Xiaomi ha contattato i suoi principali fornitori per un'aumento della capacità produttiva
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Xiaomi aumenta la capacità produttiva in Taiwan

Come si sa Xiaomi ha intenzione di espandersi nel mercato occidentale e di mettere sempre più sotto pressione i suoi concorrenti diretti. Per farlo però ha bisogno di aumentare la propria capacità produttiva, e di assicurarsi la disponibilità della componentistica necessaria per i propri smartphone.

Secondo fonti del settore infatti, le principali aziende IT della catena produttiva taiwanese, tra le quali sono incluse Foxconn, Inventec, Largan Precision e TSMC, stanno ricevendo ordini sempre più consistenti da parte di Xiaomi, ora che il brand cinese sta sempre più aumentando la sua distribuzione a livello globale.

Nell’arco del 2017 Xiaomi ha distribuito più di 70 milioni di smartphone e ha intenzione di arrivare nel 2018 al traguardo di 100 milioni di unità spedite, questo secondo le previsioni del settore industriale. Inoltre, come detto in un [ot-link url=”https://www.evosmart.it/android/xiaomi-potrebbe-essere-pronta-a-entrare-in-borsa-il-prossimo-mese/1423/”]precedente articolo[/ot-link], Xiaomi sta prendendo in considerazione la possibilità di farsi quotare in borsa, potendo così ottenere fondi per potenziare i settori di ricerca/sviluppo e marketing, ma anche per supportare la propria espansione sui mercati occidentali, ciò metterebbe ulteriore pressione a competitor come Vivo, Oppo e Asus.

Leggi anche: [ot-link url=”https://www.evosmart.it/news-novita/xiaomi-al-lavoro-con-tsmc-per-il-chipset-surge-s2/2709/”]Xiaomi al lavoro con TSMC per il chipset Surge S2[/ot-link]

[blockquote style=”1″]XIAOMI HA RICHIESTO UN’AUMENTO DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA PER POTER AFFRONTARE LA QUANTITÀ DI ORDINI PREVISTA PER LA SECONDA METÀ DEL 2018[/blockquote]

Secondo le fonti, il potenziamento della capacità produttiva di Xiaomi, e la sua capacità di mantenere alto il rapporto qualità prezzo dei propri prodotti, potrà offrire opportunità maggiori di profitti per i produttori taiwanesi. Lo stesso presidente di Xiaomi Lin Bin, di recente ha contattato direttamente Largan Precision per assicurarsi una maggiore capacità produttiva per le ottiche multi-lente dei propri dispositivi di fascia alta, in modo che di poter soddisfare tranquillamente gli ordini previsti per la seconda metà del 2018.

Inoltre al momento Xiaomi sta producendo il proprio chipset proprietario Surge S2 presso gli stabilimenti di TSMC. Nonostante per ora gli ordini per questa componente non siano particolarmente significativi come quantità, è possibile che Xiaomi intenda richiedere un’ulteriore quantitativo di ordini e un’aumento della capacità produttiva del proprio chipset. Secondo alcuni rumor il produttore cinese sarebbe addirittura già in contatto con TSMC per l’utilizzo della prossima piattaforma con processo produttivo a 7 nanometri di Qualcomm che dovrebbe quindi essere prodotto proprio presso gli stabilimenti del produttore taiwanese, ciò in contraddizione con i rumor che indicavano Samsung come principale produttore per il futuro Snapdragon 855.

Infine Xiaomi, insieme a Foxconn ha messo in piedi un nuovo impianto produttivo in India, un mercato nel quale il brand cinese nel corso del 2017 sì è rafforzato tantissimo, tanto da arrivare a superare Samsung, ottenendo così la supremazia nel mercato mobile indiano per l’ultimo trimestre del 2017.

Le premesse per il 2018 sembrano buone e Xiaomi ha tutte le carte in regola per fare bene, ma l’importante sarà evitare di fare il passo più lungo della gamba. Ad ora tra gli appassionati di tecnologia Xiaomi è riconosciuta tra i più importanti produttori del mercato orientale, ma riusciranno a far breccia anche tra gli utenti meno informati?

Via: [ot-link url=”https://www.digitimes.com/news/a20180427PD201.html”]digitimes.com[/ot-link]

 

 

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