Xiaomi, uno dei principali produttori di smartphone a livello mondiale, ha recentemente pubblicato il suo rapporto finanziario trimestrale, che rivela una flessione significativa delle vendite nel secondo trimestre del 2023. Nonostante sia ancora uno dei leader di mercato in diverse regioni, la compagnia ha registrato una diminuzione del 15,8% nelle spedizioni di dispositivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Leggi anche:
- realme GT5 ufficiale: caratteristiche, prezzo e disponibilità
- Oppo Find N3 Flip Ufficiale: Tutte le Caratteristiche e i Prezzi
- Huawei Mate 60 Pro Ufficiale “a sorpresa”
- iPhone 15 e Apple Watch Saranno Svelati il 12 Settembre
Xiaomi: calo delle vendite nel Q2 2023, ma aumentano gli utenti
Nel dettaglio, nel Q2 del 2023, il fatturato complessivo di Xiaomi è diminuito del 4%, con il settore degli smartphone che ha contribuito in modo significativo a questo calo. Tra aprile e giugno 2023, l’azienda ha venduto il 15,8% in meno di dispositivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è stato attribuito dalla compagnia ad una domanda di mercato globalmente indebolita. Durante questo trimestre, Xiaomi ha spedito 32,9 milioni di telefoni, rispetto ai 39,1 milioni dell’anno precedente, generando un fatturato totale di CNY 36,5 miliardi (poco più di 5 miliardi di dollari).
Nonostante il calo, il prezzo medio di vendita di uno smartphone Xiaomi è leggermente aumentato, passando da CNY 1.081,70 ($148,80) a CNY 1.112,20 ($154,37), principalmente a causa dell’aumento dell’ASP (Average Selling Price) in Cina.
Tuttavia, non tutto è negativo per Xiaomi. L’azienda ha mantenuto il suo terzo posto a livello globale come produttore di smartphone e si è confermata al secondo posto in due importanti regioni: Europa e Medio Oriente. Tra aprile e giugno, le spedizioni di smartphone si sono classificate tra le prime tre in 51 paesi e tra le prime cinque in altri 10 mercati. Inoltre, gli utenti attivi mensili hanno raggiunto i 606 milioni, registrando un aumento annuo del 10,8%, segnando un nuovo record per l’azienda.