economicamente florido a causa di alcune vicissitudini finanziarie.

Trapela invece più recentemente, per la precisione a maggio 2018, la notizia che Apple e Volkswagen stiano lavorando congiuntamente ad un veicolo che possa trasportare gli impiegati al lavoro e non ad una macchina con guida autonoma per il pubblico. Pare infatti che Apple utilizzi uno shuttle T6 Transporter per la sua sede di Palo Alto all’ Infinite Loop.

Questa notizia è altresì avallata dalla recente presentazione del veicolo in mobilità autonomia  “Sedric”, del gruppo Volkswagen. Qui sotto il video di presentazione del concept ormai maturo, che dimostra come il futuro della mobilità stia andando inevitabilmente in questa direzione.

 

[vimeo 233212628 w=640 h=360]

 

 

 

Il fatto: Apple assume Jaime Waydo ingegnere senior ex dipendente di Waymo, azienda della holding Google, come menzionato ad inizio articolo. Per capire l’importanza strategica di questa assunzione, bisogna conoscere chi è Waydo ma sopratutto che ruolo ha avuto fin’ora nello sviluppo del concetto di “auto autonoma”; egli è stato responsabile del controllo della sicurezza dei prototipi ed ha aiutato l’azienda ad iniziare i test su strada. Prima di Waymo, Waydo ha lavorato con JPL (Jet Propulsion Laboratory), allo sviluppo di uno dei rover Mars della NASA.

La sicurezza è diventata una preoccupazione fondamentale nel settore automobilistico delle auto a guida autonoma, visti anche i diversi incidenti che hanno coinvolte le stesse vetture nella fase di sperimentazione nel mondo reale. Ricordiamo in proposito, il caso di una vettura della flotta di Uber, che per un mal funzionamento del sistema di guida ha causato il decesso di una persona. Sembra che, proprio per questo motivo, Apple abbia intensificato i test di sicurezza sulla sua auto autonoma, ma sono solo voci di corridoio.

Il progetto dell’azienda di Cupertino, con nome in codice “Titan” è ancora in fase embrionale, ma è ormai sicuro che Apple voglia entrare nel nuovo mercato del “ride hailing”, vale a dire, un esempio di economia on demand applicata al trasporto, che si affianca a quello più concreto e diffuso del “car sharing”, l’uso condiviso dell’auto.

Il futuro sembra ormai delineato, almeno nella visione delle principali aziende automobilistiche e se ci si ferma ad immaginare lo scenario, si riesce ad avallare l’ipotesi di un’economia che passa da un modello di business basato su proprietà e possesso della vettura ad un altro fondato sull’uso di autovetture condivise, accessibili via smartphone.

Immagine di copertina: Ali Cam concept
Fonte: AppleInsider

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