Qualche anno fa la realtà del mercato italiano era dominata da alcuni operatori principali che, complice la scarsa concorrenza, proponevano offerte a cifre non particolarmente contenute. Il recente avvento di Iliad ha sconvolto la nostra realtà, scatenando una vera e propria rincorsa al piano tariffario con il miglior rapporto qualità–prezzo. Ho. Mobile può essere considerato l’unico vero competitor di Iliad, l’operatore francese nuovo arrivato che propone offerte a prezzi e servizi simili. La determinante della scelta sta nella qualità del servizio fornito, soprattutto in termini di copertura, dovuto all’utilizzo da parte di ho. mobile di una rete mobile sensibilmente più estesa.
La copertura fornita da ho. Mobile è ottima, in quanto la rete utilizzata è quella di Vodafone, quindi qualità e potenza del segnale sono garantiti. Per quanto riguarda il limite di velocità, non è da considerarsi un vero problema, in quanto su smartphone la qualità di navigazione e usufrutto della rete rimane comunque di livello. Per poterla sottoscrivere è necessario attivare un nuovo numero oppure richiedere la portabilità di un numero già esistente. In tal caso, sarà necessario attendere circa 48 ore lavorative per il completamento della portabilità a nuovo operatore.
Ho.mobile aumenta il costo di attivazione per i clienti vodafone
Era nell’aria un annuncio di questo tipo, ad oggi arriva la conferma, ho. Mobile aumenta il costo di attivazione per la portabilità da Vodafone. Già recandovi sul sito e passando da questo link , potrete verificare quali operatori potranno continuare a pagare € 9.99 per quanto riguarda l’attivazione dell’offerta disponibile. Tra tutte, noterete l’assenza di Vodafone, infatti, da oggi in poi , passando dall’operatore rosso ad ho. Mobile non pagherete più €9.99, ma ben sì 19.99€. La cifra comprende il costo della SIM e l’attivazione.
Quindi, un cliente Vodafone che vuole passare ad ho. Mobile non potrà più usufruire dello sconto dedicato all’arrivo da altri operatori, ma gli verranno subito addebitati 10€ sul proprio credito residuo.
Fonte: Gizblog