Twitter, Tik Tok, Google e Facebook si sono impegnati a proteggere dagli abusi online e a migliorare la sicurezza delle donne sulle loro piattaforme.
Leggi anche: Amazon: provate Amazon Music e avrete 5 Euro di sconto Amazon!
Insieme per la protezione online delle donne
L’impegno delle più famose piattaforme online è arrivato in seguito alle consultazioni con la World Wide Web Foundation (WWWF) che punta ad esaminare la violenza e gli abusi di genere online. L’associazione, infatti, ha affermato che le consultazioni hanno mostrato che le donne vogliono un maggiore controllo su chi può rispondere o commentare i loro post sui social media insieme ad una maggiore scelta su ciò che vedono online.
Potrebbe interessarti anche: Meetic si evolve con nuove tutele per gli abbonati
Le aziende come Twitter, Tik Tok, Google e Facebook si sono quindi impegnate a “costruire modi migliori per le donne per curare la loro sicurezza online” attraverso impostazioni più sicure come chi può vedere, condividere o commentare i post, un linguaggio più semplice e accessibile, una navigazione e un accesso più facili agli strumenti di sicurezza. Questa decisione potrà “ridurre in modo proattivo la quantità di abusi che le donne vedono”.
I miglioramenti sul web
Le piattaforme online hanno deciso di migliorare ulteriormente l’esperienza web delle donne attraverso dei miglioramenti del loro sistema di segnalazione offrendo agli utenti la possibilità di tracciare e gestire i loro contatti sul web e proteggerli.
Ci sarà anche una “maggiore capacità di affrontare il contesto e/o il linguaggio” che potrebbe limitare gli abusi verbali o le minacce. La stessa Vijaya Gadde, responsabile legale di Twitter, ha sottolineato che bisogna “mantenere tutti coloro che utilizzano Twitter al sicuro e liberi da abusi “.
O, ancora, il capo della sicurezza globale di Facebook, Antigone Davis, ha dichiarato che “la società non vedeva l’ora di lavorare con altre aziende tecnologiche per rendere Internet più sicuro per le donne”.
Che sia la volta buona per evitare abusi online e dare maggiore protezione (e quindi libertà di navigazione) alle donne?
Fonte: TheVerge.com