La VolksWagen ID.3 è stata presentata lo scorso anno, e quest’anno vedrà il suo debutto con la First Edition. Ma non è tutto oro quello che luccica.
La VolksWagen ID.3 è da tutti vista come l’anti-Tesla. In particolare l’anti Model 3, l’attuale Tesla più economica. Rispetto alla Tesla “per la massa” da 35.000 $ che sarà stata venduta in pochi esemplari e solo in USA, la ID.3 è la risposta tedesca al bisogno di auto elettriche nel vecchio continente ad un prezzo (si dice, dato che non sono ancora stati ufficializzati i listini) di partenza sotto i 30.000 €.
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E soprattutto è la più chiara risposta all’americana Tesla, di come non solo i nuovi marchi high tech come Tesla, Rivian e Lucid, possano innovare e rinnovarsi nel settore delle auto a propulsione elettrica. Dato che fino ad ora Tesla abbia manifestato un’avanzata tecnologia nell’ambito dei motori elettrici, delle batterie e soprattutto del software, che nel caso di Tesla costituisce anche il motivo della scelta da parte di molti proprietari. E proprio qui risiede l’enorme problema di VolksWagen.
Il disastro del software di VolksWagen ID.3
Nonostante la produzione di ID.3 sia già ben avviata con migliaia di vetture già pronte per il lancio, da altrettanto tempo si parla di problemi legati al software della prima vera elettrica tedesca. Ecco quindi qualche dettaglio in più che è arrivato direttamente da un portavoce VolksWagen. Si parla di problemi più grandi di quanto si pensasse all’inizio, secondo i media locali.
Secondo alcuni resoconti, VolksWagen lancerà solo una versione ridotta della ID.3 a causa dei problemi che potrebbero non essere del tutto risolti entro la data di consegna delle vetture. Quindi probabilmente non intaccherà la vendita, o meglio il periodo di consegna già annunciato per questa estate. Come riportato, “una o più funzioni pianificate” di ID.3 verranno rilasciate solo successivamente la consegna attraverso aggiornamenti OTA (On-the-Air).
Secondo lo stesso portavoce però “le cose stanno andando alla grande“. Secondo lui gli addetti ai lavori avrebbero dipinto un quadro peggiore di quello reale. Però sempre secondo i media “non è una questione da riderci sopra“. Secondo queste fonti infatti, la VolksWagen ID.3 sarebbe molto lontana dall’essere pronta per il mercato e sarebbe anche molto lontana da processo di produzione promesso al di fuori delle consegne della ID.3 First Edition di questa estate. Queste ultime infatti sarebbero state sistemate manualmente con software provvisori dopo la produzione, una ad una. Ma questa notizia non è recente, bensì di mesi fa.
Ritornando a quello che viene detto da fonti interni a VolksWagen, i problemi al software di ID.3 sarebbe da imputare alla mancanza di personale qualificato. Ed inoltre, alcune persone chiave si stanno allontanando dalla casa di Volksburg. Ad esempio Martin Hoffman, il responsabile della divisione IT di VolksWagen, che lascerà l’azienda a fine mese. “É un disastro assoluto. Non siamo in grado di avere nuova gente“, queste le parole riferite dalle fonti interne.
Infatti ricordiamo che il problema nel produrre un auto, elettrica o a benzina che sia, non è nel mettere insieme componenti affinchè funzionino, ma nel trovare soluzioni efficienti, compatte e tecnologicamente avanzate. Una FIAT Panda ci porta da A a B quanto una Ferrari SF90 Stradale. Ma le soluzioni tecniche adottate per ogni componente sono lontane anni luce (come direbbe Sheldon Cooper). Questa è la stessa differenza che c’è anche tra una VolksWagen eUP! (una UP! elettrificata, cioè convertita in elettrica) e una Tesla Model 3. E fino ad ora per produrre auto bastavano designer, ingegneri meccanici e motoristi. Ma mai come ora sono serviti anche specialisti software e programmatori. Perchè un auto elettrica non deve per forza essere super tecnologica, e le piccole VW ePU!, Mitsubishi iMiEv, Citroen C-Zero e Peugeot iOn lo dimostrano, ma per combattere contro Tesla e per voler essere l’anti-Tesla europea bisogna produrre auto super tecnologiche.
I problemi che affliggono ID.3
Come detto i problemi sono ingenti. Sembra che VolksWagen abbia deciso di affidarsi all’aiuto di un improbabile concorrente tedesco per riuscire a produrre la ID.3 come vorrebbe. Questo alleato potrebbe essere Daimler (che produce già trattori stradali elettrici), che è già in trattativa anche con BMW per lo sviluppo del software. Le due case avrebbero infatti discusso per collaborare allo sviluppo di un sistema operativo per automobili.
Assurdo come anni fa (ma anche ora) si bollava Tesla come un’azienda che non avrebbe mai combinato niente. Che è sempre sull’orlo del fallimento. Che non poteva un’azienda così piccola cambiare il mondo futuro del trasporto su gomma. Che quando i grandi costruttori avrebbero seriamente preso in considerazione le auto elettriche, l’avrebbero spazzata via come il vento di un uragano su una tenda da campeggio. Mentre oggi si vede il ritardo tecnologico di 10 anni dei grandi costruttori. Che seppur abbiano minori problemi a produrre fisicamente le auto, si ritrovano a dover combattere contro dei problemi che non hanno mai dovuto affrontare. Questo perchè, se le auto sono rimaste una carrozzeria con 4 gomme e dei sedili, tutto il resto è cambiato. E i produttori tradizionali erano abituati a fare tutto il resto. Ma non questo.
