Quello che sta avvenendo tra il governo americano e l’azienda cinese Huawei, è un vero e proprio gioco di potere tra due nazioni. Facciamo un piccolo “recap” (riepilogo).
All’inizio di quest’anno, il direttore dell’FBI (Federal Bureau of Investigation) Chris Wray, ha dichiarato: “Siamo profondamente preoccupati circa il rischio che qualsiasi compagnia o entità legata a governi stranieri che non condividono i nostri valori possa guadagnare posizioni di potere all’interno della nostra rete di telecomunicazioni”.
Continua dicendo: “Tale posizione permette di esercitare pressione o controllo sulla nostra infrastruttura e offre la possibilità di condurre campagne di spionaggio non rilevabili”.
Ovviamente si riferisce principalmente alle aziende cinesi, in questo caso di telefonia, che potrebbero usare i loro terminali come Backdoor (porte virtuali che aggirano i sistemi di sicurezza) per il governo cinese. Questa politica di ostracismo è costata al colosso asiatico, l’accordo annunciato al CES 2018 con la compagnia telefonica statunitense AT&T.
Il mercato americano, è molto strategico e prima o poi dovrà essere territorio di Huawei.
Huawei non ha mancato di replicare alle accuse mosse nei suoi confronti, in diverse occasioni, l’ultima subito dopo la presentazione dei terminali P20 e P20 Pro.
Richard Yu (CEO del consumer business group di Huawei) ha dichiarato ai giornalisti internazionali: “Diventeremo numero uno anche senza gli Stati Uniti”. Rincara la dose anche il deputy chairman Xu Zhuijun, che ha dichiarato: “Alcune cose non possono essere cambiate da noi, quindi è meglio avere più energia e più tempo per servire gli altri.”
Sembra a questo punto che non ci siano dubbi in merito alle politiche economiche che l’azienda ha pianificato per il prossimo futuro, anche se a mio avviso queste dichiarazioni da “guerra fredda”, lasciano il tempo che trovano. Il mercato americano è molto strategico e prima o poi dovrà essere territorio di Huawei, come avverrà questo, non è dato sapere.
Fonte: Gizchina
Fonte: La Stampa
Immagine di copertina: NextBiGFuture
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