Abbiamo visto per la prima volta MateBook X Pro 2022 ad IFA: Huawei ce lo ha prima raccontato e poi abbiamo potuto vederlo e toccarlo. Poterlo utilizzare nel quotidiano in modo continuativo, quindi, viste le ottime premesse è stato fantastico. Sarà riuscito a conquistarci definitivamente?
Estetica e materiali
Leggero, sottile, super premium al tatto: la finitura opaca trattiene un po’ di impronte ma è favolosa. La qualità percepita è altissima e nessun dettaglio sembra lasciato al caso. Il trattamento superficiale è quasi gommato e restituisce una sensazione decisamente di fascia molto alta, qual è la fascia di prezzo del prodotto naturalmente. Non sfigura affatto comparato con la concorrenza più spietata. Non è una scoperta Huawei in ambito informatico, ma naturalmente rapportarsi alla fascia medio-alta del mercato non è mai banale e l’azienda sembra esserci riuscita in pieno, con un design ricercato ma sobrio e materiali di qualità. La scocca è infatti in lega di magnesio.
Batteria e connettività
In sede di presentazione uno degli aspetti toccati da Huawei riguardava la rete Wi-Fi. L’adattatore di rete integrato supporta lo standard Wi-Fi 6E e le antenne sono state potenziate rispetto alla precedente generazione (che già comunque andava molto bene). Il risultato è eccellente: la copertura è molto molto buona e le prestazioni non decadono in modo significativo allontanandosi, segno di un grande sforzo da parte di Huawei per offrire una connettività stabile e veloce. Bene anche il bluetooth, che svolge il proprio lavoro senza intoppi.
L’autonomia, forse a causa del display un po’ energivoro e probabilmente anche a causa del comparto hardware molto potente, non è eccezionale e in media potrete lavorare con uso home office per circa 4.30/5, qualcosa meno naturalmente se decidete di utilizzare applicazioni più esose di risorse (cosa che vorrete sicuramente fare vista la riserva di potenza a disposizione del notebook), come software di montaggio video. La ricarica a 90W è molto veloce, riuscirete in un’ora scarsa a caricarlo completamente.
Display, porte e periferiche
Il display è -senza troppi giri di parole- favoloso: innanzitutto l’impatto estetico è notevole, visto lo screen to body ratio eccezionale, con cornici ridottissime. La risoluzione, che Huawei definisce 3K, è veramente molto elevata e la qualità dell’immagine, grazie ai contrasti e ai colori del pannello, appaga sotto ogni punto di vista. Anche gli angoli di visione sono molto elevati.
Ciliegina sulla torta i 90 Hz, che aiutano a restituire una fluidità di utilizzo ai massimi livello. Bene pure la luminosità, che si attesta intorno ai 500 nits e vi permetterà di utilizzare il Matebook anche all’aperto (in tal senso Huawei ha pure apposto uno strato superficiale che permette di ridurre i riflessi e migliorare la leggibilità anche sotto la luce diretta del sole).
Anche i numeri giocano a favore di quello che probabilmente è lo schermo più bello che si possa trovare intorno ai 2000 euro, visto che abbiamo una calibrazione molto accurata, la doppia gamma cromatica P3 e sRGB, la gestione dinamica della temperatura del colore (che è un modo carino di definire il True Tone secondo Huawei) ed un numero di colori che supera il miliardo. Il display è anche touch screen, ma onestamente durante l’utilizzo non ne ho mai sentito il bisogno. Magari il touch è più indicato in dispositivi 2 in 1 o a 360°.
Matebook X Pro 2022 è dotato di 2 porte Thunderbolt 4 e 2 porte type C, quindi in linea con le aspettative. La ricarica avviene proprio tramite type C (fino a 90 W). Non manca ovviamente il fingerprint, preciso e affidabile, come non mancano i sensori ad infrarossi per utilizzare Windows Hello, anche se lo sblocco è sembrato leggermente più lento della media. Niente di cui ci si debba preoccupare. Presente un jack da 3.5 mm multifunzione.
Parlando di comparto audio, qua Huawei si è letteralmente superata: 6 speaker di ottima qualità e 4 microfoni in grado di catturare un audio eccellente sopprimendo in modo impeccabile il rumore di fondo, in particolar modo durante l’utilizzo della webcam per Zoom, Meet, Teams e altri software per conferenze più o meno numerose.
Parlando di webcam, anche stavolta Huawei ha stupito: la qualità è molto buona e come dicevamo l’audio di alto livello, ma è anche e soprattutto sul software che abbiamo le necessarie conferme. Al di là di funzionalità meramente ludiche, come la modalità bellezza, abbiamo dei plus davvero utili come l’ottima gestione dello sfondo (che viene scontornato in modo preciso, nei limiti di ciò che permette una webcam) e della tracciatura del soggetto (sia con la centratura che con l’inseguimento dello sguardo, in modo da restituire sempre un’immagine naturale).
Molto, molto bene pure il touchpad, che è grande e preciso. Ma sarebbe riduttivo parlare di touchpad, visto che integra delle gesture mutuate dal mondo mobile, gesti molto precisi e facili da imparare in pochi minuti per interagire con la UI al meglio. Potrete fare screenshot, chiudere ad icona una finestra, registrare lo schermo semplicemente bussando con due nocche, aprire le notifiche, gestire la riproduzione dei contenuti multimediali ed altro ancora, visto che il touchpad sentirà alla perfezione anche il punto di origine del gesto, aumentando quindi l’interazione con la schermata. La curva di apprendimento è “delicata”, per cui non impiegherete molto a familiarizzare.
Software e Performance
Huawei ha scelto Windows 11 Home, anziché una versione più business-oriented. Alla fine cambia pochissimo per l’utilizzo per cui è pensato questo prodotto, ma onestamente se lo si utilizza in un contesto differente (tenendo conto anche della grande versatilità del notebook) avremmo preferito Windows 11 Pro, upgrade comunque possibile. Bene invece l’assenza di troppo software preinstallato, al netto della suite di Huawei che è non solo utilissima ma, se si ha un tablet o uno smartphone Huawei, praticamente essenziale per avere un’esperienza completa e ancora più piacevole.
La suite di Huawei non si limita a scimmiottare il companion preinstallato in Windows, è letteralmente un’integrazione a tutto tondo con gli altri dispositivi della casa. Un vero ecosistema. Potrete gestire letteralmente tutto: noi non avevamo purtroppo a disposizione il tablet, ma abbiamo assaporato quello che la suite ha da offrire con l’ottimo Mate XS 2, il pieghevole secondo Huawei (un dispositivo fantastico). La produttività è notevole, la facilità di connessione anche. Non esageriamo se paragoniamo questo genere di integrazione a quella ottenibile in casa Apple (ad oggi sostanzialmente la migliore). E’ tutto facile, veloce e molto stabile.
Non vi limiterete a vedere le notifiche dello smartphone, ma potrete interagire su più livelli e potrete anche -ad esempio- proseguire un lavoro iniziato su un altro dispositivo, oltre che trasferire file velocemente e gestire chiamate e messaggi. E’ possibile anche aprire fino a 3 applicazioni che avete sullo smartphone all’interno del PC. Se utilizzate un tablet sarà possibile usarlo come secondo schermo, estendendo il desktop.
Per la gestione delle performance, elevatissime grazie al Core i7-1260p, è presente lo smart tuning. Si tratta di una cosa utile soprattutto se eseguite operazioni meno energivore, in modo da massimizzare la resa della batteria che, come abbiamo detto in precedenza, non è eccezionale. In questo modo si recupera qualcosa.
Se si è in possesso di un monitor Huawei compatibile, con Super Device è possibile collegare lo schermo via wireless tramite un protocollo proprietario di Huawei (chiamato Cast+) pensato per ridurre al minimo la latenza. Infine, l’applicazione cerca i dispositivi nelle vicinanze per velocizzare il pairing, ad esempio, tra PC e tastiera, mouse e auricolari, il tutto in modo molto veloce. Ecco, veloce: è questo ciò che ci è piaciuto del software di Huawei, che è davvero molto intuitivo e stabile nel suo insieme. Riuscirete ad essere produttivi senza avere bisogno di chissà quale skill tecnica, cosa non scontata (soprattutto in ambiente Windows).
AI Search è una funzionalità passata forse in sordina ma su cui Huawei ha puntato molto, tanto da dedicare uno specifico tasto alla ricerca evoluta. Sostanzialmente permette l’indicizzazione dei contenuti tra tutti i dispositivi mobili collegati (incluse le anteprime dei formati di file più diffusi) universalizzando pertanto la ricerca all’interno del proprio ecosistema. I vantaggi di una soluzione di questo genere sono indubbi.
I 16 GB di RAM sono adeguati per la maggior parte dei task che effettuerete e lo spazio a disposizione è davvero immenso: è presente un NVME da 1 TB molto molto veloce (suddiviso dall’azienda in due partizioni).
Prezzo e conclusioni
Abbiamo parlato molto bene di questo dispositivo, un prodotto premium che ci ha quasi emozionato durante l’utilizzo. Tutto è al posto giusto e fa al meglio ciò che gli si chiede, al netto di facili (o difficili) paragoni con prodotti pensati per altre tipologie di utenti (come la fascia alta di Dell, Lenovo o HP) o con ecosistemi diversi (Macbook). Lui non sfigura con nessuno di questi, anche se non tutto è forse stato pensato al meglio (vedi la scelta di Windows 11 Home).
Matebook X Pro 2022 costa 2199 euro sullo store ufficiale: sono tanti, forse troppi, soprattutto tenendo conto che stavolta (almeno per ora) non ci sono bundle che aiutino a calmierare la percezione della spesa. Sicuramente su strada il prezzo si avvicinerà magari ai 1500 euro, cifra che riteniamo sicuramente congrua per questo piccolo gioiello di casa Huawei. Credeteci, doverlo restituire è stato doloroso!