InformaticaNovitàRecensioni Smartphone, Tab, PCVideo e Reviews

Recensione Samsung Galaxy Book 4 Edge 14″: La forza dell’ecosistema

La nuova linea di laptop Samsung con SoC Snapdragon ha una sola parola d’ordine: AI. Per fare questo, oltre alla presenza della NPU presente nello Snapdragon Elite Samsung si è avvalsa della collaborazione di Microsoft, con il discusissimo Copilot+. oggetto di critiche anche feroci. E’ realmente così problematico od erano le aspettative ad essere fuori fuoco?

Scheda tecnica
  • CPU: Snapdragon® X Elite X1E-80-10 con GPU Adreno e NPU Qualcomm Hexagon
  • RAM: 16 GB LPDDR5
  • Storage: 512GB eUFS
  • Display: 14″ AMOLED 3K 2800×1800 120 Hz, 500 nit, multi-touch 10 punti
  • Webcam: 2 MP (1080p)
  • Audio: 2 microfoni, 2 woofer 4W, 2 tweeter 2.7W
  • Connettività: Wi-Fi 7
  • Porte e sensori: Hall sensor, fingerprint, jack audio combinato, HDMI 2.1 (4k @60fps), 2 USB-C 4.0
  • Sistema Operativo: Windows 11 Home
  • Batteria: 55.9Wh con ricarica a 65W
  • Dimensioni:312.3 x 223.8 x 10.9mm
  • Peso: 1.16kg

Estetica e materiali

Galaxy Book 4 Edge è un laptop molto elegante, costruito in modo impeccabile ed i materiali sono un mix di plastica, alluminio e vetro (il display è protetto da un Gorilla Glass 5), per buona parte riciclati. L’aspetto ed il touch and feel sono veramente premium, come la cerniera che risulta molto solida. Non ha un design particolare, ma è un prodotto che può piacere a tutti e che trasmette anche guardandolo una sensazione di grande pregio. Trovo molto azzeccata da parte di Samsung la combinazione di design, materiali e costruzione.

Batteria e connettività

La batteria da 55.9 Ah (occorre circa un’ora e mezza per la ricarica completa) non ha un’autonomia che impressiona e siamo molto lontani da quanto dichiarato da Samsung, ma è buona: se le 18 ore sono decisamente irraggiungibili, non è utopia fare tra le 6 e le 8 ore di utilizzo, dipendentemente (questo è chiaro) dalle applicazioni che usate. Personalmente faccio tanto browsing web, un po’ di Photoshop blando e qualche contenuto multimediale. Comprensibilmente, se utilizzate app per il montaggio video (sto cercando a fatica di imparare almeno le basi di Da Vinci Resolve) l’autonomia cala anche di un buon 20-30%. I consumi in standby sono davvero ridottissimi, quasi impercettibili, segno di un lavoro di ottimizzazione efficace di Samsung.

La connettività è data dal Wi-Fi 7, ottimo in tutti i sensi, e dal Bluetooth 5.4 che è stabile. Il Wi-Fi garantisce performance di livello senza intoppi, forse uno dei migliori moduli Wi-Fi che abbia provato su un laptop. Se si parla di Samsung la connettività include anche tutta l’integrazione con gli altri dispositivi della casa, ma lo approfondiremo nel capitolo dedicato all’ecosistema, che merita un approfondimento.

Display, porte e periferiche

Impressionante: difficile non rimanere a bocca aperta guardando un display come quello utilizzato da Samsung. Definito, ad alto refresh (120 Hz), luminoso (500 nit di picco, regolabili anche automaticamente), antiriflesso e protetto da un Gorilla Glass 5. Un pannello che rende un piacere usare il laptop e che rappresenta uno dei pregi più grandi di Galaxy Book 4 Edge. Il display è anche touchscreen (a 10 punti), molto reattivo e preciso, sebbene Windows sembri ancora poco adatto a livello di UI per la gestione tramite touchscreen. Ottima la dotazione di porte (con due porte USB-C 4.0, una HDMI e un jack audio multifunzione). La tastiera (retroilluminata) è degna di lode: ho apprezzato la corsa, la velocità di scrittura e la comodità anche con uso prolungato. Samsung ha lavorato tantissimo in questo senso e si vede, rendendo la digitazione pressoché perfetta. Il touchpad è meno sorprendente ma adeguato allo scopo, preciso e veloce. Il fingerprint completa la dotazione di un prodotto senza rinunce. La webcam è da 2 MP e si ferma al 1080p: Samsung ha un bel know-how in fatto di imaging e non mi sarebbe dispiaciuta una webcam di qualità migliore, sebbene più che sufficiente. Come tutte le webcam soffre un po’ l’illuminazione artificiale e gli ambienti un po’ bui. Non c’è l’illuminatore ad infrarossi per il face unlock con Windows Hello. Molto molto bene l’audio, composto da 4 speaker di ottima qualità.

Software e Performance

Windows on ARM è ormai uscito da qualche anno, per cui -rispetto ai disastrosi inizi- è quasi scontato aspettarsi un miglioramento evidente e tanta maturità, fondamentale in un sistema operativo desktop. La realtà -almeno per le mie necessità, è giusto contestualizzare- non è nefasta com’è stata disegnata da alcuni. Le app di produttività compatibili con Windows 11 Home ARM sono davvero tante, incluse app per il montaggio video come Da Vinci Resolve e -freschissima- Adobe Premiere (arrivata proprio pochi giorni fa). Sono riuscito anche a lanchare benchmark come Geekbench, ad usare tutta la suite Office e praticamente tutto ciò che mi occorre, anche app non espressamente pensate per CPU ARM grazie all’emulazione, che avviene in modo trasparente e con prestazioni eccellenti. Il sistema è sempre molto fluido, le applicazioni si aprono velocemente e -se non vi dicessero le specifiche- non notereste la differenza rispetto ad un laptop X86. Le memorie LPDDR5 (16 GB) e i 512 GB storage eUFS suggeriscono una configurazione che dal punto di vista tecnico si avvicina più ad uno smartphone che ad un laptop ed in sostanza è così. Lo storage è molto veloce in lettura, CrystalDiskMark (nel test sequenziale) restituisce 3.8 GB/s, mentre in scrittura le performance sono un po’ meno convincenti e si attestano intorno ai 550 MB/s, un risultato un po’ spiazzante che sicuramente -se necessario- approfondiremo. All’atto pratico tutto gira in modo impeccabile e decisamente meglio di quelle che erano le mie aspettative iniziali. Sebbene abbia deciso di non leggere recensioni di altri colleghi su questo dispositivo, è difficile restare indifferenti a tutte le informazioni che arrivano sulla combo Windows e ARM, per cui c’era il concreto rischio di farsi suggestionare. Fortunatamente l’uso (anche intensivo) di questo laptop ha dissipato ogni dubbio.

La gestione delle temperature è ottima, sebbene il prodotto sia completamente fanless, non ho avuto la sensazione che scaldasse più del dovuto o un decadimento prestazionale dovuto al throttling.

La scheda grafica è quella ovviamente integrata nei SoC Snapdragon: Samsung parla genericamente di una Adreno, senza però specificarne le caratteristiche. Il gaming è possibile contestualizzato ai giochi pensati per questa piattaforma, non aspettatevi quindi di giocare a grandi titoli: non è questo il core di un prodotto del genere. Se pensate di giocare a Far Cry 6 con il Galaxy Book 4 Edge, probabilmente avete sbagliato tutto.

Ecosistema e AI

Abbiamo appena scritto che non è pensato per il gaming: questo è a tutti gli effetti un laptop destinato alla produttività e all’integrazione quasi estrema con l’intelligenza artificiale tramite Microsoft Copilot+. Cosa distingue un qualsiasi laptop da questo? L’avere una NPU integrata nel SoC, che consente di velocizzare moltissimo le funzionalità AI presenti, che tra l’altro sono on device e funzionano quindi anche offline. L’ecosistema Samsung, da sempre un grosso punto di forza del brand e che approfondiremo a breve con un articolo dedicato, è strettamente imparentato con la AI (la collaborazione tra Samsung e Microsoft è stata molto profonda) e nell’uso di tutti i giorni questo è particolarmente evidente. Finora, però, abbiamo citato sigle e nomi ed abbiamo fatto proclami, ma in pratica, cos’è e come funziona? Cosa è possibile fare in modo più veloce e produttivo rispetto ad un normale laptop? Se vi dicessi che in realtà -almeno ad oggi- Copilot è ancora acerbo, fatichereste a crederlo? Al di là di qualsiasi parolone e terminologia si possa utilizzare, è evidente come ci sia bisogno ancora di affinamenti (ed anche un po’ di istruire l’utente) perché tutto quello che la NPU è in grado di fare si traduca in un qualcosa di unico e irraggiungibile che spinga la massa a virare verso un prodotto del genere. Tuttavia, ci sono molte funzionalità e -nemmeno troppo a sorpresa- sono merito di Samsung.

Ad esempio Live Captions è un fulgido esempio: durante videochiamate o l’ascolto di vocali (il companion di collegamento tra Windows e i dispositivi Samsung come smartphone e tablet è rivisto rispetto a quello standard di Microsoft), se siete alle prese con uno o più interlocutori stranieri, la generazione dei sottotitoli in tempo reale (in inglese) è davvero una gran cosa. Inoltre Samsung mette a disposizione tutta la propria suite (Galleria, Note, Quick Search) perfettamente integrata con lo smartphone. Nello specifico, io ho utilizzato un Galaxy Flip 6. La connessione è intuitiva, veloce e stabile. Presenti anche Samsung Studio (un semplicissimo tool di montaggio video) e Smart Things per la casa connessa. Multi Control, come dice il nome, consente quasi di utilizzare il laptop come un telecomando per pilotare gli altri dispositivi di casa Samsung.

Samsung Flow completa l’opera permettendo di condividere contenuti (come documenti e file multimediali), sincronizzare le notifiche ed anche usare velocemente lo smartphone come hotspot. Gli strumenti di Samsung sono pensati molto bene ma soprattutto sono pensati per essere immediati e veloci: questo, per me, si chiama ecosistema. In questi giorni ho pure usato gli auricolari di Samsung ed anche in questo caso lo switch tra auricolari e speaker ma anche tra i vari dispositivi per utilizzare gli auricolari è stato sempre istantaneo. Sono apparentemente piccole cose, che si apprezzano poi quando arriva purtroppo il momento di abbandonare questa eccellente comfort zone.

Samsung non ha lasciato al caso nemmeno la questione sicurezza grazie a Knox, una piattaforma che conosciamo bene e che abbraccia a 360 gradi tutta la tipologia di utenti, dal privato alle aziende, garantendo la protezione dei dati e la privacy. A proposito di privacy, è lecito chiedersi come sia la situazione relativamente alla AI: Microsoft e Samsung, nel loro accordo, hanno stabilito che i dati dell’utente non debbano restare nel cloud, che quindi funge solo da tramite per velocizzare le operazioni di routine e in generale è importante per alcune attività da svolgere online. Ad esempio, usando Recall, tutto avviene in locale. Recall è un sistema per cercare contenuti all’interno del laptop partendo da elementi che ricordiamo. Geniale e sorprendentemente ben funzionante. Una delle feature killer è quella che abbiamo visto già sugli smartphone, ossia “Cerchia e cerca”: usando il touchscreen del laptop basterà selezionare l’oggetto e saprete in un attimo cos’è o avrete informazioni correlate al riguardo.

Prima di parlare di Copilot+ nello specifico, ci sono un paio di strumenti creativi che pur non cambiando l’esistenza dell’utente meritano giusto una menzione veloce: Paint Cocreator trasforma in disegni delle frasi o anche degli schizzi realizzati dall’utente, mentre Windows Studio Effects è un tool pensato per effetti e inquadrature automatiche durante le videochiamate ed include la messa a fuoco della voce per un’esperienza più immersiva.

Ecco, Copilot+, ed ora? Sarò sincero: attualmente non c’è tantissimo e non sono riuscito a trovargli un’utilità significativa. Utile? Probabilmente sì. Cambia l’esperienza d’uso? Sicuramente no. Ci sono alcuni plugin già pronti, ma è possibile utilizzarne solo tre in una singola conversazione. Se siete abituati a Chat GPT, qui siamo su un livello sensibilmente inferiore ed i plugin non sono moltissimi e -soprattutto- sembrano più strumenti ricreativi che non strumenti produttivi, un minus non da poco per un prodotto che si pone l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza d’uso dell’utente, a meno che per voi avere la possibilità di realizzare una canzone metal che parla di tecnologia utilizzando Suno senza pagarlo sia considerabile rivoluzione! Ci sono anche integrazioni con Klarna per gli acquisti online e con Kayak per voli e soggiorni, come con Open Table per i ristoranti, ma niente che possa giustificare l’esistenza di un dispositivo dedicato. Sono ben altri i punti di forza di questo laptop, che giova pochissimo dell’aiuto -se così vogliamo definirlo- di Microsoft.

Prezzo e conclusioni

Galaxy Book 4 Edge, non considerando promozioni varie, viene venduto a circa 1300 € su Amazon. Sul sito ufficiale, con supervalutazioni varie, promo partner ed altro potreste avvicinarvi ai 1000 €, senza dubbio un prezzo più adeguato, non tanto per la presenza di Copilot+ quanto piuttosto per tutto ciò che Samsung è in grado di offrire integrando alla perfezione tutti i propri prodotti tra di loro. Di fatto, quindi, tutti i meriti sono di Samsung che continua ad avere uno dei migliori ecosistemi in assoluto, e lo dico senza timore di essere smentito. Male invece Microsoft: Windows on ARM si è rivelato migliore del previsto, ma l”intelligenza artificiale è troppo fine a se stessa.

Lascia un commento

* usando questo form aderisci all'archiviazione e la gestione dei tuoi dati da questo sito web.

Questo sito utilizza cookies per migliorare la tua esperienza. Puoi modificare quando vuoi le tue preferenze. Accetto Leggi di più