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Intel abbandona Blockscale: addio ai chip per il mining di criptovalute

Dopo appena un anno, Intel decide di interrompere il progetto Blockscale, il chip ASIC specificamente progettato per il mining di criptovalute. Le prime consegne erano iniziate nel terzo trimestre del 2022, ma l’azienda americana ha scelto di abbandonare l’iniziativa senza un piano B o un processore sostitutivo.

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Tuttavia, Intel non chiude del tutto la porta a future opportunità nel settore delle criptovalute, dichiarando che continuerà a monitorare il mercato. Questo potrebbe suggerire che l’azienda potrebbe valutare la produzione di un nuovo chip ASIC se il valore del bitcoin dovesse aumentare di nuovo.

È interessante notare che Intel ha lanciato la sua soluzione nel momento in cui il bitcoin ha iniziato a perdere valore: nel 2022 il bitcoin era vicino ai 40.000 euro, ma poi è sceso fino a 15.000 euro tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Ora che Blockscale è stato abbandonato, il valore della criptovaluta ha iniziato a risalire, attestandosi a 26.692,75 euro. In altre parole, Intel non è stata in grado di far coincidere le proprie opportunità di business con le tendenze del mercato.

Non è garantito che Intel decida di riprendere il progetto nel caso in cui emergano nuove opportunità. Uno dei principali responsabili del chip dedicato a criptovalute e blockchain ha lasciato l’azienda a marzo, e la crisi economica che sta colpendo il settore ha spinto le aziende a concentrarsi sui progetti più promettenti. Il momento non è propizio per le scommesse, e ci sono tecnologie come l’intelligenza artificiale che attirano maggiormente l’attenzione del settore tecnologico.

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