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Recensione Asus ProArt P16 H7606WI: Non vorrete nient’altro

La serie ProArt di Asus è destinata a professionisti e Content Creators: una categoria di persone con esigenze molto specifiche, mirate, che vogliono potenza e velocità ma anche la massima affidabilità, come testimonia la certificazione Nvidia Studio.

Riuscirà il nuovissimo Asus ProArt P16 (modello H7606WI) a stupirci?

Scheda tecnica
  • NVIDIA® Geforce RTX™ 4070 Laptop GPU 8GB GDDR6
  • Windows 11 Pro
  • Processore AMD Ryzen™ AI 9 HX 370 
  • NPU XDNA fino a 50TOPs
  • Display 16″ 4K (3840 x 2400) Lumina OLED, Touch Screen, 16:10 Lucido, Certificato TÜV Rheinland e VESA Display HDR True Black 500
  • SSD 2TB M.2 NVMe™ PCIe® 4.0
  • Memoria RAM 32GB  LPDDR5X on board – Non Espandibile
  • Audio Certificato Harman Kardon (premium) e Dolby Atmos
  • Tastiera Italiana Retroilluminata con tastierino numerico e tasto Copilot *
  • Touchpad seamless con Dialpad
  • ASUS Stylus Pen SA203H-MPP2.0 inclusa nella confezione
  • Potente batteria da 90WHrs
  • Colore Nano Black

 

Estetica e materiali

Non aspettatevi un design estremo: quello che colpisce di questo laptop, oltre allo spessore di 14.9mm, davvero sottile, è l’estrema leggerezza. Parliamo di 1.85 kg, che per un dispositivo così potente e così ampio è quasi un record. Merito dello chassis in alluminio e dell’ingegnerizzazione pressoché perfetta.  L’utilizzo di un alluminio di qualità (come in questo caso) permette di mantenere un peso contenuto senza che questo impatti sulla solidità del prodotto. La qualità costruttiva è realmente ai vertici ed il design, nel suo essere austero, è anche molto elegante.

Software, Hardware e Performance

La scelta di Asus di  utilizzare il Ryzen AI 9HX è azzeccatissima: una CPU molto molto potente, in grado di soddisfare ogni esigenza ma anche di garantire un consumo energetico dignitoso (ha un TDP di 80W). E’ una CPU a 12 Core (24 thread) con frequenza fino a 5.1 GHz, che restituisce risultati elevatissimi nei benchmark ma anche nell’esperienza d’uso quotidiana.

Il  suffisso “AI” presente nel nome della CPU non è a caso, lo vedremo presto.

La batteria è da 90 Wh ed ha un’autonomia -per l’uso per cui è stato pensato- molto buona: mediamente siamo sulle 4-5 ore di utilizzo spremendolo con Da Vinci, che possono quasi raddoppiare con uso da laptop più “tradizionale”. La sua vocazione professionale è confermata anche dall’assenza di un sistema di raffreddamento particolare, che lo rende non dico inadatto al gaming (sarebbe un’eresia, vista la riserva di potenza che garantisce) ma chiaramente non destinato a questo tipo di utilizzo.  Non è un laptop freddo ma la gestione delle temperature non preoccupa e le ventole sono abbastanza silenziose: solo sotto sforzo e dopo un utilizzo prolungato diventano un po’ rumorose.

Abbiamo 32 GB di RAM LPDDR5X (saldati e non espandibili) sul nostro esemplare (è possibile acquistare anche la variante con 64GB  di RAM) unitamente all’ottima unità SSD da ben 2TB che offre prestazioni nella media: 5 GB/s in lettura sequenziale, 3 GB/s in scrittura. Niente di eccezionale, ma sicuramente sono valori molto buoni.

La GPU integrata è la Radeon 890M, che viene utilizzata per i task meno impegnativi, mentre la RTX4070 dedicata serve (eccome) quando siete a editare i vostri contenuti. Noi parliamo prevalentemente di Premiere e Da Vinci perché il nostro lavoro si concentra (anche) su quello, ma potete stare ben certi, se siete professionisti che operano nel 3D o utlizzano CAD/CAM, che questo laptop non vi deluderà. La RTX4070 è una ottima GPU di fascia alta, che anche in gaming dà il meglio di sé. Chiaramente, avendo un display 4K diventa impegnativa la gestione a piena risoluzione, per cui se volete giocare dovrete fermarvi a risoluzioni più basse. E’ un ProArt, è un laptop per professionisti, per il gioco la stessa Asus ha prodotti più specifici, ma questo non vuol dire che -se siete giocatori occasionali- non possiate soddisfare la vostra voglia di relax.

Bluetooth 5.4 e Wi-Fi 7 sono dovuti al chip Mediatek integrato.  La qualità delle antenne è buonissima, ho ottenuto valide performance in ogni angolo della casa.

A bordo c’è Windows 11 home (si può anche avere Windows 11 Pro, al bisogno) con una suite di Asus dedicata ai creators (ProArt Creator Hub) che si limita di fatto alla calibrazione  del colore e ad alcuni suggerimenti per il mantenimento delle performance. Nel nostro caso, non lavorando con profili calibrati e non facendo color correction, risulta forse più superflua, ma quello che promette lo fa bene.

La parte di intelligenza artificiale è deputata a Copilot, che abbiamo imparato a conoscere e che sta diventando, dopo un inizio complicato, uno strumento sempre più interessante. Con una maggiore integrazione all’interno di Windows e dei rispettivi contenuti può davvero dare al sistema operativo di Microsoft particolare lustro. Ma… non solo Microsoft: ci sono due strumenti dedicati di Asus come Musetree, per la generazione di immagini di alta qualità, nonché Story Cube, che è un organizzatore di contenuti AI che ha lo scopo di permettervi di razionalizzare i vostri  contenuti multimediali, catagorizzandoli in automatico e semplificando la ricerca del contenuto più adatto da inserire -ad esempio- in un articolo, selezionandolo in pochi istanti anche in un archivio molto nutrito come quello di molti creators. Vi consiglio di visitare il minisito dedicato, linkato prima, per scoprirne le chicche. Abbiamo anche Asus dial, che consente di avere accesso alle funzionalità più usate in modo veloce e intuitivo e sfrutta una parte del touchpad ed è completamente personalizzabile. Uno strumento comodo, intelligentissimo, che richiede un po’ di abitudine magari ma che poi amerete.

Display, audio, porte e periferiche

Il display da 4K OLED da 16″ in formato 16:10 usato da Asus è una gioia per gli occhi: luminoso, ben contrastato e configurabile nel caso necessitiate di una calibrazione del colore accurata, è un pannello pazzesco  per definizione e qualità dell’immagine. Il touchscreen è pure reattivo. L’unica nota stonata, che in qualche modo tradisce la vocazione professionale del laptop, è il refresh a 60 Hz, che quindi lo rende inadatto al gioco competitivo. Non un gran problema visto che i gamers non sono esattamente il target di utenza di questo prodotto, ma creare un ibrido ancora più convincente per creatori e gamers (categorie che spesso convergono) non sarebbe stata una cattiva idea. L’audio è affidato a due speakers Harman Kardon dalla qualità eccellente: il suono è forte, corposo, bilanciato, una delle massime espressioni su laptop. Promosso anche da questo punto di vista.

La dotazione di porte è completa: USB4 Type-C ultraveloce, USB 3.2 Gen 2 Type-C, HDMI 2.1 FRL, un lettore di schede SD, un jack audio e USB 3.2 Gen 2 Type-A standard.

Il touchpad è enorme e molto comodo. Come anticipato, nella parte superiore sinistra c’è Asus Dial, che di fatto ha un tasto virtuale ed una rotella, completamente configurabili con l’app omonima, una manna per i creatori di contenuti che magari necessitano sempre degli stessi software e fanno spesso le stesse operazioni.

La tastiera è altrettanto comoda, la corsa è di 1.7mm ed è ottima, come il feeling dei tasti, ma credo ci sia qualcosina da affinare, poiché mi è capitato digitando in modo molto veloce di avere piccole imprecisioni o lettere ripetute (soprattutto la barra spaziatrice). Non sono problemi frustranti e sicuramente risolvibili, ma per onestà intellettuale non possiamo non citarlo.

Prezzo e conclusioni

Qui arrivano forse i dolori per l’utente medio: 2999 € sul sito ufficiale sono tanti  soldi,  ma è pur vero che i competitors non stanno a guardare ed Apple, a parità di esperienza d’uso, supera il prezzo di questo Asus ProArt P16 di almeno 1000 €. Chiaramente è un prodotto di nicchia: se il vostro obiettivo è quello di usare Office, Photoshop in modo leggero e qualche giochino occasionale certo è il prodotto sbagliato. Ma se siete creatori di contenuti, usate strumenti pesanti che necessitano di una riserva di potenza incredibile mantenendo comunque una portabilità accettabile (nonostante le dimensioni)  e vogliono un display da primo della classe, è un investimento intelligente. E’ un prodotto che a me ha colpito particolarmente e -quando arriverà il momento di restituirlo- proverò sicuramente tanta nostalgia.

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