Redmagic 7S pro
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Recensione Redmagic 7S Pro: Muscoloso, ma non per tutti

Redmagic, società di Nubia, ha presentato il nuovo smartphone da gaming, successore del Redmagic 7 Pro che abbiamo già recensito, come da tradizione molto potente ma con qualche criticità in particolare sul software, che ci ha creato qualche grattacapo (problemi di mancato riconoscimento SIM dopo un aggiornamento, un reset spontaneo e un crash della modalità gioco che ci ha costretti a fare un ripristino perché il dispositivo era diventato inutilizzabile. Le cose saranno cambiate? Vediamo!

 

Scheda tecnica
  • SoC: Qualcomm Snap 8+ Gen 1
  • RAM:  12 GB/18 GB
  • Storage: 256/512GB UFS 3.1 (non espandibili)
  • Display: 6.8″ OLED 120 Hz 12bit FHD+ (touch sampling a 960 Hz)

Fotocamere:

  • Main 64MP f/1.8 (Samsung GW3)
  • Ultrawide 8 MP f/2.2 (HI846)
  • Macro 2 MP f/2.2 (OV02A10)
  • Anteriore 16MP f/2.0 OV16E10 (Under display)

Video 

    • fino a 8K 30fps (main),
  • Connettività: 2G/3G/4G/5G, Wi-Fi 6, hotspot, Bluetooth 5.2, NFC
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta (under display), Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità, Uscita video dalla type C, trigger con sampling a 520 Hz
  • OS: Red Magic OS 5.5 basato su Android 12 (patch di giugno 2022 al momento della recensione)
  • Batteria: 5000 mAh con ricarica a 65W (no ricarica wireless)
  • Dimensioni: 166.27 x 77.1×9.8mm
  • Peso: 235g

Unboxing 

La dotazione comprende:

  • Il telefono
  • Un alimentatore GaN da 65W
  • Cavo type C
  • Cover

Estetica e materiali

Redmagic 7S pro
Redmagic 7S pro

Redmagic 7S Pro è praticamente indistinguibile dal 7 Pro, in tutto e per tutto, ad eccezione della finitura posteriore “camouflage” che onestamente risulta un po’ meno gradevole rispetto al predecessore. Fortunatamente è disponibile anche la colorazione bianca, relativamente più sobria. Plastica, vetro e metallo sono i materiali utilizzati. La costruzione è senz’altro molto buona, il design è in linea con ciò che ci si aspetta da un prodotto di questo tipo: tante trasparente con delle scritte che “fanno gaming”, una ventola con illuminazione RGB e due marchi di fabbrica della casa: i trigger touch, molto sensibili e affidabili e lo slider per attivare la modalità gioco. Sicuramente non è un prodotto che passa inosservato.

Batteria e connettività

Fortunatamente non abbiamo avuto i problemi che invece avevamo riscontrato col Redmagic 7 Pro: prende molto bene, la rete dati è affidabile e anche la connettività in generale (bluetooth, Wi-Fi, NFC) è davvero performante. Nessun problema con  Google Pay e Android Auto. La type C supporta l’uscita video, cosa molo positiva.

L’autonomia è molto variabile. Ok, è sempre variabile ma sembra che questo Snap 8+, per quanto leggermente più affidabile dello Snap 8, abbia più o meno lo stesso comportamento: nel momento in cui lo andate ad utilizzare più intensamente, la batteria ne risente in modo sostanziale. Anche i consumi in standby non sono sempre regolari, sebbene non divengano mai drammatici. La curva di scarica quindi di fatto cambia ogni giorno ed è molto complesso dare un valore medio di autonomia. I 5000 mAh comunque garantiscono, più o meno a fatica, la conclusione della giornata. La ricarica a 65W (ottimo il supporto ai caricatori GaN, quantomeno abbiamo uno standard a cui fare affidamento) è veloce quanto basta per non sentire il bisogno di una ricarica più estrema. Peccato per l’assenza della ricarica wireless.

Redmagic 7S pro
Redmagic 7S pro

Display, vibrazione, audio e sensori

A bordo abbiamo un buon pannello da 6.8″ FHD+ a 120 Hz. Non è la migliore unità che si possa trovare sul mercato ma non sfigura. Avrei preferito una luminosità massima più alta però, visto che in ambienti esterni molto assolati cede un po’ il fianco. Non è completamente illeggibile ma vi costringerà a fare sforzi extra. Buona la resa dei colori (settabile) ed ottima la reattività del touch scree, che mon perde un colpo. Il display integra anche un discreto fingerprint, non velocissimo ma preciso quanto basta, fingerprint che  a sua volta include un sensore di battito cardiaco. Peccato per i 120 Hz non adattivi, che avrebbero aiutato (magari con l’utilizzo di tutti i giorni) a risparmiare qualcosa in termini di autonomia. L’audio stereo è molto potente e corposo, perfetto per lunghe sessioni di gaming con effetti speciali, colonne sonore ed urla dei nemici (se volete ci potete ascoltare pure Rhove, sono problemi vostri). Non manca il jack audio. Molto bene anche i (tre) microfoni presenti, che svolgono il loro lavoro al meglio sia durante la registrazione video che in chiamata. La vibrazione è doppia e si sente. Allora… cosa dire? E’ buona, perché è davvero precisissima e piacevole, ma questo doppio motorino si sente e dà una sensazione strana. Spero che in futuro venga introdotta la possibilità di disabilitare la doppia vibrazione, lasciando la scelta all’utente. Comunque meglio una doppia vibrazione così che una vibrazione fastidiosa, con la coda e zanzarosa, è evidente. I pusanti touch (i trigger presenti su buona parte degli smartphone da gioco) sono molto precisi e sensibili, una gioia da usare (quando servono). Non ho però trovato alcun modo di usarli al di là della modalità gioco, che a mio avviso è un po’ uno spreco. Non è possibile nemmeno mapparli con software di terze parti per svolgere delle azioni. Sarebbe stata una buona idea (sulla falsariga ad esempio del Poco F4 GT.

Software e Performance

E’ palesemente un mostro di potenza: 12 GB di RAM bastano e avanzano, ma avanzano davvero, 18 (la versione che abbiamo è proprio la top 18/512) sono puro vanto. Non è quello a renderlo un fulmine, ma il comparto hardware, con il nuovo Snap 8+ insieme ad un software comunque leggero (ne parleremo però poco più giù), le memorie UFS 3.1 ed in generale una serie di settaggi aggressivi da parte di Redmagic lo rendono probabilmente lo smartphone più veloce e potente adesso in commercio. Serve tutta questa potenza? E’ percettibile? Si nota la differenza con il Redmagic 7 Pro con un “semplice” Snap 8 e 16 GB di RAM? NO! In nessun caso noterete la differenza e chi sostiene di vedere un incremento prestazionale nell’uso di tutti i giorni vi sta probabilmente mentendo. Il sistema di raffreddamento, chiamato ICE da Redmagic, si compone di tutta una serie di accorgimenti:

  • Una ventolina a 59 lame con due feritoie laterali ed un volume di aria compreso tra 0.28 e 0.35 CRM e tra 7.52 e 11.75 mmH2O). L’azienda dichiara 30mila ore di vita utile. Ruota a 20mila giri al minuto,sibilante e fastidiosa quanto basta (ma settabile)
  • Camera di vapore
  • Un fogllio di rame ad alta conducibilità termica
  • Gel termico
  • Pad in grafite
  • Dissipatori in alluminio

Non si può negare che questa soluzione funzioni. Se è vero infatti che il calore si sente con uso intenso (da qualche parte dovrà pure uscire e dovrà essere dissipaato) è pur vero che anche quando l’atmosfera diventa rovente le prestazioni non cambiano e il throttling è davvero limitatissimo.

La parte gioco è ben sviluppata ed una volta spostato lo slider apposito di entra in una vera e propria dashboard di gestione dove il videogiocatore potrà settare il compotamento del dispositivo (anche per non essere disturbato dalle notifiche durante le concitate sessioni di gaming) ma anche ad esempio registrare la partita in corso in modo estremamente fluido, vista la potenza praticamente inesauribile a disposizione. Ma si sa, il telefono va anche usato in modo “normale” durante il corso della giornata. E come si comporta? Bene, assolutamente bene. Con una serie di “MA”: il software. Sebbene non ci abbia fatto soffrire come il Redmagic 7 Pro, che si portava dietro qualche bug di troppo, (c’è però una stranezza nella registrazione vide che trovate nel capitolo dedicato alla fotocamera) abbiamo ancora a che fare con un software non curato, tradotto male (guardate gli screenshot: “Camera D’Avanti”, “Cassetta degli strumenti di intrattenimento”, “Doppia carta” e così via), con anche un’organizzazione delle funzionalità non razionale e un design poco coerente, segno di scarso impegno sul software, che vista la fascia di prezzo del dispositivo non è accettabile. Non è un problema di maturità o meno, perché nel corso degli anni i problemi sono di fatto sempre gli stessi.

Redmagic 7S pro
Redmagic 7S pro

Foto e Video

Il sensore principale utilizzato da Redmagic è il Samsung GW3 da 64MP già visto sul Redmagic 7 Pro ma anche su altri competitors come alcuni Blackshark, così come sullo Xiaomi 11 Lite 5G NE (dove faceva una buonissima figura). Le fotografie scattate con la main camera sono alla fine buone, il software fotografico di  Nubia comunque ha svariate funzionalità (sempre se riuscirete a capirle, viste le traduzioni fantasiose) ed anche di sera si fa apprezzare. Naturalmente non vi aspettate foto da top di gamma, manca anche la stabilizzazione ottica, però non sono tragiche come si potrebbe pensare inquadrando il Redmagic 7S Pro come puro gaming phone. I video non brillano in stabilizzazione e velocità di messa a fuoco ma sono usabili, soprattutto a 1080P 30 FPS attivando la stabilizzazione elettronica. Lo smartphone si spinge fino a 8K 30fps, ma lasciate perdere La ultrawide invece è bocciata. Non ci era ancora capitato di provare un sensore prodotto da Hynix, così a memoria, ma qua si è davvero risparmiato. Come sempre inutile la terza camera, una macro da 2 MP. Segnalo un problema con la registrazione video: non sono riuscito in alcun modo a girare video con la cam ultrawide. Nel momento in cui andate ad aprire la modalità video, sparisce il selettore della ultrawide e resta solo lo zoom (ovviamente digitale e tutt’altro che indimenticabile).

La selfie cam è una 16MP under display. Ingiudicabile. Pur migliorata rispetto al passato (c’è tanto lavoro software dieto, che agisce su contrasti e luminosità, visto che la foto grezza è per forza di cose quella che è), ma spesso i risultati sono incommentabili (lascio a voi il giudizio). Soprattutto in leggero controluce (ma leggero davvero, situazioni dove una fotocamera tradizionale non ha problemi) si possono notare degli artefatti intorno ai soggetti, problemi nei contrasti e colori che diventano improvvisamente pastello. La modalità “bellezza” talvolta peggiora pure la situazione. Purtroppo è una tecnologia che ha dei limiti e non sappiamo se questi saranno risolvibili in via definitiva.

 

Prezzo e conclusioni

Redmagic 7S pro
Redmagic 7S pro

Il Redmagic 7S Pro è senz’altro un prodotto di nicchia, vuoi per ciò che ha da offrire di particolare vuoi anche per un prezzo non proprio economico (perché comunque sebbene monti un comparto hardware molto potente ha anche diverse rinunce). Parliamo di 779 € per la versione 12/256 e 949  € per quella top, con 18 GB di RAM e 512 GB di storage. Sicuramente se il vostro desiderio è quello di avere tra le mani un prodotto estremo con delle specifiche chicche destinate a chi gioca tantissimo su smartphone (cosa che noi sconsigliamo, per la vostra salute fisica e mentale, ma fate come vi pare) sicuramente non vi deluderà. E’ potente, si gioca bene, i trigger sono molto sensibili (ma non gestiti dal software durante il normale utilizzo) e l’autonomia è più che sufficiente. Non si può però dimenticare la presenza di un software che ormai non è più al passo con gli standard dell’utenza europea, che merita sicuramente qualcosa di più di qualche stringa tradotta male e un design peculiare ma incoerente.

 

Questa recensione è in collaborazione con Honor Italia

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