Aria di licenziamenti in casa HTC. Tramite un comunicato rilasciato direttamente dalla casa taiwanese, arriva la triste notizia che ben il 22% della sua attuale forza lavoro, sarà licenziata a partire dal mese di settembre. Ciò significa che ben 1.500 lavoratori (degli attuali 6.450) rimarrano a casa senza lavoro.
Questa mossa, spiega l’azienda, è dovuta ad un’imminente fusione del reparto smartphone con la divisione dedicata ai prodotti del mondo VR. Tale riorganizzazione interna sarà messa in atto a partire dai prossimi mesi. Sembra che il tutto sia dovuto anche agli scarsi volumi di vendita della casa taiwanese, che nonostante il recente lancio di U12+ e del Vive Pro VR, continua a perdere importanti quote di mercato. Non è infatti notizia di ieri, che HTC navighi in brutte acque. L’acquisizione di parte del suo personale da parte di Google, per ben 1.1 miliardi di dollari, sembra non essere stata sufficiente per risollevare le sorti dell’azienda, che continua ad essere sommersa di debiti.
Prezzo elevato e scarsa reperibilità sul mercato
E’ davvero spiacevole vedere una delle maggiori realtà che hanno contribuito al panorama Android, essere costretta a mandare a casa parte del suo personale, nonostante il lancio sul mercato di smartphone dal punto di vista hardware e costruttivo davvero ai vertici della categoria. Tornando a parlare degli scarsi volumi di vendita essi possono essere ricondotti a due principali fattori. Il prezzo che per quanto riguarda i top di gamma della casa taiwanese non hanno mai subito particolari ribassi anche dopo mesi dalla loro uscita, ed una scarsa reperibilità sul mercato che hanno sicuramente provocato una battuta di arresto delle vendite.
Arrivati a questo punto sembra sempre più lontana per HTC la luce alla fine del tunnel.
Via GSMArena
