Realme 11 Pro
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Recensione Realme 11 Pro: Intelligente ma non si applica

Realme ha appena presentato la nuova famiglia di medi gamma, arrivata ormai alla “serie” 11. Una serie che punta tutto sul design e (cosa inedita in questa fascia di prezzo per Realme) su display con bordi curvi. E’ evidente il tentativo di Realme di proporre qualcosa di differente anche rispetto al recente passato, fatto di prodotti non sempre riusciti. Saranno riusciti nell’impresa?

Scheda tecnica
  • SoC: MTK Dimensity 7050 6nm
  • RAM:  8/12 GB LPDDR4X
  • Storage: 256/512 GB UFS non espandibili
  • Display: 6.7″ AMOLED 120 Hz FHD+ con sampling a 360 Hz (fino a 1260 Hz), 950 nits di picco

Fotocamere:

  • Main 100 MP f/1.75 (Samsung S5KHM6SP) con OIS
  • Macro 2 MP f/2.4 (GalaxyCore GC02M1)
  • Anteriore 16 MP f/2.45 (Sony IMX471)

Video 

    • 4K 30fps (back), 1080p 30fsp (front)
  • Connettività: 2G/3G/4G/5G, Wi-Fi 6, hotspot, Bluetooth 5.2, NFC, Dual SIM 5G
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta (under display), Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità, speaker stereo
  • OS: Android 13 (patch di aprile 2023 al momento della recensione)
  • Batteria: 5000 mAh con ricarica a 67W
  • Dimensioni: 161.6 x 73,9 x 8.7 mm
  • Peso: 191g

Unboxing 

La confezione comprende:

  • Il telefono
  • Cavo type C
  • Alimentatore 68W
  • Cover trasparente in plastica rigida
  • Estrattore SIM

Estetica e materiali

Realme 11 Pro si presenta bene a livello di touch and feel. Il frame è in plastica, ma di buonissima qualità ed il back è in ecopelle, con una sensazione al tatto davvero eccezionale. Sappiamo bene che di fatto l’ecopelle possa essere equiparata ad un materiale plastico, ma alla fine ciò che conta è la sensazione che restituisce e qua siamo davvero su livelli molto molto buoni, con una trama ed una morbidezza al tocco piacevolissimi. Il design, realizzato in collaborazione con Matteo Menotto, attualmente collaboratore di Bulgari ed ex designer Gucci, sicuramente divide, ma non lascia indifferenti. Non è necessariamente originale: il bump delle fotocamere, infatti, è palesemente ispirato ad Honor e la scelta dell’ecopelle non è una novità (Huawei, Vivo, Xiaomi e la casa madre Oppo già hanno realizzato prodotti del genere), tuttavia l’insieme funziona. Forse nell’economia generale del dispositivo quella fascia centrale (con una trama non in rilievo, ma sotto una copertura trasparente) si poteva evitare, ma l’estetica è una questione meramente soggettiva per cui lasciamo a voi la sentenza.

Batteria e connettività

Realme ci ha sempre abituati a batterie capienti con buonissime performance: per quanto non sia un campione assoluto, l’autonomia di Realme 11 Pro non è affatto un problema. 5000 mAh con ricarica a 67W (45 minuti circa da 0 a 100) sono adeguati al dispositivo, che ricordiamo essere un medio gamma, per cui non sarà difficile superare la giornata anche in mobilità. Personalmente, anche durante una giornata molto lunga, iniziata alle 7 di mattina (con moltissimo utilizzo in mobilità, anche con Android Auto wireless), sono riuscito ad arrivare alle 23 circa con quasi 7 ore di schermo e un 10% residuo. Molto molto bene.

La connettività offerta dal dispositivo è di buonissimo livello, abbiamo tutto ciò che serve, anche se ci sono seri e frequenti problemi di “addormentamento” del Wi-FI. Avendo cambiato router da poco, ho pensato ad un problema del router, ma oggettivamente tutti gli altri dispositivi in casa si sono comportati benissimo, quindi tenderei ad escluderlo. Niente che non si possa correggere con un aggiornamento, ma bisogna segnalarlo. Ben funzionante il chip NFC, Android auto molto affidabile (cablato, perché wireless ha le stesse problematiche di disconnessione del wi-fi), mentre molto bene segnale e rete dati, impeccabili e performanti. Realme difficilmente perde colpi in questo ambito, per cui mi auguro che quello del Wi-Fi sia solo un incidente di percorso. Vi terrò aggiornati. Soprattutto, speriamo che ci tenga aggiornati Realme, perché questo malfunzionamento è decisamente invalidante e pregiudica il buon uso del dispositivo.

Display, vibrazione, audio e sensori

Abbiamo parlato di display edge: non è la prima volta in assoluto per Realme (già nel mercato interno aveva proposto display curvi), ma sicuramente non è una scelta frequente per l’azienda. Il pannello è buono, un OLED a 120 Hz con un buon touch sampling (che aumenta in modalità gaming), ma ho notato che la luminosità massima (950 nits il picco dichiarato) non è così elevata, pertanto potreste avere una leggibilità non ottimale in esterna. Non è completamente invisibile, ma c’è di meglio. Qualche problema anche nella gestione dei bordi curvi: non c’è un settaggio specifico per la sensibilità agli angoli (ci sono solo i settaggi per la tastiera e per le gesture), questo si traduce in qualche difficoltà di troppo in determinate circosanze. Ad esempio, mi è capitato spesso che il dispositivo non prendesse il tap ma solo perché con il palmo della mano sentiva già il tocco sui bordi. Anche in questo caso, un aggiornamento software potrebbe migliorare sensibilmente le cose. È come se Realme peccasse di esperienza nella gestione dei bordi edge.

Molto male la vibrazione, ma male male: immaginate un base gamma di qualche anno fa. Una caduta di stile imperdonabile per Realme, che ci ha spesso abituati -anche nei midrange- a buone vibrazioni. Anche il fratello maggiore 11 Pro+ ha una buona vibrazione. Qui, invece, sembrano aver preso uno dei terribili motorini tanto cari ad Oppo nella propria fascia media. Una vibrazione talmente fastidiosa da spingervi a disabilitarla.

L’audio è stereo ed ha sia una buona pressione sonora che una discreta qualità. Manca il jack audio. In chiamata l’audio è confortevole e gli interlocutori mi hanno sempre sentito molto bene.

Il fingerprint (integrato nel display) è abbastanza veloce e preciso.

Software e Performance

La Realme UI è palesemente una Color OS con pochissimi punti distintivi, il che non è certamente un male. Un’interfaccia solida e tutto sommato pure discretamente aggiornata da Realme, anche se non sono chiare le politiche relative al supporto software del dispositivo. Le funzionalità sono molte, anche a livello di personalizzazione, anche se forse manca un po’ di razionalità. Il bloatware si riduce a 4 o 5 app preinstallate (disinstallabili, tranne il gestore delle app di Meta che si può comunque disattivare) e non ci sono pubblicità nel sistema. Forse alcuni menu non sono propriamente razionali e il drawer nel settaggio stock è troppo confusionario, ma è risolvibile. Parlando di performance, il dispositivo ha una doppia faccia. Partiamo dall’hardware. Il Dimensity 7050 è di fatto un rebrand del 1080, con cui condivide praticamente tutte le specifiche, incluso il processo produttivo a 6nm e la produzione da parte di TSMC. Il SoC è affiancato da 8 o 12 GB di RAM e da 256 o 512 GB di storage. Non è dichiarata la tipologia, ma facendo dei test di velocità della memoria sembrano essere UFS 3.1. All’inizio c’era qualche lag di troppo, ma con il passare delle ore e con utilizzo prolungato le cose sono notevolmente migliorate. Qualche leggero microlag nella UI c’è, ma sporadico e non fastidioso. Con l’uso prolungato tende a diventare tiepido, probabilmente a causa di un sistema di dissipazione non troppo raffinato, tuttavia non si arriva mai a temperature eccessive.

Foto e Video

Realme 11 Pro è dotato di un sensore Samsung da 100 MP con stabilizzazione ottica, affiancato da un inutile sensore macro da 2 MP e… no, non c’è la ultrawide, esattamente come molti medi gamma Oppo. Una scelta inspiegabile e poco intelligente a mio avviso. Senza senso. Chiude il cerchio una cam anteriore da 16 MP. Le foto di giorno sono abbastanza buone, c’è qualche aberrazione cromatica e a volte compaiono degli artefatti, soprattutto in modalità ritratto, ma in generale sono fotografie più che usabili. Di sera la stabilizzazione ottica sembra non bastare ed il dettaglio peggiora in modo evidente. Comunque è una fotocamera in linea con la fascia di prezzo, meno in linea invece con i proclami dell’azienda. Ho apprezzato particolarmente la fedeltà dei colori e la “nuova incarnazione” della modalità street già presente sui dispositivi della casa, molto carina e divertente. Sicuramente la semplicità di utilizzo della fotocamera di Realme è un punto di forza ed è in grado di soddisfare l’utenza a cui è rivolto il dispositivo. Lo zoom è definito “lossless”,  è un 2x che sfrutta semplicemente il crop del sensore, con risultati apprezzabili. La frontale è abbastanza anonima e soffre un po’ sia i controluce che i contesti serali (non necessariamente in piena notte). Parlando dei video, Realme 11 Pro è in grado di girare video in 4k 30fps (1080p se si abilita la modalità stabile, consigliata). In 4k purtroppo la messa a fuoco è un po’ lenta e la stabilizzazione assente, meglio girare a 1080p abilitando la funzione apposita per avere l’ausilio della stabilizzazione elettronica, attivabile anche se si girano video con la frontale (fino a 1080p 30fps). In generale, concludendo, è esattamente ciò che ci si possa aspettare da un medio gamma di questo tipo, né più né meno. Siamo però lontani dalle dichiarazioni di Realme e, soprattutto, ripeto per l’ennesima volta che rinunciare alla ultrawide è una scelta sconsiderata.

Galleria fotografica

Prezzo e conclusioni

Realme 11 Pro, nella variante 8/256GB, costa 399 €. Il prezzo sarebbe anche a fuoco se Realme non avesse deciso di rovinare un buon prodotto con una vibrazione imbarazzante e con l’assenza della ultrawide. Non manca nemmeno qualche peccato di gioventù. Personalmente consiglio di puntare al fratellone maggiore nel momento in cui si avvicinerà al prezzo di 11 Pro.

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Ultimo aggiornamento il 26 Aprile 2024 21:34

 

 

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