Xiaomi: il prossimo smartphone Meitu avrà una flip camera

In seguito alla recente acquisizione di Meitu da parte di Xiaomi, i due brand hanno iniziato a collaborare alla realizzazione di un nuovo smartphone. Meitu per chi non la conoscesse è una socetà famosa principalmente per la sua omonima applicazione dedicata ai selfie.

In passato l’azienda cinese aveva anche provato ad entrare nel mercato degli smartphone con soluzioni particolari che puntavano tutto sui selfie. Anche il primo smartphone che dovrebbe uscire da questa nuova collaborazione sarà incentrato su questo aspetto dell’esperienza utente.

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IL PRIMO SMARTPHONE NATO DALLA COLLABORAZIONE TRA MEITU E XIAOMI AVRÀ UNA TRIPLA FOTOCAMERA “RIBALTABILE”

Quale modo migliore per ottenere una qualità ottima per i propri selfie se non sfruttando la fotocamera principale dello smartphone? Seguendo questa idea il prossimo smartphone Meitu sfrutterà una soluzione già vista all’opera sullo Zenfone 6 di Asus. A rivelarlo sarebbe un poster ufficiale trapelato sul social network cinese Weibo.

Xiaomi: il primo smartphone Meitu avrà una flip camera | Evosmart.it

A differenza dello smartphone del produttore concorrente, il quale può contare su due fotocamere, invece Xiaomi ha preferito inserire la classica configurazione a tre fotocamere. Questo renderà il modulo “rotante” decisamente più grande rispetto a quello di Zenfone 6. In questo modo lo smartphone, di cui non conosciamo ancora il nome, lancia il guanto di sfida ad Asus Zenfone 6 per essere il miglior selfie phone del 2019.

Al momento non si conoscono i dettagli tecnici che riguardano la sua tripla fotocamera. Molto probabilmente il sensore principale sarà ancora una volta il Sony IMX 586 da 48MP (o un altro sensore dalla stessa risoluzione). Per le altre due fotocamere è facile immaginare che ci troveremo di fronte il tanto popolare binomio zoom e grandangolare. Al momento è difficile sapere se vedremo o meno questo smartphone anche in occidente. Se succederà probabilmente verrà venduto sotto il brand Xiaomi. Vi interessa questa nuova interpretazione della “Flip Camera”?