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Samsung: chiude la divisione di ricerca e sviluppo dedicata ai custom core

Nonostante i custom core sviluppati da Samsung per i sui chipset Exynos siano secondi solamente a quelli di Qualcomm, altrettanto non si può dire purtroppo dal punto di vista energetico. I risultati degli ultimi anni secondo la notizia, riportata sulle pagine di Statesman.com, avrebbe di fatto portato i vertici del colosso coreano alla decisione di chiudere la divisione Ricerca e Sviluppo di Samsung Austin Semiconductors (SAS).

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samsung chiude la divisione ricerca e sviluppo di austin, a rischio 290 posti di lavoro

Exynos 9825
L’Exynos 9825 presenta al suo interno i core custom M4 sviluppati da Samsung. Questo potrebbe essere l’ultimo custom core progettato internamente dall’azienda | Evosmart.it

Il settore dei semiconduttori, soprattutto in ambito smartphone è un vero e proprio campo minato. La necessità di avere in tempi brevi soluzioni prestanti e al tempo stesso poco energivore, pone spesso un impegno fin troppo gravoso per poter sviluppare da 0 soluzioni proprietarie affidabili. In ambito smartphone molte delle CPU attuali sfruttano soluzioni sviluppate da ARM per quanto riguarda l’architettura dei singoli core.

Samsung, nel tentativo di raggiungere Qualcomm in questo settore, ha progettato internamente i recenti core M3 e M4 (quest’ultimo presente all’interno del chipset Exynos 9820). Nonostante il recente Moongoose M4 sia in grado di arrivare a ottenere quasi le stesse prestazioni dei custom core dello Snapdragon 855, lo scotto dal punto di vista energetico è decisamente maggiore. Un aspetto penalizzante soprattutto in ambito smartphone.

L'Exynos 980 con modem 5G integrato | Evosmart.it
L’Exynos 980 con modem 5G integrato sfrutta 2 core Cortex A-77 e 6 core Cortex A-22, entrambe sono soluzioni sviluppate da ARM | Evosmart.it

La decisione di chiudere il reparto di ricerca e di sviluppo di Austin porterà alla perdita del posto di lavoro per ben 290 dipendenti. L’azienda, tramite Michele Glaze, ha affermato che il resto dello stabilimento, che al momento attuale conta 3000 dipendenti, non subirà alcun taglio di personale. Di seguito vi riportiamo le sue dichiarazioni in merito alla chiusura della divisione di ricerca e sviluppo:

“Abbiamo trattato tutti i dipendenti con rispetto. A tutti è stata data una corretta comunicazione e con un preavviso appropriato. Queste situazioni sono molto difficili. La persone si chiedono sempre: “Li avranno trattati nel miglior modo possibile? Sì, lo abbiamo fatto. È una sfortuna che stiano per perdere il loro lavoro, ma ciò è basato sul fatto che valutiamo continuamente le nostre attività.”

L’ipotesi più plausibile, per lo sviluppo dei futuri chipset Exynos, sarà l’utilizzo da parte di Samsung dei core sviluppati da ARM, una situazione piuttosto comune in ambito mobile. Ma come verranno influenzati i prossimi flagship dell’azienda? I modelli con processore Snapdragon continueranno a restare un’esclusiva del territorio Statunitense o arriveranno anche in Europa?

Via: Gizmochina, Extremetech

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