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Recensione Redmi 14C: Onesto

Tra tanti super top, telefoni incredibili con Intelligenza Artificiali, foto da sogno e performance da fuoriserie a volte fa anche bene “disintossicarsi” ed immedesimarsi nei bisogni dell’utenza meno esigente: non è una novità, infatti, che i veri numeri i brand li facciano con la fascia apparentemente meno nobile del mercato. Oggi analizziamo l’ultimo smartphone della serie “C” di Redmi, il Redmi 14C.

Scheda tecnica
  • SoC: MTK Helio G81
  • RAM: 4/8GB LPDDR4X
  • Storage: 128/256GB eMMC 5.1 (espandibili)
  • Display: TFT LCD 6.88″ 120 Hz, 1640x720px, 600 nit HBM
  • Fotocamere:
    • Main 50 MP f/1.8
    • Frontale 13 MP f/2.0
  • Video: 1080p 30 fps
  • Connettività: Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 5., NFC, dual SIM (no eSIM), GPS
  • Sensori e porte: Accelerometro, bussola, prossimità (virtuale), luce ambientale, fingerprint (laterale), speaker stereo, jack audio
  • OS: Hyper OS basato su Android 14 (patch di ottobre 2024 al momento della recensione)
  • Batteria: 5160 mAh, ricarica a 18W (no wireless)
  • Dimensioni: 171.88×77.8×8.22mm
  • Peso: da 204 a 211g a seconda della colorazione

Unboxing

La confezione comprende:

  • Il telefono
  • Estrattore SIM
  • Cavo USB
  • Pellicola preapplicata

Estetica e Materiali

Non sorprende che Redmi 14C sia uno smartphone costruito con materiali plastici. E’ ben assemblato ed ha una buona cura del dettaglio. Le colorazioni sono vivaci ed anche la colorazione nera ha comunque una propria particolarità, ossia una trama quasi “stellata”. L’oblò centrale è molto grande ed ospita di fatto una sola fotocamera: c’è un altro sensore presente, ma viene semplicemente definita una “lente ausiliaria”. Il design nel suo insieme è molto piacevole

Batteria e connettività

Lo smartphone ha una batteria da 5160 mAh, che considerate le specifiche garantiscono abbondantemente la giornata (e anche qualcosa di più). L’unico punto a sfavore è sicuramente la ricarica a soli 18W, che richiede circa 2 ore per la ricarica completa.

La ricezione è molto buona e supporta sia VoLTE che VoWiFi. Il Wi-Fi è solo dual band, ma è consuetudine nei budget phone, dove conta più che altro la portata e l’affidabilità, che sono assolutamente garantiti in questo smartphone. La versione in vendita nel nostro paese supporta la connettività NFC. Il Bluetooth è aggiornato alla versione 5.4.

Display, vibrazione, audio e sensori

Parlando di budget phone è inevitabile che ci siano dei compromessi più o meno comprensibili: il display è un semplice LCD, ma con una diagonale molto ampia (6.88″), quindi perfetto per chi cerca un’esperienza di questo tipo. La luminosità è di 450 nit, che arrivano a 600 in modalità HBM: né più né meno di quello che offre la concorrenza tra i 100 e i 150 euro (ad esclusione di offerte particolari o abbonamenti con gli operatori). Il refresh è a 120 Hz ma nella maggior parte dei casi andrà a 90 Hz. Non si possono forzare i 120 HZ. I colori sono buoni e sia la saturazione che il punto di bianco sono gestibili nelle impostazioni Il motorino di vibrazione è in linea con il prezzo del dispositivo. L’audio è solo mono: avrei preferito poter usare l’earpiece come secondo speaker, visto che alla fine è un’implementazione software. Non è specificato, ma Redmi 14C sembra essere dotato di un solo microfono, quindi senza il secondo microfono per la soppressione dei rumori di fondo. Nonostante questa limitazione l’audio in chiamata è più che sufficiente, anche in capsula il comfort è abbastanza buono. Il sensore di prossimità è virtuale e -come tutti i sensori di questo tipo, anche quelli utilizzati dai competitors- necessita di un po’ di abitudine ma non preoccupatevi: i seri problemi che affliggevano gli Xiaomi tanti anni fa sono solo un lontano ricordo. Tra i sensori spicca l’assenza del giroscopio.

Software e Performance

Hyper OS  è un sistema operativo fortemente personalizzato rispetto alle versioni più pure di Android e rispetto al passato è diventato anche maggiormente scalabile. Xiaomi sui propri smartphone di fascia più bassa rinuncia ad alcune animazioni, al centro di controllo standard di Hyper OS a favore di quello più tradizionale mutuato dalla MIUI e ad alcune funzionalità come il secondo spazio, che non offrirebbe un’esperienza appagante su un hardware così. Per mantenere basso il prezzo Xiaomi ha mantenuto l’abitudine di preinstallare molte app e di inserire alcune pubblicità nelle app di sistema. Fortunatamente è motlo semplice sia disinstallare le app non gradite che disattivare le pubblicità, circoscritte alle app di Xiaomi. Per quanto sia inizialmente fastidioso, la relativa facilità con cui si possono disattivare rende meno frustrante la cosa. Mi Video è forse l’app più emblematica: vi sconsiglio l’utilizzo, è abbastanza invasiva. Nella fascia bassa Hyper è forse insieme a One UI l’OS con più funzioni, anche di personalizzazione. Non mancano nemmeno i temi. A bordo abbiamo Android 14, stando alle informazioni ufficiali che potete trovare nella pagina apposita riceverà altre due major e 4 anni di patch.

La scheda tecnica è quella di un telefono che parte da poco più di 100 euro: il SoC è il Mediatek Helio G81, molto simile al G85 con processo produttivo a 12nm. E’ un SoC nuovo solo sulla carta, l’architettura è molto datata e le prestazioni sono quelle che sono. Noi abbiamo la versione con 8 GB di RAM e 256 GB di storage (che costa 30 euro in più della versione base con 4 GB di RAM e 128 GB di storage): vista l’esigua differenza di prezzo ve la consigliamo. Qualche lag c’è e l’apertura delle app a causa delle memorie eMMC 5.1 non è velocissima, ma è uno smartphone comunque usabile. Certo, se avete fretta non è lo smartphone per voi.

Foto e Video

L’unica fotocamera posteriore da 50 MP è la stessa che troviamo su molti altri Xiaomi economici: una cam onesta di giorno e appena sufficiente di sera, ma buona se la contestualizziamo alla fascia economica. C’è bisogno di una mano piuttosto ferma perché sui budget phone la velocità scatto non è mai fulminea. La cam frontale è da 13 MP (quindi un upgrade rispetto agli 8 MP del Redmi 13C) ed è sufficiente. Gli scatti, come potete vedere, sono da 6 in pagella. I video convincono molto meno e soffrono tanto l’assenza di una qualsiasi forma di stabilizzazione, anche solo elettronica. I video vengono registrati a 1080p. Le modalità sono ridotte all’osso e mancano quelle creative di Hyper OS: scelta comprensibile. Anche l’editing foto è limitato alle regolazioni di base e all’aggiunta di stickers o testi.

Galleria fotografica

Prezzo e Conclusioni

Redmi 14C si trova sia su Amazon che sul sito ufficiale a 129,90 € nella variante con 4 GB di RAM e 128 GB di storage, che diventano 159,90 € nella versione che abbiamo in test, con 8 GB di RAM e 256 GB di storage. In entrambi i casi se passate dal sito ufficiale avrete 10 € di sconto. Questo è uno smartphone che a breve sarà sicuramente disponibile (nella versione con le specifiche migliori) ad un prezzo ancora più basso. Naturalmente si trovano online (senza sindacare come e perché) prodotti performanti a cifre simili, magari usciti mesi e mesi fa, ma non si può fare un paragone diretto tra questi prodotti. Redmi 14C è uno smartphone affidabile per una fascia di utenti ben specifica: ossia tutti coloro che cercano uno schermo grande e una batteria duratura e non hanno bisogno di prestazioni mirabolanti o di specifiche di prim’ordine.

 

 

 

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