Presentato al CES 2023, il nuovo Yoga Book 9i aveva lasciato tutti di stucco. L’idea di due display su un laptop non è nuova e già l’avevamo vista in altri prodotti concorrenti, tuttavia di primo impatto l’implementazione di Lenovo, unita ad un comparto hardware potenzialmente senza punti deboli, ci è parsa sulla carta a dir poco spettacolare, perché incentrata sulla produttività e sulla completezza, grazie alle molteplici modalità di utilizzo. Dopo averlo toccato con mano e stressato all’inverosimile, le nostre aspettative saranno state rispettate? Scopriamolo!
Estetica e materiali
Da chiuso lo Yoga Book 9i sembra un normale laptop di fascia alta, costruito in modo impeccabile, dal design ricercato (bello il contrasto tra il frame lucido e la copertura opaca), ovviamente in alluminio. Colpiscono dimensioni e peso, davvero contenuti. Quando lo si apre, lo spettacolo: i due display OLED spadroneggiano, la soundbar (integrata nella cerniera di chiusura) restituisce un effetto wow e le cerniere sono davvero solide, cosa importantissima visto che vi ritroverete a sollecitarle spesso (ne parleremo dopo).
Batteria e connettività
La piattaforma Intel utilizzata porta in dote con sé il Bluetooth 5.2 e il Wi-FI 6E, entrambi con un’ottima portata ed affidabilissimi, senza alcuna disconnessione o incertezza. Purtroppo, però, le prestazioni del Wi-Fi con le reti a 6 GHz sembrano sottotono, lontane da quelle raggiungibili con un qualsiasi smartphone: dove infatti iPhone 15 Pro Max restituiva circa 1.4Gbps in DL e 1.2 in DL e Xiaomi 13 Pro 1.7Gbps in DL e 1.6 in UL, lo Yoga Book 9i era intorno ai 500 Mbps sia in DL che in UL. Forse c’è bisogno di ottimizzare i drivers. Ottimizzazione che invece non serve con la batteria: avevo tantissima paura, visto il comparto hardware robusto, ma la batteria da 85Wh (capiente per la categoria, pure in grado di caricarsi all’80% in soli 30 minuti) si comporta molto bene. Nella mia giornata peggiore, in ambiente illuminato (quindi con i display a luminosità alta) e sfruttando la tastiera virtuale al posto di quella fisica, ho tranquillamente superato le 5 ore di utilizzo produttivo, facendo anche delle modifiche ad alcune immagini con Photoshop. Anche utilizzandolo in modalità landscape, con i due schermi quindi accesi (mostrando dei contenuti e non solo tastiera e touchpad virtuali) e la tastiera bluetooth connessa ho raggiunto valori simili. Con un uso più calmierato si possono sfiorare senza particolari problemi le 8 ore (forse pure qualcosa di più). Non me lo aspettavo.
Display, porte e periferiche
Due display OLED da 13.3″ con risoluzione 2.8K: potrebbe bastare questo per farvi commuovere, ma sarebbe forse riduttivo. Buona la luminosità (400 nits), buonissima la resa dei colori e definizione impeccabile. I display sono anche compatibili HDR e PureSight. Molto azzeccata la scelta di Lenovo di consentire la gestione separata della luminosità, questo a causa delle varie modalità di uso permesse da questo gioiellino. Quando infatti utilizzate la tastiera e il touchpad virtuali, è inutile andare a sollecitare oltremodo la batteria mantenendo una luminosità troppo elevata sul secondo schermo. Il touch screen è molto buono, solo durante la digitazione con la tastiera virtuale a volte perde qualche tocco (digito molto velocemente), ma sembra essere più un limite di Windows, che pur migliorato ancora ha bisogno di affinamenti per gestire schermi touch.
La dotazione di porte è un po’ sacrificata, ma adeguata al target di questo prodotto, che di fatto è un ultrabook: ci sono tre porte USB-C, tutte Thunderbolt 4.0 e tutte in grado di ricaricare il laptop. La porta a sinistra è dotata anche di un led di stato della carica. In prossimità del led c’è anche un piccolo tastino nascosto per entrare nel BIOS e nella modalità di recovery.
Il comparto audio è notevole per un prodotto così compatto e particolare: è presente una vera e propria soundbar realizzata -udite udite- da Bowers&Wilkins, che non ha bisogno di presentazioni. Sono presenti due tweeters da 1W e due woofers da 2W, per una resa sonora sopra la media. I suoni sono caldi, corposi e puliti. Certo, non aspettatevi di essere al cinema, ma rimarrete folgorati anche da questo ambito.
La webcam è di ottima qualità, non supporta il 4K ma si comporta bene anche a casa con un’illuminazione non eccessiva. E’ presente un otturatore elettronico che chiude la webcam (tramite un tasto dedicato) per i fanatici della privacy. Lenovo non ha introdotto particolari funzionalità legate alla webcam, ma ha preferito puntare su un hardware di qualità che non avesse bisogno di particolari artifici per funzionare come si deve. La CPU utilizzata integra anche un ottimo processore di immagine. La webcam può essere utilizzata, grazie alla presenza di un illuminatore ad infrarossi, anche per lo sblocco tramite WIndows Hello. Non è presente un lettore di impronte.
La tastiera bluetooth in dotazione è ottima: si aggancia magneticamente al secondo schermo, ed in base alla posizione (sopra o sotto) contestualmente si attiva il touchpad virtuale oppure altri contenuti come le news di Microsoft. Se non volete utilizzare la tastiera fisica (comunque comoda, ne parleremo, per varie tipologie di utilizzo) con un semplice tap con 8 dita si può attivare quella virtuale, che a mio avviso è un po’ meno confortevole in digitazione ed anche meno reattiva.
La penna (anch’essa inclusa in dotazione) è nella media: sensibile quanto basta ed in grado di rilevare l’inclinazione, ci è sembrata un bel plus. I due tasti sono configurabili e l’autonomia è molto estesa, anche perché funziona con una ministilo. Ecco, avrei preferito onestamente una batteria integrata ricaricabile, anche a fronte di una minore autonomia. Le soluzioni software su Windows per l’uso con la penna sono ancora limitate (quanto vorrei Good Notes…), ma lo store sta crescendo.
Software e Performance
Lenovo ha strettamente collaborato con Intel per realizzare questo gioiello tecnologico: la piattaforma Intel Evo offre una serie di vantaggi che migliorano sensibilmente l’esperienza utente. Qua troviamo un i7 di tredicesima generazione, una CPU potente ma non particolarmente energivora, perfettamente adatta per un dispositivo così versatile e così comodo da trasportare. Questa CPU, oltre al processore di immagine utilizzato dalla Webcam, integra la connettività Wi-Fi 6E con supporto di conseguenza alle reti a 6 GHz ed ha una serie di ottimizzazioni energetiche che non sono tali solo sulla carta, vista l’ottima autonomia di cui abbiamo parlato. La riserva di potenza è ottima, è possibile fare montaggio video, fotoritocco, usare applicazioni più o meno pesanti senza che vada in crisi. Non è un prodotto fanless, ma nella maggior parte dei casi le ventole saranno spente. Ovviamente tutto questo ha un “costo” in termini di calore: con uso intenso diventa tiepido, ma mai tale da diventare fastidioso o da pregiudicare le prestazioni. Intel ha fatto centro e Lenovo ha saputo sfruttare al meglio una soluzione così completa. Ovviamente, la scheda video integrata non è pensata per i videogiocatori, per cui un uso di questo tipo è escluso.
Oltre a 16GB di RAM di tipo LPDDR5X, saldati sulla mainboard, Lenovo ha optato per un SSD che nella nostra configurazione era da 1TB, un SSD dalle prestazioni veramente straordinarie (sfiora i 5 GB/s in lettura e i 4 in scrittura).
Yoga Book 9i arriva con Windows 11 Home, ma è possibile fare upgrade se necessario con WIndows 11 Pro. La suite di gestione del PC realizzata da Lenovo è semplice da utilizzare. Non è presente un’integrazione spinta con lo smartphone, ma si può utilizzare il companion di WIndows presente ormai da tempo e che via via sta migliorando come performance e funzionalità. E’ fatto molto bene anche il tutorial, necessario per apprendere i numerosi segreti e le tante modalità d’uso di questo splendido prodotto.
Non volete Windows? Nessun problema: la soluzione di Intel è cross-platform.
Modalità di utilizzo
Abbiamo parlato più volte di modalità d’uso dello Yoga Book 9i: è arrivato il momento di sviscerarle!
La cerniera a 360 gradi suggerisce intanto un uso come tablet: ripiegando il laptop su se stesso, avrete infatti un ottimo tablet da 13.3 pollici, che in abbinamento con la penna può diventare un favoloso blocco note. Volete usare la tastiera? No problem! Collegate la tastiera bluetooth in dotazione, lo appoggiate sullo stand incluso ed avrete un tablet con tastiera dall’ingombro minimo.
Ovviamente può anche essere utilizzato come un normale laptop, con o senza tastiera fisica. Come già detto, infatti, è pensato benissimo e l’integrazione software dei sensori presenti è molto smart. Potrete appoggiare semplicemente la tastiera nella parte superiore del secondo schermo (c’è un magnete che tiene la tastiera in posizione) e nella parte rimanente avrete un ampio touchpad virtuale, che è possibile anche spostare a piacimento. Se spostate la tastiera in basso, in alto avrete meteo e news.
Vi basta la tastiera virtuale? Tap con 8 dita ed ecco una tastiera completa ed il touchpad. Niente tastiera, una soluzione tutta touch? Nessun problema, il secondo display di default è configurato come estensione del primario, e vi ritroverete praticamente davanti un monitor molto molto grande, interrotto solo dalla soundbar. Anche in questo caso, lo stand in confezione vi può tornare utile.
C’è un’altra modalità, che ho utilizzato molto per scrivere dei contenuti mentre consultavo le fonti: due display in verticale, in questo caso sfruttando sia lo stand che la tastiera. Su uno schermo avevo il mio articolo, sull’altro switchavo fonti e contenuti multimediali.
L’unico limite di questo laptop (che a questo punto è pure un insulto chiamarlo soltanto così) è probabilmente la nostra fantasia. Si possono fare tantissime cose in molti modi diversi ma sempre con la massima velocità, senza rinunciare ad un’autonomia convincente.
Prezzo e conclusioni
Il capitolo prezzo è ovviamente una nota dolente: la variante da noi provata (ma sul sito è previsto un SSD da 512GB) costa 2699€. Sono tanti soldi? In senso assoluto sì, chiaramente, ma non si può non considerare lo sforzo ingegneristico (sia hardware che software), la tecnologia a bordo e il comparto hardware praticamente senza compromessi. Ovviamente non è un prodotto per tutti, ma molti professionisti e non potranno trarre molto vantaggi da una soluzione così completa, ben realizzata e già pronta all’uso, grazie all’intelligente scelta di Lenovo di offrire in dotazione tutto il necessario, senza costringere l’utente a spendere altri soldi per ottenere un’esperienza utente completa. Sono rimasto sinceramente colpito dallo Yoga Book 9i, che per la prima volta dopo tanti anni mi ha lasciato senza parole. La vera innovazione non consiste solo nell’effetto wow, ma consiste anche nel riuscire a concretizzare le idee facendole diventare soluzioni produttive, ed in questo Lenovo ha azzeccato tutto.
