Nel mondo del gaming ci sono novità e pettegolezzi che circolano costantemente, ma è raro avere accesso diretto alle discussioni interne delle principali aziende. Tuttavia, recentemente, durante il caso FTC v. Microsoft relativo all’acquisizione di Activision Blizzard, sono emersi alcuni dettagli intriganti che riguardano The Elder Scrolls VI e altri aspetti dell’industria del gaming. Scopriamoli più nel dettaglio.
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Elder Scrolls VI: Esclusiva Xbox e PC
L’atteso RPG fantasy open-world single player, The Elder Scrolls VI, richiede ancora del tempo prima del suo rilascio ufficiale. Quando finalmente vedrà la luce, non sarà disponibile su PlayStation 5 di Sony. Queste informazioni, sebbene ampiamente sospettate, sono state recentemente confermate da documenti legali resi pubblici nel contesto del caso FTC v. Microsoft.
L’uscita di The Elder Scrolls VI è prevista per il 2026, ben otto anni dopo il suo annuncio iniziale. Questo lungo periodo di sviluppo suggerisce che gran parte del lavoro di sviluppo sia stato dedicato al titolo di punta di Bethesda, Starfield. È importante notare che Skyrim, il predecessore di The Elder Scrolls VI, è disponibile sia su PS4 che su PS5.
Questa esclusività su Xbox e PC rappresenta una mossa significativa da parte di Microsoft, che mira a consolidare la sua presenza nell’ecosistema gaming. Tuttavia, questa decisione può suscitare reazioni contrastanti tra i fan, specialmente quelli di lunga data della serie The Elder Scrolls.
Reazioni di Microsoft all’Annuncio di PS5 e all’Aumento dei Prezzi
I documenti legali rivelano anche alcune interessanti reazioni di Microsoft all’annuncio di PlayStation 5 da parte di Sony e all’aumento dei prezzi delle console. La leadership della divisione gaming di Microsoft ha discusso dettagliatamente le caratteristiche di PS5, confrontandole con quelle dell’offerta Xbox. Mentre PS5 ha un vantaggio evidente nelle prestazioni degli SSD, Xbox ha una GPU più potente, con 12 TFLOPs contro i 10 di PS5.
Sul fronte dei prezzi, i documenti evidenziano che inizialmente Microsoft intendeva mantenere i prezzi delle console invariati per attrarre nuovi fan e clienti. Tuttavia, questa politica è stata rivista, e all’inizio dell’estate Microsoft ha aumentato i prezzi delle console in molti paesi, esclusi gli Stati Uniti, il Giappone e alcune nazioni sudamericane.
Questi cambiamenti di prezzo hanno suscitato dibattiti tra i giocatori e hanno evidenziato le sfide finanziarie affrontate da Microsoft nella competizione con PS5.
Cloud Gaming per PC
Infine, i documenti legali hanno accennato ai piani di Microsoft di offrire giochi per PC in streaming tramite il cloud, espandendo l’attuale servizio Xbox Cloud, che si concentra sulla trasmissione di giochi per console. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un passo significativo nel rendere i giochi più accessibili su una varietà di dispositivi.
Mentre i dettagli sono ancora scarsi, questa mossa potrebbe aprire nuove opportunità per i giocatori PC, consentendo loro di accedere a una vasta libreria di giochi tramite lo streaming cloud, eliminando la necessità di hardware di gioco di fascia alta.
