Bose: solo a sentirne il nome il popolo del web (e non solo) si divide tra gli scandalizzati e gli entusiasti. Sono molti i brand che scatenano guerre tra fanboy, ma Bose è sicuramente ai vertici. Il motivo? Presto detto: è probabilmente la stessa guerra che si scatena tra amanti della fotografia più pura e gli avanguardisti che accettano l’ingerenza del software all’interno del panorama fotografico. Foto realistiche o foto brillanti che catturano l’attenzione? Il concetto è simile: lontano dall’essere un brand per audiofili, Bose ha avuto l’intelligenza di rendersi sufficientemente ruffiana da farsi apprezzare da coloro che amano suoni corposi con bassi potenti a dispetto di un suono più flat e bilanciato. Sotto le nostre mani abbiamo gli earbuds Bose QuietComfort Ultra, che si collocano nella fascia altissima del mercato. Scopriamoli insieme.
Design, Materiali ed Ergonomia
I Bose QuietComfort Ultra sono auricolari ben studiati e comodi da indossare. Non cadono nemmeno con movimenti bruschi e si presentano bene. Soprattutto, anche dopo tante ore di ascolto non danno fastidio, particolare tutt’altro che scontato (e che necessita, appunto, di un utilizzo prolungato per essere notato). Bose ha fatto un lavoro eccellente in questo. Dove mi sarei aspettato un po’ più di cura è invece nei materiali: non è certo la plastica il problema, è corretto (anche per mantenere un peso contenuto) avvalersi di questo materiale, ma il touch and feel è -passatemi il termine- quasi economico, in contrasto con il prezzo che invece è piuttosto elevato. Una piccola macchia che comunque non rovina certo il prodotto. In dotazione, oltre ai soliti gommini di varie misure ci sono anche tre diverse misure di inserti, per migliorare ulteriormente l’indossabilità.
Qualità Audio e riduzione del rumore
Abbiamo parlato della fama di Bose come brand dedito soprattutto ad un sound ruffiano: tanti bassi, un suono coinvolgente e forse poco rispetto del bilanciamento dei suoni, per un sound d’impatto ma non preciso come vorrebbero gli appassionati di musica più incallito. Bose non ha stravolto la propria politica con questi auricolari, tuttavia mi sento di definire ingiuste le critiche così aspre rivolte al brand. Questi auricolari suonano davvero molto bene: certo, i bassi sono particolarmente carichi ma non percepisco innaturalezza nell’audio restituito. Provando con più generi musicali, hanno sempre risposto in modo adeguato, senza distorsioni anche al massimo volume. L’audio spaziale è molto coinvolgente e accurato.
La cancellazione del rumore si avvale di quattro microfoni per auricolare: nessuna AI, nessun algoritmo strano, solo puro audio ed il risultato è favoloso. Sono probabilmente i migliori auricolari in commercio come qualità della riduzione del rumore. In particolare, l’attivazione della cancellazione del rumore non altera la musica come a volte accade. Bose ha fatto un lavoro gigantesco e ha mantenuto quelle che erano le promesse: QuietComfort non è solo un nome commerciale, insomma. La cancellazione del rumore è settabile su più livelli, cosa che restituisce ancora più pregio al funzionamento di questa caratteristica.
Dove purtroppo Bose deve fare di più è in chiamata: la qualità non è assolutamente all’altezza né del prezzo né della fama di Bose. In particolare, la qualità dei microfoni è sotto la soglia della sufficienza. Gli stessi microfoni che garantiscono una cancellazione pressoché perfetta hanno tradito Bose, che dovrà correre ai ripari. Sicuramente un aggiornamento software può risolvere la situazione.
Sensori, regolazioni, connessione, app
L’app di Bose è minimale ed essenziale, senza fronzoli, dedicata a tutti coloro che vogliono sì avere sotto controllo i parametri fondamentali ma al tempo stesso non impazzire con regolazioni troppo fini e complesse. E’ possibile personalizzare l’equalizzazione, le modalità di cancellazione del rumore e le shortcut per attivare comandi e funzione tramite gli auricolari stessi tramite pressione prolungata. Personalmente ho trovato i comandi touch piuttosto comodi, peccato però la scarsa possibilità di personalizzazione al netto del già citato tocco prolungato. E’ supportato il bluetooth multipoint, feature introdotta con il secondo aggiornamento.
Per massima trasparenza dobbiamo dire che appena tirati fuori dalla confezione c’erano evidenti problemi di connessione. L’audio non era stabile, si sentivano dei disturbi e l’esperienza di utilizzo era davvero frustrante. Tuttavia facendo l’aggiornamento software subito trovato dall’applicazione il problema si è risolto in via definitiva ed anche dopo numerose ore di ascolto la connessione si è dimostrata stabile. Gli auricolari supportano tutti i codec di Qualcomm tra cui l’aptX Adaptive oltre a SBC e AAC, mentre sembra assente LDAC.
Autonomia
Abbiamo dato la sufficienza all’autonomia di questi auricolari non perché non sia buona ma perché fondamentalmente è in linea con altri prodotti. Le 6 ore dichiarate sono in realtà leggermente sovrastimate, soprattutto con ANC attivo e con un volume superiore alla metà: siamo tra le 4 e le 5 ore, con il case in grado di garantire 3 ricariche complete. Non rimarrete certo a piedi. Brutta storia, l’assenza della ricarica wireless. O meglio, non che non se ne possa fare a meno, ma Bose ha pensato bene di vendere a parte un case per avere la ricarica senza fili, alla cifra di 59,95€, che sommati ai 350 euro di listino fanno lievitare la cifra sopra i 400 euro. Follia,.
Prezzo e conclusioni
Il listino dice 349,95€: no, no e ancora no. Tuttavia attualmente su Amazon lo street price è di 229,95 €. Certo, non una cifra popolarissima ma non più alta della concorrenza, Sony e Apple in primis. La qualità audio è ottima, potete stare tranquilli. La cancellazione del rumore è la migliore che si possa avere in questo momento, a differenza della qualità in chiamata, decisamente migliorabile. Difficile consigliarvi senza riserve questi auricolari, ma se siete già utenti Bose e avete un budget di questo tipo potete acquistarli ad occhi chiusi. Al prezzo di adesso, ovviamente.