Pixel: al suono di questa parola il mondo del web si divide, tra i fan sfegatati che non vedono nient’altro e tra coloro che invece ritengono i Pixel interessanti sì, ma con delle lacune. A noi Pixel 8 e Pixel 8 Pro erano piaciuti molto, al netto di alcuni dettagli. Google avrà soddisfatto ancora di più le nostre aspettative? Il Tensor sarà finalmente maturo? La AI presente sulla nuova famiglia cambierà le sorti del settore? Vi diciamo tutto!
Unboxing
La confezione comprende:
- Il telefono
- Estrattore SIM
- Cavo USB
Estetica e Design
Meglio togliersi subito il dente: somiglia ad un iPhone? Tecnicamente no: il bump delle fotocamere è completamente diverso, l’isola è sostituita da un normalissimo foro per la fotocamera anteriore e la disposizione dei tasti è differente. Tuttavia il mood è quello ed i punti di contatto, seppur pochi, danno un sapore quasi cupertiniano al dispositivo. Ed è un bene, perché la sensazione è quella di avere tra le mani un dispositivo premium, con un bel frame in alluminio e un posteriore in vetro lucido che non trattiene troppo le impronte. La nostra colorazione bianca è secondo me quella più longeva anche se devo dire che sto rivalutando tantissimo quella grigia. Personalmente ritengo Pixel 9 Pro XL uno degli smartphone dal design più riuscito, tra le proposte del 2024. Il miglioramento rispetto alla precedente generazione è notevole.
Ricezione ed Autonomia
Google Pixel 9 Pro XL ha finalmente cambiato modem, la nuova versione ci ha permesso infatti di non soffrire di battery drain quando lo smartphone era in standby e soprattutto l’autonomia è nettamente migliorata. L’interlocutore durante la conversazione ci ha sempre sentito bene ed anche i vocali sono andati in capsula nell’ascolto degli stessi su whatsapp e Telegram.
La batteria di questo Pixel 9 Pro XL è nettamente migliorata, la batteria è da 5060 mAh con una ricarica rapida da 45W. Finalmente 6h di display attivo su 20 ore di utilizzo non sono più un miraggio, un netto miglioramento rispetto al precedente modello.
Display
Un panello piatto da 6.8 pollici, Google Pixel 9 Pro XL è veramente grande nelle sue dimensioni. Il display è ottimo con un picco massimo di 3000 nits ma un pwm dimming da 240HZ, il refresh rate da 120 HZ è adattivo. Scrivere su questo pannello è veramente piacevole, Google Pixel 9 Pro XL anche su questo dettaglio si è rilevato una garanzia. Peccato davvero per un pWm dimming così basso in pratica la metà di iPhone 15 Pro Max e Samsung Galaxy S24 Ultra.
Software e Performance
Non spenderemo molte parole sulla UI dei Pixel, che è sempre la stessa (ancora basata su Android 14, visto il lancio “anticipato” rispetto agli anni passati), con i suoi numerosi pregi, enfatizzati da una maturità che pare invidiabile. Non sembra niente lasciato al caso, è un sistema operativo coerente e a misura di utente. Chi desidera un OS ricco e pieno di servizi probabilmente -almeno all’inizio- può non apprezzarlo, ma con il tempo emerge l’ottima esperienza Pixel, che pur non essendo unica e inimitabile come la fanbase più calorosa vuole farci credere merita più di una possibilità. Quest’anno più che mai Google ha posto l’accento sull’intelligenza artificiale, con Gemini Advanced come protagonista. Gemini Advanced che però non è incluso in Pixel 9: Google ha destinato i 12 mesi gratuiti solo alle varianti Pro. In realtà, per com’è ora Gemini, non sembra un grande problema: le funzionalità più cool (come l’integrazione in Gmail, Pixel Screenshots e Pixel Studio) sono indisponibili nel nostro paese. Speriamo che Google le introduca velocemente, così da permettere agli utenti delle versioni Pro di godersi i loro 12 mesi gratuiti.
Un altro punto a favore della UI di Google è rappresentato dal supporto prolungato: ben 7 anni di aggiornamenti, che forse sono pure troppi ma danno un’idea ben precisa della direzione intrapresa da Google, cercando di offrire una longevità mai vista su uno smartphone Android. Longevità che però forse un po’ cozza con la scelta di utilizzare un hardware per certi aspetti non da primo della classe: il Tensor G4 nell’uso di tutti i giorni si comporta più che bene. Nell’ottica però di un prodotto pensato per essere longevo, sia il G4 che -ci arriviamo- le memorie potrebbero costituire un problema. Le memorie, già: se n’è parlato tantissimo, noi stessi in assenza di informazioni istituzionali siamo andati a tentoni, ma sembra chiaro ormai che qualsiasi sia il modello o il taglio di memoria Google abbia utilizzato memorie UFS 3.1, vecchie ormai di 5 anni. Oltre alla velocità delle memorie (non certo tragica, vista anche la buona ottimizzazione software) non ho apprezzato la scelta di partire ancora una volta da 128 GB di storage. Ok, qualcuno potrà eccepire che anche iPhone 15 e probabilmente i nuovi iPhone 16 (lisci) partiranno da 128GB, ma è una giustificazione a metà. Per un prodotto che deve durare così a lungo le memorie UFS 4.0 ed un taglio minimo di 256 GB (una combo offerta spesso da alcuni anche in fasce di prezzo più basse) sarebbero state preferibili. Ripeto, il telefono gira bene, le app si aprono velocemente e non ci sono problemi prestazionali causati dalle memorie, ma in futuro?
Foto e Video
Parlando di foto e di video Google offre sempre un ottimo comparto a 360 gradi, anche in questo modello possiamo usufruire di una 5X davvero molto performante ed una ultra wide da 48 MP. I video possono essere girati in 4k a 60 FPS su tutte le camere. Senza perderci in ulteriori chiacchiere vi lasciamo con tutti gli scatti eseguiti con questo Google Pixel 9 Pro XL.
Prezzo e Conclusioni
Google Pixel 9 Pro XL parte da 1199€ nella versione da 128Gb, un prezzo che risulta a nostro avviso alto soprattutto per il taglio di memoria base. In generale questo smartphone entra nella top 5 dei migliori prodotti visti fino ad oggi in questo 2024, fateci sapere come sempre le vostre impressioni all’interno del box dei commenti.