Recensione Poco F6 Pro: Un nuovo riferimento nella fascia media?

Pur con alti e bassi, Poco ha inanellato una serie di dispositivi davvero molto interessanti, sfidando spesso l’aumento vertiginoso dei prezzi negli ultimi tre anni, soprattutto con offerte aggressive online. Poco F6 Pro promette grandi cose, a partire da una scheda tecnica molto interessante.

Scheda tecnica
* SoC: Qualcomm Snapdragon 8 Gen. 2
* RAM: 12/16GB LPDDR5X
* Storage: 256/512GB/1TB UFS 4.0 (non espandibili)
* Display: 6.67″ OLED 120 Hz WQHD+, 4000 nits, PWM 3840 Hz
* Fotocamere:
* Main 50 MP f/1.7 con OIS (Omnivision OV50K Light Hunter 800)

* Ultrawide 8 MP f/2.2

* Macro 2 MP f/2.4

* Anteriore 16 MP f/2.5 (Omnivision OV16A1Q)
* Video: 4k 60fps (main), 1080p 60 fps (front), 1080p 30fps (uw)
* Connettività: 5G, Wi-Fi 7, Bluetooth 5.4, NFC, dual SIM (no eSIM), GPS

* Sensori e porte: Accelerometro, bussola, prossimità, luce ambientale a 360°, fingerprint (under display), giroscopio, speaker stereo, infrarossi
* OS: Hyper OS basato su Android 14 (patch di febbraio 2024 al momento della recensione)
* Batteria: 5000 mAh con ricarica a 120W (0-100% in 19 minuti)
* Dimensioni: 160.9×74.9×8.2mm

* Peso: 209g

Unboxing

La confezione comprende:

  • Il telefono
  • Estrattore SIM
  • Cavo USB
  • Caricatore 120W
  • Pellicola preapplicata
  • Cover

Estetica e Materiali

Il design dei Poco è probabilmente uno dei più divisivi: tra chi li ritiene spesso troppo “coraggiosi”, chi li ritiene un po’ eccessivi, chi ne apprezza l’originalità, è complesso andare ad esprimere un giudizio. Nella colorazione bianca in nostro possesso è apprezzabile la trama della parte posteriore (in vetro). Avrei forse preferito un bump delle fotocamere meno prominente, tenendo conto del fatto che in sostanza il comparto fotografico non è così grande da giustificarlo. Questione di gusti ad ogni modo. La qualità costruttiva è notevole, sebbene il frame (in metallo) possa sembrare quasi plastico di primo impatto è un materiale che sembra durevole e resistente.

Batteria e connettività

Poco ha lavorato molto bene sull’ottimizzazione energetica: al netto dei 5000 mAh, che non rappresentano un valore miracoloso, la presenza di un SoC tanto potente quanto efficiente come lo Snapdragon 8 Gen 2 e la ricarica a 120 W (che consente di ricaricare completamente il dispositivo in 19 minuti netti) permettono di usare lo smartphone senza pensieri. La copertura della giornata è praticamente sempre garantita e se doveste sentire bisogno di un piccolo boost basterà il tempo di una doccia per avere nuovamente lo smartphone carico. L’andamento dello scaricamento della batteria è coerente, senza drain particolari e senza consumi decuplicati in mobilità.

La ricezione è eccellente e la parte telefonica funziona benissimo. Tutto molto confortevole. Non avendo il Wi-Fi 7 (supportato comunque dallo smartphone) abbiamo potuto testare il funzionamento con un router Wi-Fi 6E, con risultati molto buoni in termini sia di portata del segnale che di velocità massima. Anche spostandosi, la resa è superiore ad esempio a quella di iPhone 15 Pro Max. Good job, Poco! Ovviamente anche bluetooth (in versione 5.4) e NFC funzionano senza alcun problema, come d’altronde Android Auto sia cablato che wireless.

Display, vibrazione, audio e sensori

Già con l’ottimo Poco F5 Pro l’azienda aveva alzato l’asticella sul display, rispetto al passato. Con Poco F6 Pro si sfiora la perfezione. Poco si è affidata ad un top brand in materia come TCL ed i risultati sono evidenti. I PPI sono molti grazie alla risoluzione WQHD+, la luminosità di picco è di ben 4000 nits (prima o poi però faremo un approfondimento in merito, considerati i numeri mirabolanti che ormai vengono tirati fuori) e -al di là della scheda tecnica- lo smartphone è leggibilissimo in tutte le condizioni di luce e l’effetto stampato è notevole. Ovviamente il refresh è a 120 Hz (sono adattivi, ma lo schermo non è LTPO) e il PWM di 3840 Hz garantisce un utilizzo senza stress per la vista, coadiuvato dai tanti settaggi di Hyper OS sul display, tra i migliori nel panorama Android. Ottima anche la vibrazione, con un rimbalzo quasi metallico che a me piace davvero molto. L’audio è stereo (no jack audio) ed è sufficientemente bilanciato e potente. Il fingerprint è ottimo, veloce e  preciso. Il sensore di prossimità è fisoco e non avrete problemi usando Poco F6 Pro. C’è il blaster ad infrarossi, cosa gradita. Interessante il sensore di luminosità a 360 gradi, una soluzione tecnica che avevamo già visto in passato e che offre una regolazione della luminosità automatica accurata e veloce. Manca la certificazione IP68, Poco F6 Pro si “ferma” alla certificazione IP54, quindi resiste agli spruzzi ma non è possibile immergerlo.

Software e Performance

Hyper OS: Xiaomi nel corso degli anni ha generato meme di ogni tipo sulla sua interfaccia, a causa di errori, problemi e troppo spesso di una cura non adeguata dei dettagli. E’ però da molto tempo che tessiamo le lodi del software di casa Xiaomi, che nel corso degli anni ha trovato una propria stabilità e con Hyper OS ha raggiunto una maturità degna di nota. Può ovviamente piacere o meno, così lontana dai canoni di Android, ma se si parla di stabilità e fluidità dice prepotentemente la sua. Hyper OS per Poco non è molto dissimile da quella della casa madre, cambia il launcher e cambia qualcosa nelle animazioni, ma questo Poco F6 Pro è davvero una bomba. Potente, veloce, godibile in ogni momento, mai troppo caldo. Più una conferma che una sorpresa, memori dell’eccellente Poco F5 Pro. Pubblicità? Bloatware? La pubblicità è quasi scomparsa (e semplice da disattivare), le applicazioni preinstallate sono un bel po’ ma tutte disinstallabili. Onestamente comprendo la necessità di instaurare rapporti commerciali con varie software house, può non piacervi ma finché è risolvibile forse alcune polemiche sono eccessive.

Hyper OS è molto personalizzabile ed ha davvero molte funzionalità, inclusa una buona integrazione con gli altri dispositivi Xiaomi (anche tablet) e tante chicche che in qualche modo vi permetteranno di trovare il setup che più vi piace. Se ve lo steste chiedendo, non si possono mantenere le gesture con launcher di terze parti, Xiaomi sembra molto rigida su questa posizione.

A bordo abbiamo 12 o 16 GB di RAM di tipo LPDDR5X, con tre tagli di spazio di archiviazione, da 256GB a 1TB, di tipo UFS 4.0. La nostra versione è quella top, 16GB/1TB.

Gli aggiornamenti? Non abbiamo informazioni definitive, ma è probabile aspettarsi 3 major updates e 4 anni di patch. Per la nostra esperienza, gli aggiornamenti avvengono ogni 2-3 mesi.

Foto e Video

Per la prima volta proviamo il recente sensore di Omnivision chiamato OV50K Light Hunter 800, un nome che sembra uscito da un caccia dell’esercito statunitense ma… tant’è. Quel che conta sono i risultati e sono validissimi. E’ probabilmente il Poco con la migliore main camera di sempre. Ho specificato main camera perché, a differenza della camera principale, che offre ottima velocità di scatto, bei dettagli, una buona gestione del rumore in condizioni di luce scarsa e colori convincenti, la ultrawide (la macro da 2 MP nemmeno la considero) è la solita 8 MP messa lì perché ci dev’essere. Inutile dilungarsi sulla ultrawide, che è usabile solo di giorno e nei video fatica non poco (e registra solo a 1080p 30fps). I video della camera principale invece non sono affatto male, la combo stabilizzazione ottica ed elettronica funziona, offrendo risultati molto buoni. La frontale da 16 MP è più che sufficiente (meglio sicuramente della ultrawide), unpo’  rumorosa col favore delle tenebre ma come potete vedere dalla galleria più che usabile in circostanze normali. Le funzionalità di Hyper OS per la fotografia creativa sono tantissime e sempre gradite, qualcuna magari è pure eccessiva, ma sono quei casi in cui abbondare non fa mai male (non appesantendo né l’interfaccia né frustrando l’usabilità). Anche il post processing delle immagini è particolarmente valido, la galleria di Hyper OS regala belle soddisfazioni per chi ha voglia di impegnarsi nel modificare le proprie immagini.

Galleria fotografica

Prezzo e Conclusioni

  • POCO X6 Pro 5G e POCO F6
  • 449,91€ per la variante da 12GB+256GB
  • Codice: POCOF6MICOMIT
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  • 494,91€ per la configurazione da 12GB+512GB
  • Codice: POCOF6MICOMIT
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  • 539,91€ per la variante da 16GB +1TB
  • Codice: POCOF6MICOMIT
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  • POCO F6
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  • Codice sconto: POCOF6MICOMIT
  • 350,91€ per la variante da 8GB+256GB;
  • 377,91€ per la configurazione da 12GB+512GB;

Poco F6 Pro è disponibile in tre varianti: 12/256 GB, 12/512GBG e 16GB/1TB, con prezzi di listino rispettivamente di 579,90 €, 629,90 € e 699,90 €, ma si sa: con Poco il listino è solo un valore indicativo. Ed è bene così, visto che l’offerta lancio direttamente dallo shop ufficiale è succosissima.

Si parte da 499,90 € per il taglio base (più che sufficiente per buona parte delle necessità) fino ai 599,90 € per la variante top. A metà strada (549,90) la versione con 12GB di RAM e 512GB di storage. Se consideriamo ciò che offre la concorrenza (e non parlo solo di specifiche tecniche, ma di esperienza d’uso, poiché ormai Xiaomi ha la stessa maturità dei competitors, sebbene la politica sugli aggiornamenti sia migliorabile) il prezzo è a fuoco e non ne rimpiangerete l’acquisto. Poco darà fastidio a moltissimi smartphone della fascia media sia con questo F6 Pro che con il fratellino F6, anch’egli dotato di una scheda tecnica interessante e che speriamo di portarvi presto sul sito.

 

 

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