Redmi Note 11 pro 5G
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Recensione Redmi Note 11 Pro 5G: Troppe alternative?

Xiaomi è un’azienda molto prolifica. Redmi, seppure sia un brand distinto, resta un satellite molto credibile di Xiaomi e non fa eccezione. La presentazione della nuova famiglia Note, quindi, è sempre un evento molto interessante, visto che parliamo di una delle serie più diffuse in Italia, ormai. Rispetto agli omologhi cinesi abbiamo qualche differenza hardware (e software). Scopriamo quindi il modello che si pone al vertice della gamma, il Redmi Note 11 Pro 5G.

Scheda tecnica
  • SoC: Qualcomm Snapdragon 695 5G
  • RAM: 6/8 GB
  • Storage: 128 GB UFS 2.2 (espandibile)
  • Display: 6.67″ AMOLED FHD+ con refresh rate a 120 Hz
  • Fotocamere posteriori:
  • Main 108MP f/1.9 (Samsung HM2)
  • Ultrawide 8 MP f/2.2
  • Macro 2 MP f/2.4
  • Portrait 2 MP f/2.4
  • Fotocamera frontale:
    • 16MP f/2.4
  • Video 
    • FHD 30fps
  • Connettività: 2G/3G/4G/5G, Wi-Fi 2.4 GHz e 5 GHz, hotspot, Bluetooth 5.2, NFC
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta, Giroscopio, Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità ibrido, Infrarossi
  • OS: MIUI 13 Global basata su Android 11 (patch di dicembre 2021 al momento della recensione)
  • Batteria: 5000 mAh con ricarica a 67W
  • Dimensioni: 161.2mm×76.1mm×8.1mm
  • Peso: 202 g

 

Redmi Note 11 pro 5G
Redmi Note 11 pro 5G

Unboxing

La dotazione comprende:

  • Il telefono
  • Un alimentatore da 67W
  • Cavo type C
  • Cover

Estetica e materiali

Ruffiano. Definirei così l’impatto estetico di questo Redmi, che mutua alcune linee a metà tra il morbido e lo spigoloso da telefoni riusciti come il Reno 6 di Oppo, eppure riesce ad essere perfettamente riconoscibile come Redmi. Un’estetica sicuramente riuscita, più giovane della precedente generazione ma che forse perde un po’ di identità. I materiali sono prevalentemente plastici, ma la qualità costruttiva sembra assolutamente adeguata alle aspettative.

 

Redmi Note 11 pro 5G
Redmi Note 11 pro 5G

Batteria e connettività

Gli ultimi prodotti di casa Xiaomi, Redmi e Poco ci hanno favorevolmente colpito dal punto di vista della connettività e lui non fa assolutamente eccezione. Sempre affidabilissimo, ottimo in chiamata, 4G+ agganciato senza problemi, Wifi e BT molto stabili. Una certezza, una piacevole conferma. Nessun problema nemmeno con NFC, CIE e Google Pay funzionanti al 100%.

L’autonomia è anche questa ottima. Lo schermo forse è un po’ energivoro, per cui noterete uno stacco piuttosto evidente tra l’uso tablet e l’uso in mobilità, tuttavia nella mia giornata peggiore (uscendo quindi per fare molte foto, tanto GPS, connettività 4G e numerosi cambi cella in contesto urbano) ho comunque superato senza problemi le 6 ore SOT, con display impostato a 120 Hz (non sembra essere adattivo, visto che lo abbiamo visto a 60 Hz solo durante l’uso della cam). Con un utilizzo meno selvaggio avrete risultati ancora migliori.

Volete sapere come va il sensore di prossimità, vero? Ebbene, è il “solito” sensore che tanto vi fa imprecare in aramaico. Eppure, personalmente, non ho riscontrato problemi particolari, anche sdraiato sul divano (ma non troppo9. Se ci seguite su Telegram avrete già visto il filmato dove ho mostrato senza trucchi e senza inganni il funzionamento. Se ve lo siete persi, sentitevi liberi di scriverci sui social e ve lo facciamo vedere!

Display, vibrazione e audio

Il suo predecessore aveva un pannello spettacolare per la sua categoria. Possiamo dire lo stesso anche del Redmi Note 11 Pro 5G, il cui pannello supera abbondantemente competitors più accreditati. La resa dei colori è buona, la luminosità massima molto elevata e la resa al tocco piacevolissima. I colori sono settabili, per cui potrete ottenere anche risultati abbastanza naturali se non amate i colori sparati.

L’audio è stereo (o, come preferiamo dire, ha un doppio speaker) e (curiosamente) gli speaker sono disallineati l’uno con l’altro, forse per non attutire troppo il suono durante la presa in orizzontale.

Vibrazione difficile da giudicare. Se il motorino è palesemente ottimo, un motorino lineare (ed è particolarmente apprezzabile, ad esempio, quando si cambia il volume o durante alcune interazioni con il dispositivo), è forse stato gestito in modo non ottimale durante la digitazione, per cui in questo contesto risulta un po’ “flaccido” e meno convincente, anche regolando dalle apposite impostazioni l’intensità del feedback aptico. Niente di drammatico, siamo solo un po’ fissati!

Redmi Note 11 pro 5G
Redmi Note 11 pro 5G

Software e Performance

Finalmente la MIUI 13! O dovremmo chiamarla MIUI 12.5 Enhanced Plus Plus? Perché sì, la MIUI 13 Global è dannatamente vicina alla MIUI 12.5 Enhanced e anni luce lontana dalla controparte cinese. Non come affidabilità, dove Xiaomi conferma l’ottimo lavoro introdotto con la 12.5 prima e la 12.5 Enhanced poi. Nessun bug di funzionamento quotidiano, fluidità inizialmente discutibile ma migliorata dopo una sola giornata di utilizzo violento, no drain, modalità scura affidabile (almeno durante i nostri test), nessun crash. Bisogna quindi forse scrollarsi di dosso il binomio MIUI = BUG, perché da diversi mesi ormai la direzione intrapresa dall’azienda sembra quella giusta. Non tutto ciò che non ci piace o vorremmo diverso è un bug. E’ una UI piuttosto lontana da un’interfaccia stock, con tutto ciò che ne consegue. Tirata d’orecchi però sulle patch (ferme a dicembre) e soprattutto alla versione di Android. Era lecito aspettarsi Android 12 a bordo, purtroppo non è così.

Foto e Video

Per citare i Crash Test Dummies, MMMM MMMM MMMM MMMM! Bisogna un po’ mediare tra le aspettative e i risultati forse, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più. Di giorni le immagini sono più che soddisfacenti, con buoni dettagli, una messa a fuoco piuttosto veloce e dei colori piacevoli. Ma basta poco per far calare drasticamente la qualità fotografica. Anche in ambienti interni, dove ad esempio il volto si impasta un po’ e il software cerca di recuperare con una nitidezza in certi contesti eccessiva. Comprensibile su un medio gamma, ma -tra poco ci arriviamo – sarebbe stato giusto aspettarsi un upgrade rispetto al predecessore, mentre di fatto i risultati sono praticamente identici. Anzi no. I video! Abbiamo solo la registrazione video in FHD 30fps. Niente 4K, nessuna funzionalità di stabilizzazione elettronica, un deciso passo indietro rispetto al Redmi Note 10 Pro. Non sappiamo se tutto questo sarà disponibile in un prossimo futuro o il problema sia ascrivibile al SoC, ciò non toglie che da una generazione all’altra (soprattutto ai prezzi che vi diremo) non è perdonabile.

Lo zoom 2x è ovviamente frutto del crop del sensore principale ma è usabilissimo con buona luce. Nelle immagini sottostanti vedete anche alcune foto (le ultime sei della galleria) dove vengono mostrati tutti gli step dello zoom digitale (senza zoom, 2x, 4x, 6x, 8x, 10x)

Nella media la fotocamera anteriore, inutili le cam ausiliarie, usabile solo di giorno la ultrawide, che tradisce forse l’utilizzo di un sensore un po’ vecchiotto.

Prezzo e conclusioni

Il prezzo di listino del Redmi Note 11 Pro 5G è di 379,90 € per la variante 6/128 e 399,90 € per la variante 8/128. Senza girarci intorno: sono troppi. Troppi perché il mercato è affollatissimo in quella fascia di prezzo e la stessa Xiaomi offre prodotti più a fuoco, come l’eccellente 11 Lite 5G NE. E’ pure vero che il prezzo di listino lascia il tempo che trova e siamo piuttosto sicuri che in un futuro non troppo lontano saranno disponibili offerte molto interessanti che possono stravolgere l’appetibilità di questo prodotto, che comunque è valido sotto diversi aspetti.

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