Con l’avvento dei chipset M1 e M2 su Mac Apple ha dato una scossa all’intero mercato PC ancora tentennante su quale direzione intraprendere sul futuro con un presente fin troppo legato all’architettura x86. Qualcomm, una delle aziende che più ha spinto per portare ARM sui PC, ha poi acquistato Nuvia per recuperare il terreno perso nei confronti di Apple.
Successivamente il chipmaker californiano non ha certo temporeggiato, e ha dato il via ai lavoratori su Hamoa: il primo chipset pensato per far concorrenza ai nuovi Apple Silicon. Oggi grazie ad un report di Roland Quandt abbiamo le prime informazioni su questo interessante chipset.
Leggi anche:
- Honor Magic 5 sarà presentato a fine mese? Forse no.
- Xiaomi 13 senza segreti: cornici simmetriche, foro centrale e flat design
- OPPO Find N2: parte della scheda tecnica fa capolino sul web
SVELATI I PRIMI DETTAGLI DI “HAMOA” IL PRIMO CHIPSET DI QUALCOMM REALIZZATO CON LE TECNOLOGIE DI NUVIA

Alla base di Hamoa ci sono i core Phoenix sviluppati da Nuvia, sarà questa secondo Qualcomm la tecnologia chiave in grado di colmare il divario nei confronti di Apple. Nuvia è un’azienda poco conosciuta nel mercato tech ma è stata fondata da nomi illustri, molti dei quali provenienti dal team responsabile della progettazione dei custom core integrati nei chipset di casa Apple.
La CPU integrata di Hamoa avrà una configurazione BIG little: otto core ad alte prestazioni e quattro core ad alta efficenza energetica. Una buona notizia, visto che rumor precedenti ipotizzavano la presenza dei soli core ad alte prestazioni.
La particolarità di Hamoa rispetto ai recenti chipset basati sulla tecnologia ARM è la sua capacità di lavorare insieme a delle schede grafiche esterne. Una soluzione simile a quanto già succede da tempo sui PC più prestanti che solitamente alla scheda integrata ne affiancano una dedicata esterna. Ma ciò non vuol dire che le attuali GeForce di Nvidia per x86 saranno utilizzabili con questo nuovo chip: molto probabilmente sarà necessario sviluppare nuove soluzioni pensate appositamente per la nuova architettura.

Nei proclami di Nuvia la loro tecnologia, probabilmente molto simile se non la stessa degli Apple Silicon, sarà in grado di avere un effetto dirompente sul mercato PC. Ma se anche arrivasse l’hardware adatto a questo salto, al momento attuale manca un supporto software adeguato. Windows e le applicazione scritte per questo sistema sono ancora troppo ancorate all’architettura x86 e le poche, timide aperture verso i nuovi chipset ARM non bastano.
Via: Winfuture
Fonte: Kuba Wojciechowski (Twitter)