Dovremo aspettare il prossimo autunno per vedere Google Pixel 8 e 8 Pro, ma il nuovo chipset che darà vita ai nuovi smartphone dell’azienda è già quasi senza segreti. In un articolo molto completo e dettagliato, Kamila di Android Authority ha messo nero su bianco le principali novità del Tensor G3.
Leggi anche:
- realme 11 Pro Series: configurazioni e prezzi per il mercato Global
- Nothing Phone (2): anche il nuovo capitolo sarà Made in India
- Google Tensor G3 sarà sviluppato in collaborazione con Samsung
GOOGLE TENSOR G3: NUOVA CPU A 9 CORE BASATI SULL’ARCHITURA ARM v9
Fin dal debutto del primo Tensor abbiamo capito come l’intento di Google fosse non tanto quello di puntare sulla potenza bruta, ma piuttosto su un mix ben bilanciato tra prestazioni, efficienza e intelligenza artificiale. Nonostante questo il Tensor G2 ha in parte deluso le aspettative poiché troppo simile alla precedente generazione.
Con il Tensor G3 ci sarà invece un importate balzo in avanti, già a partire dall’architettura usata per la CPU. Anche questo nuovo chipset è stato realizzato in collaborazione con Samsung ma godrà di prestazioni poiché per i core della CPU abbiamo l’architettura ARMv9. Niente ARMv9.2, ma è già un bel salto in avanti rispetta alla precedente generazione.
Per quanto riguarda la distribuzione dei core Google abbandona l’insolito 4+2+2 dei precedenti Tensor puntando invece su un altrettanto insolito 4+4+1. Per la precisione la CPU avrà al suo interno 4 Cortex-A510s a basso consumo, 4 Cortex-715s ad alte prestazioni e un Cortex-X3 per i carichi più impegnativi. Di seguito un breve riepilogo:
- 1 x Cortex-X3 @ 3.0 GHz
- 4 x Cortex-A715 @ 2.45 GHz
- 4 x Cortex-A510 @ 2.15 GHz
NUOVA GPU A 10 CORE CON SUPPORTO AL RAY-TRACING E ALLA CODIFICA AV1
Nelle precedenti generazioni Google ha puntato molto su GPU molto interessanti, seconde solo alle soluzioni proposte da Qualcomm sui suoi Snapdragon 8. Sarà altrettanto vero per la GPU del Tensor G3?
Per quanto riguarda l’identità della GPU abbiamo una certezza: sarà la Mali-G715. Non abbiamo invece la stessa sicurezza sul tipo di configurazione che verrà usata. Nonostante questo la fonte è abbastanza certa nell’ipotizzare che verrà utilizzata la variante Immortalis con 10 Core e supporto al ray-tracing.
Per quanto riguarda la parte tecnica legata alla codifica e decodifica video abbiamo un’importante novità. Il Tensor G3 infatti sarà il primo chipset mobile a supportare la codifica AV1 in 4K a 30 fps. Per la codifica in 4K fino a 120 fps verrà utilizzato il codec HEVC.
SUPPORTO Alle NUOVE MEMORIE super veloci E MAGGIOR SICUREZZA
Non dimentichiamoci che il chipset controlla altri aspetti molto importanti come quello della gestione delle memorie e della sicurezza hardware del dispositivo.
Per quanto riguarda il primo aspetto il Tensor G3 include un nuovo controller UFS di Samsung con supporto alle nuove memore di tipo UFS 4.0.
Non meno importante la presenza delle Memory Tagging Extensions (MTE), una nuova tecnologia di ARM integrata all’interno dell’architettura ARMv9 e pensata per prevenire gli attacchi sulla memoria di sistema. Inoltre con l’adozione di ARMv9 Google abbandona definitivamente il supporto alle applicazioni a 32 bit.
CONFERMATO IL MODEM EXYNOS 5300, processore di immagine gxp di seconda generazione e nuova tpu “rio”
Meno positiva la conferma della presenza a bordo di una variante aggiornate del modem Exynos 5300, lo stesso già utilizzato sull’attuale Tensor G2 di Pixel 7, 7 Pro e 7A. Questo modem di Samsung, nonostante il supporto ad un’ampia varietà di reti e le buone prestazioni, ha prestato il fianco infatti a problemi termici e di consumi energetici.
La speranza è che Samsung con questa nuova versione del suo modem sia riuscita a risolvere questi problemi di efficienza energetica. Di fatto questo modem nelle nostre prove si è dimostrato essere l’unico vero tallone di Achille per gli smartphone di casa Google.
Importanti novità invece per il processore di immagine GXP di seconda generazione con frequenze aumentate fino 1065 MHz. Aggiornata anche la TPU di cui sappiamo solo la frequenza di funzionamento pari a 1,1 GHz e il suo nome in codice “Rio“. Nonostante non si abbiano dati precisi sulle sue prestazioni, Android Authority ipotizza un importante aumento nella sua velocità di elaborazione.
GOOGLE PIXEL 8: IN NOSTRI PENSIERI ASPETTANDO LA LORO PRESENTAZIONE
Queste indiscrezioni confermano la recente strategia di Google, una strategia che nel tempo si è dimostrata in grado di orientare i Pixel nella giusta direzione. Gli smartphone di casa Google infatti sono in netta ripresa rispetto ai tempi bui di Pixel 4 e Pixel 5.
Peccato solamente per i dubbi legati al modem, quest’ultimo forse non ancora all’altezza dei top smartphone delle aziende rivali. Nonostante tutto le aspettative verso i prossimi Google Pixel 8 restano elevate.
Via: Android Authority
