Dreame la conosciamo bene ed abbiamo imparato ad apprezzarla nel corso degli anni: scrollatasi di dosse l’etichetta (che in realtà è sempre stata sbagliata) di sottobrand di Xiaomi ha sempre realizzato prodotti di ottima qualità con un occhio al prezzo, bilanciando la line up per soddisfare un po’ tutte le tasche, senza paura del giudizio della clientela più esigente. Il nuovo L40 Ultra, che andiamo ad approfondire adesso, si colloca nella fascia altissima del mercato (quella sopra i 1000 €), con tante frecce al proprio arco.
Materiali e costruzione
A differenza di altri brand Dreame ha mantenuto una certa linearità di design: i suoi prodotti sono riconoscibili e ben realizzati. Dreame L40 Ultra non aggiunge né toglie niente alla line up del brand dal punto di vista eminentemente stilistico, ma è una conferma. Si percepisce da subito la fascia di appartenenza del prodotto. La stazione base non è troppo ingombrante, considerando che integra due serbatoi per l’acqua, il serbatoio (molto capiente) per la polvere e tutto il sistema di autopulizia e riscaldamento dell’acqua per lavare i mop.
Applicazione e Mappatura
L’app di Dreame è abbastanza minimale ed è una cosa che sostanzialmente apprezzo: a fronte di un design molto pulito abbiamo comunque tutte le funzioni che vi aspettereste da un prodotto del genere. C’è veramente tutto: schedulazione della pulizia, quantità dell’acqua da erogare su più livelli, gestione dell’autopulizia, dei consumabili e tanto altro.
La mappatura è delegata ad un set di fotocamere che effettuano anche una mappatura 3D. La gestione è molto semplice e la precisione della mappatura notevole. I sensori, naturalmente, servono anche ad evitare ostacoli, collisioni e cadute. Tutto funziona in modo impeccabile, grazie al LIDAR che come tipologia di sensore ha raggiunto livelli di affidabilità ragguardevoli.
Abbiamo la compatibilità sia con i comandi vocali che con gli assistenti vocali di Amazon e Google.
Funzionamento, accessori e manutenzione
Se è vero che almeno nella forma questi robot siano quasi tutti uguali, le cose cambiano quando si analizza il funzionamento. Ci sono due aspetti in particolare che ho apprezzato moltissimo del Dreame L40 Ultra: l’azienda dichiara che il robot è in grado di funzionare senza intervento umano per 75 giorni ed è incredibilmente vero. Siamo più precisi: ovviamente nel caso che si incastri da qualche parte o tiri dietro di sé dei cavi, occorrerà intervenire, ma tutto il ciclo di pulizia, autolavaggio, raccolta sporco è praticamente automatico. Questo se utilizzate gli attacchi per collegarlo all’impianto idrico, ovviamente, altrimenti dovrete intervenire per aggiungere l’acqua pulita o buttare via quella sporca. Il serbatoio dell’acqua pulita è molto grande, al vertice della categoria (4.5l), un dettaglio importante. Potreste anche coprire un’intera settimana. Il serbatoio della polvere (3.2l) utilizza un sacchetto, che viene riempito via via dal robot stesso. Gli oltre due mesi dichiarati da Dreame non sono assolutamente un miraggio.
II secondo aspetto che mi ha colpito riguarda la gestione della pulizia degli angoli, eccezionale grazie alla spazzola laterale con un braccio estensibile ed i mop che utilizzano la stessa tecnologia. I sensori di rilevamento dello sporco e degli ostacoli funzionano molto bene, mentre per i tappeti è possibile abilitare la funzione apposita, che aumenta la potenza di aspirazione (eccellente il valore di 11000 Pa) e solleva sia la spazzola laterale che i mop fino a 10.5mm. Sebbene ci sia una funzione specifica per i tappeti (con relativa spazzola, in app si può decidere anche per il riconoscimento automatico o per l’elusione dei tappeti, se non vogliamo pulirli. C’è anche un’altra modalità per i tappeti dove invece viene rallentata la velocità di funzionamento per migliorare l’efficacia della pulizia.
Abbiamo parlato di autopulizia: questa avviene sia durante un singolo ciclo di pulizia (per avere un mop sempre pulito nel caso di superifici grandi o molto sporche) sia alla fine dello stesso ciclo. Il lavaggio con acqua calda (a 65°C) fa sì che i mop siano sempre morbidi e puliti, aumentando l’efficacia del lavaggio successivo ed evitando odori sgradevoli. Il robot pulisce da solo anche la base di lavaggio, per cui l’utente non avrà bisogno di pulire e smontare costantemente. Questo non vuol dire che non occorra manutenzione: semplicemente, richiede molto meno intervento umano rispetto al passato. Ovviamente in app sarete avvisati nel momento in cui i consumabili, come le spazzole, vadano cambiati. Il costo è abbastanza ragionevole ed è facile trovare anche ricambi compatibili.
Il lavaggio non è solo con acqua: c’è un dispenser automatico per l’erogazione del detergente. Personalmente, avendo in casa anche un robot di altro brand con questa funzione, ritengo che sia un must have, comodissimo.
Anche l’aspirazione non è da meno: 11000 Pa sono un valore molto elevato (di recente abbiamo testato un robot con potenza ancora superiore, ma resta un valore di tutto rispetto) e non ha difficoltà di sorta. La gestione della potenza può avvenire anche in manuale, ma consiglio l’automatismo che interviene sulla potenza in base alla quantità di sporco presente. Questo ottimizza sensibilmente l’autonomia ed è funzionale.
Autonomia
L’autonomia, appunto, è uno dei punti forti di questo robot. 5400 mAh garantiscono una pulizia di un ambiente di circa 180 mq. Verosimilmente i valori saranno un pochino più bassi (nel nostro caso la stima è sui 150, ma come ben saprete l’autonomia su un prodotto del genere è fortemente influenzata dal tipo di ambiente, da quanti ostacoli e sporco rileva e dalla presenza dei tappeti che costringono il robot ad aumentare la potenza).
Prezzo e conclusioni
Dreame L40 Ultra costa 1199 € di listino, ma è in promo lancio con 100 € di sconto sia sul sito ufficiale che su Amazon. Non sono pochi, ma tenendo conto della comodità di un prodotto del genere e della qualità offerta da Dreame, sembrano ragionevoli. Senza contare eventuali promo e un fisiologico calo di prezzo entro la fine dell’anno.