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Recensione Realme C55: Poche idee… e confuse

Presentato come il primo dispositivo Android dotato di “isola dinamica”, denominata Mini Capsula, Realme C55 aveva fatto parlare di sé già da qualche tempo, cosa insolita per un device della serie C che solitamente ricopre la fascia più economica del mercato. Realme avrà fatto centro? La Mini Capsula è un vile plagio o un riuscito omaggio? Scopriamolo subito!

Scheda tecnica
  • SoC: MTK Helio G88 12nm
  • RAM:  6/8 GB LPDDR4X
  • Storage: 128/256 GB  eMMC 5.1 (espandibi0i)
  • Display: 6.72″ LCD 90 Hz FHD+, 680 nits

Fotocamere:

  • Main 64 MP f/1.8 (OV64B) senza OIS
  • Macro 2 MP f/2.4 (Galaxycore GC02M1)
  • Anteriore 8 MP f/2.0 (OV8856)

Video 

    • 1080p 60fps (main), 1080p 30fps (front)
  • Connettività: 2G/3G/4G (no 4G+), Wi-Fi 5, hotspot, Bluetooth 5.2, NFC, Dual SIM
  • Sensori e porte: Sensore di gravità, Sensore impronta (laterale), Bussola, Sensore di luce ambientale, Sensore di prossimità, speaker mono
  • OS: Realme UI 4 basata su Android 13 (patch di marzo 2023 al momento della recensione)
  • Batteria: 5000 mAh con ricarica a 33W (no wireless)
  • Dimensioni: 165.60mm x 75.9mm x 8mm
  • Peso: 185g

Unboxing 

La confezione comprende:

  • Il telefono
  • Cavo type C
  • Alimentatore 33W
  • Pellicola preapplicata sul display
  • Cover trasparente in TPU
  • Estrattore SIM

Estetica e materiali

Sin dai render trapelati inizialmente che più recentemente (ma non troppo) dagli hands on dei colleghi indiani spiccavano sia la colorazione chiara che quella nera, con la sua trama ruvida e quasi elegante, insieme ad un bump delle cam abbastanza pronunciato, con degli occhioni grandi e profondi a fissare l’utente. Dal vivo, però, quella trama ruvida ed elegante sembra piuttosto una scrivania dell’IKEA e i vetrini delle fotocamere sono sproporzionati, visto che ci sono due lenti piuttosto piccole (la seconda, una macro da 2MP, praticamente inesistente). Anche la sporgenza del modulo cam è eccessiva e non necessaria, rendendo il tutto dannatamente pacchiano. Ovviamente, come tutte le cose, qualcuno pobtrebe apprezzare. Personalmente, lo trovo inelegante. I materiali sono plastici, ma l’assemblaggio è buono ed il touch and feel è vicino a quello che offrono i competitors nella fascia di prezzo.

Batteria e connettività

La batteria da 5000 mAh (con ricarica a soli 33W, quindi impiegherete circa 1 ora per ricaricarlo completamente) è sicuramente il miglior pregio di Realme C55: faticherete a scaricarlo a fine giornata, anche in mobilità e facendo largo uso di rete dati, maps e fotocamera. La scarica è costante, non scalda e non ha drain di sorta durante l’uso intenso.

Mancano 5G e Wi-Fi 6, non un trauma al prezzo di listino, mentre non sono riuscito ad aggregare le bande nelle stesse aree e con gli stessi operatori dove tutti gli altri dispositivi avevano il 4G+. Sebbene non ci siano dichiarazioni di Realme in merito, è facile pensare che purtroppo il CA non sia supportato, un aspetto che nel 2023 mi lascia molto perplesso. La ricezione tuttavia è buona ed anche la rete dati si comporta bene. Il Wi-Fi 5 ha una portata più che sufficiente, ma la velocità cala in modo drastico anche spostandosi di una stanza, a soli 4/5m dal router ed una parete non eccessivamente spessa.

Bene invece Bluetooth 5.2 e NFC, così come Android Auto. Tutto regolarmente funzionante, affidabile, senza disconnessioni.

Display, vibrazione, audio e sensori

Il display è poco più che onesto. O poco meno. Perché sì, un LCD a 90 Hz con colori un po’ spenti ed una luminosità appena sufficiente (ma relativamente leggibile in esterna) nel 2023 ce lo aspettiamo da un telefono forse di fascia ancora più bassa. Alcuni dispositivi della concorrenza montano degli ottimi AMOLED a 90 Hz (vedi il Redmi Note 11 dello scorso anno), qua abbiamo un display piuttosto anonimo. I 90 Hz si notano poco (ma ci arriveremo) ed in generale non restituisce emozioni indimenticabili. La vibrazione è, letteralmente, una catastrofe. Molto rumorosa, con la coda, imprecisa, fastidiosa. L’audio è mono e la qualità è solo sufficiente: completamente assenti le tonalità basse, sbilanciatissimo verso l’alto e poco nitido. Via software è possibile aumentare il guadagno dell’audio, fino al 200%, con risultati non buoni, poiché distorce e fa più “confusione” che “suono”. Gradita, invece, la presenza del jack da 3.5mm Abbastanza buona la capsula in chiamata, nella media. Malino il fingerprint, che non sempre è reattivo e preciso.

Software e Performance

La UI di Realme mi piace, sia per le buone possibilità di personalizzazione sia perché solitamente è in grado di garantire affidabilità e performance dignitose anche con un hardware non eccezionale. Su Realme C55 però l’incantesimo si è rotto. A bordo abbiamo la Realme UI 4.0 basata su Android 13 (e con patch aggiornate a marzo), aggiornata ben due volte in questi giorni di test. Il MTK Helio G88, con architettura a 12 nm, non è certo un SoC particolarmente brillante, ma Realme ha pure optato per delle memorie eMMC 5.1, lente e soggette a degrado nel tempo. Senza aspettare che “invecchino”, però, è evidente come le prestazioni siano poco convincenti. Ok, qualcuno obietterà che parliamo di un dispositivo da poco più di 200 euro, ma la concorrenza è agguerrita e spietata e -soprattutto- fa molto meglio. Lo smartphone dà sempre l’impressione di essere poco fluido, l’apertura delle app è lenta e nonostante i 6 GB di RAM (la versione con 256GB di storage invece ne ha 8) sembra poco fluida anche la riapertura. Su Realme C55 l’azienda ha deciso di limitare molto le animazioni, ma pare non bastare. Anche il digitalizzatore a volte è lento nel recepire il tocco. Non mi aspetto prestazioni da dispositivo di fascia alta, ma (giusto per fare un esempio) gli Honor di pari fascia (ma anche i Redmi) garantiscono prestazioni più costanti.

Parliamo della mini capsula: siccome un’immagine vale più di mille parole, godetevi lo screenshot e la clip del funzionamento di questa mirabolante funzionalità targata Realme. Ebbene sì, ad oggi è attivabile soltanto per indicare quando la ricarica viene avviata e quando viene completata. Nient’altro. Addirittura il settaggio della capsula (che tra l’altro non fa niente di più di ciò che fanno le app di terze parti disponibili già da tempo sul play store, anzi, proprio l’opposto) si trova nella sezione Realme Lab, ossia quella sezione dedicata alle funzionalità in beta. Tanto fumo, niente arrosto.

 

 

 

 

 

 

 Foto e Video

A bordo troviamo, a dispetto dell’enorme doppio oblò, una sola vera fotocamera (oltre alla frontale) da 64 MP, un sensore già visto su molti dispositivi della famiglia Oppo, ossia l’Omnivision OV64B. Le immagini sono sufficienti con tanta luce, con colori non eccessivi e un dettaglio accettabile. Anche la messa a fuoco (sempre in buone condizioni di luce) e lo scatto sono veloci quanto basta per ottenere risultati accettabili, visto che parliamo di un dispositivo dal prezzo (relativamente) contenuto. Di sera, con illuminazione artificiale, le immagini restano usabili anche se il rumore è inevitabilmente presente. In notturna, come è lecito aspettarsi, la qualità degrada molto e la modalità notte probabilmente (lo vedete nelle due immagini notturne in galleria) peggiora la scena anziché migliorarla, con degli artefatti violacei. I video (registrabili al massimo a 1080p 60fps) non sono niente di eccezionale. L’assenza della ultrawide (brutto vizio anche di Oppo ultimamente nella fascia media) è quasi inspiegabile. Male la frontale da soli 8MP, sufficiente solo in pieno giorno e al limite dell’accettabile in altri contesti. Nella fascia dei 200 € comunque porta a casa la pagnotta ed è uno degli aspetti più convincenti per il prezzo a cui viene proposto. Onesto.

Galleria fotografica

Prezzo e conclusioni

Realme C55 viene proposto a 219 € nella variante 6/128GB e 249 € nella variante 8/256GB ( ci sono 20 euro di sconto lancio in alcune catene). Anche al netto dell’aumento generalizzato dei costi la cifra richiesta da Realme sembra ingiustificata. Realme ci ha abituato a dispositivi concreti, senza fronzoli, al giusto prezzo e che restituivano un’esperienza d’uso superiore alla scheda tecnica, sfornando dispositivi al limite del capolavoro (come rapporto qualità-prezzo). Questo invece è addirittura un passo indietro e lo è anche e soprattutto guardando cosa fa la concorrenza, che pur senza strafare sicuramente offre prodotti più a fuoco di questo Realme C55. Stendiamo un velo pietoso sulla “mini capsula”, davvero una caduta di stile vista l’implementazione inesistente.

 

 

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