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Recensione Sony WF-1000XM5: Un punto di riferimento

Se nel panorama smartphone Sony realizza prodotti validi ma non sempre convincenti, in ambito audio, video e foto regala sempre ottime soddisfazioni. Avevamo definito, ormai due anni fa, le Sony WF-1000XM4 delle “super TWS”, per l’ottima qualità audio, il comfort in chiamata e la comodità che regalavano. Le WF-1000XM5 sapranno essere degne di questa pesante eredità?

Scheda tecnica
  • Drivers: drivers da 8.4mm
  • Risposta in frequenza: 20 Hz – 20.000 Hz (campionamento a 44,1 kHz) / 20 Hz – 40.000 Hz (LDAC 96 kHz con campionamento a 990 kbps)
  • Microfoni: tre microfoni più uno a conduzione ossea
  • Sensori: non dichiarati da Sony, ma sono presenti sia l’accelerometro che gli infrarossi
  • Codec: SBC, AAC, LDAC, LC3
  • Modalità audio: cancellazione del rumore, controllo suono ambientale,
  • Impermeabilità: IPX54 (solo auricolari)
  • Connettività: bluetooth 5.3  con supporto multipoint
  • Batteria:
    • Tempo di ricarica: Circa 1,5 ore (auricolari), circa 2 ore (case di ricarica)
    • Metodo di ricarica: USB/wireless (con custodia)
    • Autonomia in riproduzione continua: 8 ore con NC attivo, 12 ore con NC disattivato
    • Autonomia in conversazione: 6 ore con NC attivo, 7 ore con NC disattivato
  • Dimensioni: 64,6 x 40,0 x 26,5 mm (case di ricarica)
  • Peso: 5.9g (auricolari), 49g (case di ricarica)

Design, Materiali ed Ergonomia

Sony non stravolge il design delle proprie TWS. Il case di ricarica è abbastanza ampio, mentre gli auricolari sono quasi ovali e sono anche piuttosto piccoli e leggeri. A differenza delle WF-1000XM4, gli auricolari sono in plastica lucida (il case ha invece la solita, ottima finitura gommata, almeno nella colorazione nera in nostro possesso. La qualità generale è, ovviamente, ai vertici. La chiusura è solida e il collegamento magnetico tra auricolari e case di ricarica è saldo. Come sempre, l’ergonomia degli auricolari è estremamente personale. Ad esempio, se non amate gli auricolari in-ear, chiaramente, virerete su altri prodotti, ma la dotazione di gommini è completa e difficilmente avrete difficoltà a trovare quelli giusti. Ovviamente, non sono auricolari pensati per l’attività sportiva, per cui fate attenzione in questo caso, poiché con movimenti forti e rapidi potrebbero cadere.
Menzione d’onore per la scelta sostenibile di ripiegare interamente su materiali riciclati (sia il packaging che le plastiche degli auricolari), senza che questo influisca sulla percezione di qualità.

Qualità Audio e riduzione del rumore

Ammetto di essere sempre un po’ scettico nei confronti degli auricolari TWS quando si parla di qualità audio: non mi reputo un audiofilo, forse non ho la sensibilità giusta per millantare questa presunzione, ma mi piace molto ascoltare diverse tipologie di musica attraverso varie sorgenti diverse: dal PC allo smartphone, utilizzando formati di ogni tipo, anche lossless. Per questa ragione ho sempre amato le mie cuffie studio della Beyerdynamic (amo i suoi flat e puliti) e -pur da possessore delle ottime WF-1000XM4- nella mia testa quella tipologia di cuffie non aveva rivali. Onestamente mi sono dovuto ricredere: non ho strumenti di misurazione, ma dopo tutto questi non sono auricolari pensati per uno studio di registrazione o per musicisti, quanto piuttosto per l’ascolto di buona musica in mobilità, ma sono rimasto sinceramente colpito dalla qualità audio offerta da questi auricolari, sia per il buonissimo volume (forse una delle poche pecche del modello precedente), sia per la pulizia del suono. La scena sonora viene resa molto bene, anche ascoltando musica relativamente complessa, composta con molte tracce audio, gli strumenti e la voce sono ben distinguibili senza alcuna distorsione ed in generale con una resa delle frequenze bilanciata, mai estrema. Se siete dei die-hard fans delle frequenze basse, con l’equalizzatore integrato potrete comunque trovare il preset giusto o crearvi un vostro profilo.

Visto che parliamo di auricolari costosi, l’efficacia della cancellazione attiva del rumore di fondo è senz’altro un punto cruciale: se sulle WF-1000XM4 oggettivamente in determinati scenari sembrava fare un po’ fatica (forse anche a causa di un volume massimo non troppo elevato, unito ad una cancellazione poco aggressiva), il passo in avanti fatto da Sony è notevole e posso affermare, senza quasi alcuni dubbio, che siamo nella top 3 degli auricolari con la migliore cancellazione del rumore, insieme alle Airpods Pro 2 di Apple e alle Freebuds Pro 3 di Huawei. Inoltre, il riconoscimento dello scenario (ossia se siamo in movimento, se siamo in autobus o fermi) è probabilmente il migliore sul mercato.

Sensori, regolazioni, connessione, app

La connessione avviene in modo molto rapido (anche in multipoint) attraverso la funzionalità standard integrata di Android oppure tramite l’app di gestione di Sony, che è sempre molto affidabile e completa. Ovviamente la compatibilità con iOS è garantita (tramite la stessa app di Sony) e non ci sono differenze evidenti di funzionamento tra Android e iOS, cosa graditissima. Come anticipato, è presente un equalizzatore piuttosto standard ma completo e ben funzionante, per trovare la giusta taratura del suono in base alle proprie preferenze. Non manca l’analisi della forma dell’orecchio per avere una spazialità del suono ideale. C’è la compatibilità con la funzionalità 360 Reality Audio se si utilizzano, ad esempio, app di streaming come Tidal. La funzione DSEE Extreme è presente (disattivata di default) ed è prevalentemente pensata per chi usa sorgenti audio a basso bitrate, cercando di eseguire un upscaling del suono. Francamente, se si utilizzano sorgenti di questo tipo probabilmente non ha senso usare auricolari di questa fascia di prezzo. Anche il tracciamento della testa integrato in alcuni smartphone Android è perfettamente supportato. Le gesture funzionano molto bene, sono precise e settabili in modo minuzioso. Come di consueto, si può utilizzare l’assistente Google. L’audio in chiamata è estremamente pulito e cristallino: il lavoro svolto dai microfoni è ottimo e il mio interlocutore mi ha sempre sentito senza strani rumori e senza ritardi. Come altri competitors, anche le TWS di Sony hanno tutta la sensoristica che serve per rilevare se sono indossati o meno ed interrompere così il suono.

Autonomia e ricarica

Sony non dichiara la capacità della batteria, ma l’autonomia non rappresenterà un problema. Ovviamente andando a sfruttare il box di ricarica potrete coprire più giorni di ascolto intenso (il box ricarica completamente gli auricolari due volte). L’autonomia è naturalmente inferiore in chiamata e abilitando la cancellazione attiva del rumore. Il valore dichiarato da Sony è tarato (sebbene non sia specificato) probabilmente per un volume intermedio. Nel mio caso, con volume medio-alto (qualche volta al massimo, sempre compatibilmente con il volume della sorgente per non danneggiare le orecchie) ovviamente l’autonomia è leggermente inferiore, ma mai problematica. Per darvi dei numeri, siamo mediamente sulle 8-10 ore di ascolto di musica, mica male!

Prezzo e conclusioni

Le Sony WH-1000XM5 costano 319 € di listino e si trovano stabilmente su Amazon a 299 €. Sono tanti soldi? Sicuramente, ma anche il contenuto tecnologico di questo gioiello di Sony è tale che non avrete mai la percezione di aver buttato via i vostri soldi. Se però siete degli ascoltatori occasionali o utilizzate prevalentemente sorgenti lossy, in quel caso consiglio sicuramente auricolari più economici.

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