Xiaomi Smart Band 9, che abbiamo recensito non molto tempo fa, ci era piaciuta ma non offriva miglioramenti significativi rispetto alla generazione precedente. A distanza di meno di un anno Xiaomi offre la variante pro della propria iconica band, dopo una Band 8 Pro che aveva come maggior pregio l’essere un anello di congiunzione tra smart band e smartwatch, pur con dei limiti. Con la nuova Smart Band 9 Pro l’azienda cerca di avvicinarsi ancora un po’ al mondo degli smartwatch. Ha senso?
Estetica, Materiali e Display
Band 9 Pro si presenta con una cassa rettangolare ma con angoli tondeggianti (alla Apple Watch, per intenderci, che però è quadrato) ed un profilo in alluminio. Ottima la varietà di cinturini: il nostro è un classico cinturino in silicone senza infamia né lode. Personalmente preferisco altri materiali, ma solo per un’esigenza personale: quelli in silicone (in tutti gli orologi) tendono a darmi fastidio dopo poche ore. Il display è da 1.74 pollici, 336x480px, ovviamente AMOLED (stessa diagonale e risoluzione della Band 8 Pro) ma con la luminosità massima che raddoppia (adesso sono 1200 nit), luminosità regolabile automaticamente. E’ presente l’AOD, che naturalmente riduce l’autonomia. Le dimensioni generali sono ridotte rispetto alla band precedente grazie all’ottimizzazione delle cornici. Mantenuta ovviamente la resistenza all’acqua (50m) ma Xiaomi consiglia di non usarla in docce calde, saune o durante le immersioni.
Hardware, OS e autonomia
Non sono dichiarate le specifiche su SoC e memoria, ma in una smart band (per quanto evoluta) non è una caratteristica fondamentale. Chiaramente abbiamo Hyper OS come sistema operativo, che sta migliorando con una velocità incredibile. L’esperienza è fluida, completa, stabile, c’è praticamente tutto a parte la risposta alle notifiche e la possibilità di espandere le funzionalità con app terze (cosa che non ci si aspetta da un prodotto così). Il design del software è gradevole e moderno.
Le app integrate sono quelle consuete per dispositivi di questo tipo: controllo della musica, della fotocamera dello smartphone, sveglia, promemoria meteo e… orologio. La personalizzazione è buona e le watch faces numerose, tutte installabili dall’app Mi Fitness. Alcuni quadranti sono anche personalizzabili in modo più fine andando a settare le rispettive complicazioni (sì, le chiamano così, come Apple). Non c’è la risposta alle notifiche (le emoji sono invece supportate).
La batteria da 350 mAh si ricarica in poco più di un’ora e garantisce un’autonomia eccezionale. L’azienda dichiara fino a 21 giorni, realisticamente siamo tra gli 8 e i 15 giorni (dipendentemente dai monitoraggi che settate e dalla presenza dell’AOD, che riduce drasticamente l’autonomia, di fatto dimezzandola). E’ un risultato molto buono, che vi farà dimenticare quasi di ricaricare l’orologio.
App e sensori
In passato abbiamo un po’ criticato Mi Fitness, ma ormai è un’app matura e piacevole anche nel design, perfettamente in linea con la concorrenza e per certi versi anche migliore. Le informazioni sono chiare e ben leggibili, ottima la sincronizzazione, ottima la stabilità della connessione ed anche la consultazione dello storico dei monitoraggi è funzionale (una carenza risolta abbastanza velocemente). Mantenuta l’ottima compatibilità con iOS e l’integrazione con Strava, Google Fit, SUUNTO ed ovviamente Apple Salute se utilizzate iPhone.
Mi Fitness è cresciuta veramente tanto e adesso è perfettamente al pari di altre soluzioni e migliore, ad esempio, dell’applicazione di Oppo. Il problema di Mi Fitness era la carenza di alcune funzioni e una gestione dello storico dei monitoraggi poco intuitiva. Adesso è un’app molto completa, in grado di integrarsi con Strava, Google Fit e SUUNTO. Mi Fitness è compatibile anche con iOS.
Potete tenere traccia di tutte le vostre attività e ci sono anche dei piccoli tutorial per sfruttare al meglio la band, ed anche le singole funzionalità (quelle meno “chiare” come la gestione dello stress o la “vitalità”) sono spiegate nel dettaglio, con traduzioni ben fatte e comprensibili. Abbiamo il GPS, migliorato rispetto alla Band 8 Pro ed è sia più veloce nel fix sia più affidabile nel tracciamento dei percorsi.
Come premettiamo SEMPRE prima di parlare della qualità dei monitoraggi e della gestione delle attività sportive, ci sono prodotti dedicati per i professionisti, con ben altre caratteristiche e ben altri costi ovviamente. Ma nonostante questo, sono rimasto sorpreso dalla precisione sia dei parametri essenziali (frequenza cardiaca e saturazione) sia del monitoraggio del sonno che è particolarmente preciso ed affidabile. Restituisce valori simili al Huawei GT 5 che sto usando come smartwatch principale ed è molto accurato anche nel determinare la qualità del sonno e la suddivisione delle varie fasi. Rispetto alla Band 8 Pro devono aver ottimizzato l’algoritmo del conteggio dei passi, che non sovrastima più in modo significativo i passi effettuati. Grazie alla presenza del GPS anche il resoconto del percorso fatto e della distanza percorsa è preciso. Ci sono tantissime modalità sportive e di allenamento che sono pure ben fatte: siete guidati in modo molto semplice, anche quando è il momento di fermarsi o fare esercizi di respirazione.
Prezzo e conclusioni
Abbiamo parlato sostanzialmente bene di questa band, che costa però 79 € su Amazon e sul sito ufficiale. I miglioramenti rispetto alla Band 8 Pro, che si trova a 20 € meno, non sono tali da consigliare l’upgrade ed in generale le soluzioni adesso sono tante: molti produttori, infatti, hanno realizzato questi dispositivi a metà tra band ed orologio. La stessa Xiaomi ha a catalogo l’ottimo Redmi Watch 5 Lite che ha caratteristiche molto simili e costa poco più di 50 euro. Noi vi consigliamo Xiaomi Smart Band 9 Pro soprattutto se doveste trovarla in offerta. A prezzo pieno, convince solo a metà.