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Recensione Lenovo Tab P12: Equilibrato, affidabile… e un po’ acerbo

Il tablet è un oggetto ancora misterioso per molti: di fatto, la maggior parte delle persone usa il tablet per navigare sul divano, guardare qualche film per non rischiare di accecarsi con lo smartphone e poco altro, lasciando l’uso “produttivo” ad una cerchia ristretta di persone, che solitamente preferiscono iPad nelle sue varie declinazioni (a mio avviso ancora la migliore scelta, con Samsung che comunque si fa sentire nella fascia alta). Questo perché ci sono alcuni limiti di ergonomia del software su Android, che però negli ultimi due anni hanno spinto i vari produttori a muoversi in varie direzioni per creare un ambiente operativo che permettesse un uso molto più variegato del tablet. Lenovo già da tempo si è impegnata in tal senso, per cui con estremo interesse ci siamo approcciati al nuovo P12, che a differenza del P12 Pro (uscito già diverso tempo fa) cerca di offrire una user experience comunque valida ad un prezzo totale più accessibile. Con quali risultati e quali compromessi? Vediamolo.

Scheda tecnica
SoC: Mediatek Dimensity 7050
RAM: 8 GB LPDDR4X
Storage: 128 GB UFS 2.2 espandibili
Display: 12.7″ LCD 3K (2944×1840) a 60 Hz
Fotocamere:
Main 8 MP
Front 13 MP
Video
4k 30fps (front), 1080p 30fps (main)
Connettività: Wi-Fi 6, hotspot, Bluetooth 5.1, GPS
Sensori e porte: Sensore di gravità, Giroscopio, Bussola, Sensore impronta (integrato nel tasto accensione), sensore di luminosità, 4 speaker (JBL)
OS: Lenovo ZUI 15 basata su Android 13 (patch di giugno 2023 al momento della recensione)
Batteria: 10200 mAh
Dimensioni: 293.4×190.8×6.9 mm
Peso: 615g

Unboxing

La confezione comprende:

  • Il tablet
  • Cavo
  • Alimentatore
  • Lenovo Tab Pen Plus (inclusa)
  • Tastiera con cover stand (opzionale)

Estetica e materiali

Lenovo Tab P12 ha un design classico, ma riuscito. Bello, solidissimo ed elegante. La cover ha un alloggio per la penna (inclusa nel pacchetto base) che si attacca magneticamente al posteriore (ma non si ricarica mentre è nel suo alloggio, visto che la ricarica avviene tramite porta type C). Le dimensioni sono per forza di cose molto generose, visto il display da 12.7″ (con bordi nella media), così come il peso, con il tablet ma con la tastiera ed è comoda, perché oltre all’alloggio per la penna integra uno stand. Viste le dimensioni molto ampie, però, scordatevi di poterlo utilizzare ad esempio da seduti senza un ap abbastanza importante (siamo oltre i 600 grammi tastiera e cover escluse). La cover non è inclusapoggio (sperimo che Lenovo metta a disposizione anche una custodia differente come accessorio extra, tipo quella originale dell’iPad).

Batteria e connettività

Lenovo ha pensato a questo dispositivo per permettere di coprire un’intera giornata scolastica/lavorativa ed ha inserito per questo una batteria da 10200 mAh, che unita al SoC di fascia media permette di raggiungere lo scopo senza problemi. Con un uso più casalingo (“da divano” come si suol dire) significa dover ricaricare il tablet ogni 3-4 giorni, davvero un ottimo risultato.

Non abbiamo connettività 5G né NFC. Il Wi-Fi ha un’ottima portata e buone performance, mi sono trovato molto bene ad usare questo dispositivo anche intensamente.

Display, audio e sensori

Il display del Lenovo Tab P12 è molto grande, come anticipato: 12.7″ non sono pochi, ma la densità di pixel resta comunque altissima, merito dell’elevata risoluzione (2944×1840). Se la definizione è davvero qualcosa di notevole, così come la resa colore davvero molto buona, devo tirare le orecchie a Lenovo per aver optato per un LCD a 60 Hz. Non mi aspettavo necessariamente un OLED (parliamo di fascia media alla fine, ci sta), ma i 60 Hz non riesco a comprenderli nel 2023, anche perché si notano particolarmente (probabilmente a causa del SoC non potentissimo) e l’utilizzo non è fluido come avrei immaginato.

L’audio è davvero da primo della classe: sono 4 gli speaker JBL ed è presente il supporto Dolby Atmos. La resa sonora è coinvolgente, il volume è alto e la qualità è sicuramente un punto a favore. Ottima scelta da parte di Lenovo, poiché con un display così ampio sicuramente l’utilizzo multimediale è il primo pensiero di chi acquista un prodotto di questo tipo. Il fingerprint è integrato nel tasto accensione (molto apprezzata la sua presenza, non scontata) ed è sufficientemente veloce e preciso.

Software, performance e accessori

Lenovo Tab P12 è equipaggiato con un Mediatek Dimensity 7050, un SoC di fascia media che di fatto è una ripacchettizzazione del Dimensity 1080, un SoC presentato due anni or sono. Le performance non sono esaltanti. Le memorie sono UFS 2.2 (avrei preferito delle 3.1) ma più che l’apertura delle applicazioni ci sono dei lag proprio durante la navigazione nel sistema e nel passaggio da un’applicazione all’altra, sicuramente difetti di gioventù correggibili con un aggiornamento (al netto del display a 60 Hz che comunque non aiuta a regalare una sensazione di fluidità). Ci sono visibili cali di frame rate che un po’ incidono sulla bontà della user experience. Un utente meno esigente, tuttavia, è possibile che non noti particolarmente questi dettagli, ma mi auguro che Lenovo possa intervenire con un corposo aggiornamento software. A proposito di software, la ZUI su tablet è un’interfaccia completa, che ha tutto ciò che serve ed una buona dose di possibilità di personalizzazione. Le traduzioni a volte non sono propriamente meravigliose (“Personalizzazione personale” ad esempio), e alcuni settaggi sono forse non immediati da comprendere, come la sezione denominata “Freestyle”, che altro non è che l’app Windows/Android (niente iOS, purtroppo) che permette l’integrazione tra il tablet e un PC, ma ci si abitua e sicuramente sono aspetti su cui sarà possibile metterci una pezza, non certo drammi irrisolvibili. A proposito di integrazione, proprio grazie all’app Freestyle è possibile condividere velocemente file da un dispositivo all’altro ma anche le applicazioni: trascinando l’app Android sul dispositivo che volete passare ad usare, potrete continuare a lavorare senza interruzioni. Molto interessante anche la funzione per condividere lo schermo del tablet sul  PC. L’unica cosa controintuitiva è che non sono riuscito a trovare l’icona di Freestyle sul tablet né un’impostazione per attivarla, ma ho dovuto inserire il toggle nel centro controllo. C’è da dire che si tratta ancora di una beta, per cui i margini di miglioramento sono tanti ed è la stessa Lenovo ad avvisare l’utente, ma la strada è quella giusta.

Oltre dell’integrazione tablet/PC, Lenovo cerca di favorire l’utilizzo semi-desktop tramite le funzionalità a cui ormai siamo abituati su tablet, ossia lo split screen e le finestre flottanti (ridimensionabili). E’ presente un automatismo per cui per alcune app viene forzata la modalità di rotazione proprio per consentire l’utilizzo in orizzontale. E’ tutto piuttosto semplice: quando aprite un’app compatibile, infatti, in alto compariranno tre pallini e con un tap sarà possibile decidere se utilizzare lo split screen, se ridurlo a finestra o ridurlo totalmente e tornare così alla home. Sono piccole semplificazioni che però cambiano molto l’esperienza d’uso, pur non stravolgendola.

La penna integrata (ed inclusa nel bundle base) è di ottima qualità, precisa e molto ergonomica. Per il collegamento non è presente, come su altri dispositivi, un sensore che rilevi quando la penna è stata estratta dal tablet (l’aggancio magnetico è solo meccanico), ma è necessario tenere premuto il tasto laterale e attendere la connessione. La ricarica avviene tramite type C. Lenovo non ha sviluppato una propria suite (c’è solo un blocco note basilare), ma ha preferito appoggiarsi a Nebo, app fatta piuttosto bene, in grado di riconoscere perfettamente la penna (abilitando quindi la modalità polso per evitare tocchi involontari) ed integra pure il riconoscimento del testo. E’ possibile utilizzare questa app sia per disegnare che per scrivere su un quaderno virtuale. Ci sono sicuramente soluzioni ancora più raffinate, ma Nebo è un’ottima base di partenza. La penna è perfettamente compatibile anche con altre applicazioni come Sketchbook, Onenote e tante altre, che a differenza di Nebo (almeno, non ho trovato settaggi su Nebo) hanno anche degli strumenti di scrittura che sfruttano i livelli di pressione della penna.

La tastiera è venduta separatamente ed è davvero un bel pezzo di hardware: dotata pure di un comodo e preciso trackpad, i tasti hanno una corsa più che sufficiente (tenendo conto dei limiti dimensionali di una tastiera per tablet), una bella sensazione al tatto e si riesce a digitare molto velocemente. Sono presenti anche scorciatoie per fare screenshot o per abilitare le modalità full screen, split view e floating windows. Ci sono anche due tasti personalizzabili. Il layout è italiano, per cui anche chi scrive molti testi non dovrà districarsi tra scorciatoie, interazioni con il touch ed altro che possa rallentare la digitazione. Conosciamo bene il background di Lenovo in fatto di tastiere (i loro notebook sono dei campioni in tal senso) e sembrano aver applicato il loro know-how anche sulla tastiera del P12. Ad ogni modo, considerato che la differenza tra il bundle base e il bundle con tastiera è di 140 €, valutate se avete davvero necessità di una tastiera così.

Multimedialità

Chiaramente parlando di tablet ha meno senso parlare di multimedialità intesa come “prestazioni fotografiche”, perché da sempre la fotocamera su tablet è una mera fotocamera di servizio. Anche in questo caso la cam posteriore è una semplicissima 8 MP con autofocus, che offre prestazioni basilari e registra video a 1080p. Diciamo che l’utilizzo per cui è pensata questa cam è molto ridotto: scansione documenti, QR, AR, qualche scatto occasionale veloce. Reputo più importante la cam anteriore in questo caso, infatti Lenovo ha optato per un sensore da 13 MP che cattura video in 4k (30fps). Ho provato sessioni di Zoom e devo dire che la qualità è più che sufficiente, ci sono anche miglioramenti lato software applicabili e la possibilità di tenere tracciato il viso così da mantenere costante l’inquadratura. Non aspettatevi la qualità di una (costosa) webcam pensata appositamente per le conferenze, ma se l’illuminazione della stanza è adeguata i risultati saranno più che accettabili ed in linea con tablet della stessa fascia di prezzo. La vocazione “educational” di questo tablet quindi è rispettata appieno, ma sarebbe riduttivo pensare a questo dispositivo come un tablet da studio. Sicuramente ha molto da offrire anche in ambito lavorativo (leggero), naturalmente tenendo conto di alcuni limiti di certe app Android su tablet. Le cose stanno cambiando (vedi ad esempio la disponibilità di app di videomontaggio di qualità come Luma Fusion) ma ad oggi la qualità dell’esperienza d’uso sui tablet Android è demandata prevalentemente alle implementazioni dei singoli produttori.

Prezzo e conclusioni

Lenovo ha realizzato questo tablet prevalentemente per studenti e giovani, per utilizzo scolastico, sessioni di gioco leggero (possibile rinunciando a qualche dettaglio) e multimedialità: per me, l’obiettivo è stato centrato in pieno, e anche qualcosa di più. Non sono uno studente ormai da secoli, ma mi sono molto divertito e l’ho utilizzato volentieri, anche per attività che vanno oltre l’utilizzo base di un tablet. Ci sono inevitabilmente dei compromessi, ma l’offerta è buona (449 € tablet e penna, 589 € con tastiera e cover stand) e con i fisiologici cali di prezzo potrà diventare ancora più interessante.

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