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Recensione Doogee V40 Pro: Potente e robusto

Gli smartphone rugged sono da sempre visti come dispositivi di nicchia: sono pochi i brand specializzati ed in genere il pubblico li ritiene brutti e modesti nelle specifiche. Doogee cerca di stravolgere gli stereotipi sui rugged phones con il primo dispositivo dotato di un SoC di fascia medio-alta con un design più originale. Doogee è un’azienda che nel panorama degli smartphone è indissolubilmente legata al mondo degli smartphone a basso costo, ma in realtà è un’azienda che esiste da oltre 10 anni e si è specializzata proprio nell’ambito degli smartphone resistenti. Abbiamo torturato il Doogee V40 Pro e vi raccontiamo la nostra esperienza.

Scheda tecnica
  • MediaTek Dimensity 7300,4nm Octa Core
  • 1.47” IPS Multi-function Rear Display
  • 6.78 inch FHD+ IPS Notch-less Punch Display
  • Battery: 8680mAh
  • Operating system: Android 14
  • Memory: 16GB RAM+512GB ROM
  • External Storage: T-Flash Card up to 2 TB
  • Charger interface: Type-C port / 33W Charger
  • Morpho® AI Quad camera (200MP+8MP+20MP+8MP) · S5KHP3 200MP main camera

Unboxing

La confezione comprende:

  • Il telefono
  • Estrattore SIM
  • Cavo USB
  • Caricatore da 33W
  • Pellicola preapplicata

Estetica e Materiali

Come vi abbiamo anticipato, Doogee ha cercato di rendere più originale il design dei soliti rugged phones mutuandolo dal settore gaming! Proprio così, sembra folle ma mentre (necessariamente) peso e dimensioni sono quelle di uno smartphone rugged (per via anche della generosa batteria), il posteriore ricorda molti dispositivi da gaming ed integra un piccolo display touch secondario da 1.47″ di cui parleremo dopo. Come spesso succede su questi prodotti, non manca un tasto personalizzabile (che di default è assegnato a Zello, app per trasformare lo smartphone in un walkie-talkie).

Come ogni rugged che si rispetti, è certificato IP68/IP69K ed ha la certificazione MIL-STD-810H per la resistenza alle cadute. Questo significa che lo potrete immergere fino a 1.5m per 30 minuti e potete farlo cadere da 1.8m di altezza sul cemento. Chiaramente bisogna sempre considerare tutte le variabili nel momento in cui lo smartphone cade, ma lo abbiamo sottoposto a molte sollecitazioni e ne è uscito indenne.

La scocca è in gomma ed il posteriore in una buona plastica, che trattiene un po’ di impronte. Il modulo fotografico è imponente (e sporgente), con 4 lenti (tutte reali): forse sarebbe stato meglio avere delle fotocamere “a filo”, perché le dimensioni generali sono già ampie: lo spessore è infatti di 16.3mm ed il peso di 375 grammi. Frontalmente, molto azzeccata la soluzione di proteggere il display con due piccoli inserti plastici sopra e sotto, che allontano lo schermo quanto basta per essere protetto in caso di impatto frontale.

Batteria e connettività

8680 mAh sono tanti ed effettivamente l’autonomia è ottima, ma con un dubbio: facendo le dovute proporzioni mi sarei aspettato due giorni pieni di uso intenso, mentre la realtà è un po’ diversa. Il consumo in standby non è così contenuto ed incide un po’ sulla resa generale della batteria. Probabilmente anche la capacità reale della batteria, rispetto a quella dichiarata, è più bassa. Ciò detto, è chiaro che l’autonomia non sia un problema di questo smartphone, che al netto di questi interrogativi è sopra la media e vi permetterà di coprire più di un giorno di utilizzo.

La ricezione è davvero ottima: il telefono supporta il 5G, è dual SIM (senza e-SIM) e si comporta benissimo dal punto di vista della connettività. Il Bluetooth è in versione 5.2, c’è (e funziona) il chip NFC ed abbiamo anche il Wi-Fi 6, che ha un’ottima portata e prestazioni in linea con le attese. E’ uno smartphone molto affidabile nella rete dati, ho avuto modo di utilizzarlo con Vodafone senza alcun intoppo. Il VoLTE è regolarmente supportato.

Display, vibrazione, audio e sensori

Doogee ha montato un display LCD molto ampio, un display da 6.78″ con risoluzione che l’azienda chiama 2.4K, ma che in realtà è di 2460x1080px, comunque un buon valore. Potrebbe sorprendere, se pensiamo al prezzo non contenuto del dispositivo, l’assenza di un display OLED: in realtà nei rugged è una scelta abbastanza frequente (anche Samsung ha optato per un LCD sul proprio rugged) ed è determinata dalla resistenza agli urti. I display OLED sono ad oggi ancora più fragili degli LCD. Il pannello è di buona qualità, sufficientemente leggibile in ambienti esterni ed ha anche un refresh di 120 Hz. Il display secondario non è personalizzabile dalle impostazioni e mostra alcune info di base: si possono scegliere alcuni quadranti, visualizzare velocemente alcune notifiche e si può gestire la fotocamera (ottima idea) per usare la main camera per realizzare selfie piuttosto che quella frontale.

Il fingerprint è ovviamente laterale e funziona bene, veloce e preciso. La vibrazione non è aptica, è piuttosto una vibrazione canonica e un po’ mi dispiace: avrei voluto -se non un feed da flagship- almeno una vibrazione più precisa e meno rumorosa. L’audio è stereo ed ha una buona potenza, mentre la qualità è sufficiente. I microfoni sono pure più che sufficienti, come la capsula: le chiamate sono confortevoli. Ci sono tutti i sensori che vi aspettereste, a parte il barometro. Funzionano molto bene e non ho riscontrato problemi di taratura o di affidabilità. Doogee ha fatto un buon lavoro. Il GPS è molto stabile: di solito non lo specifichiamo mai, ma spesso -quando parliamo di brand meno conosciuti- ci chiedete più dettagli al riguardo, ma desideriamo rassicurarvi. Non siamo più nel 2015 ed è davvero difficile riscontrare problemi di affidabilità del GPS, a prescindere dal brand.

Software e Performance

Potremmo definire questo smartphone double face: la scelta del Dimensity 7300 è ottima, un SoC con processo produttivo a 4nm che garantisce prestazioni solide. L’ottimo SoC è affiancato da 16 GB di RAM (che diventano 36 con i 20 GB “aggiuntivi” prelevati dallo storage) di tipo LPDDR5X, con ben 512 GB di storage UFS 3.1 (addirittura espandibile con micro SD). Questo lo rende senza dubbio il rugged più performante sul mercato: velocissimo, senza rallentamenti o lag, piacevole in ogni circostanza (anche nel gaming). Il comparto hardware lo rende consigliato anche per chi ama giocare con lo smartphone: non può essere la prima scelta a causa delle dimensioni e del peso, ma se per ragioni lavorative (o se siete escursionisti) avete bisogno di uno smartphone così sappiate che, a differenza della concorrenza, con questo potrete giocare praticamente a tutti i titoli con un buon dettaglio.

Il software di Doogee è basato su Android 14 (le patch sono aggiornate a settembre 2024). La politica di aggiornamenti di Doogee prevede un anno di supporto: rispetto ad altri dispositivi proposti dal lbrand, lo giustifico meno spendendo i circa 400 euro richiesti per questo dispositivo. Il software è personalizzato da Doogee, non è totalmente stock. E’ un software molto semplice, senza pretese, senza particolari problemi. Non c’è bloatware e lo apprezzo. Le app per la gestione di file e immagini sono quelle di Google, così come il dialer. Doogee ha preinstallato solo un Toolbox con alcuni strumenti come compasso, livella, torcia, goniometro ecc. e un’app Temi che però sembra vuota. Le traduzioni sono invece insufficienti e certe funzionalità sono difficilmente comprensibili. Credo che nel 2024 non si possa accettare: Doogee deve sistemare le traduzioni se vuole approcciare al nostro mercato, senza costringerci ad utilizzarlo in inglese.

Foto e Video

Il comparto fotografico è piuttosto interessante sulla carta: abbiamo un sensore Samsung da 200 MP, un ISOCELL HP3, usato anche su alcuni medi gamma di Redmi e Honor. Un sensore che su un rugged dovrebbe offrire ottimi risultati. Abbiamo anche una cam ultrawide da 8 MP, addirittura un teleobiettivo 3X (sempre da 8 MP) e una cam notturna (con relativo illuminatore ad infrarossi) da 20 MP. La frontale è da 32 MP. Per essere uno smartphone rugged è molto attrezzato. Tutto questo sistema è gestito da un algoritmo che Doogee chiama “Morpho AI”. Il comparto fotografico è onesto, sufficiente, senza particolari pretese. Ho apprezzato, però, la prontezza del brand nel rispondere ad alcune nostre segnalazioni in merito ad alcuni miglioramenti da apportare nella gestione del cielo e dell’esposizione, che è prontamente intervenuto rilasciando uno specifico fix. I video godono della sola stabilizzazione elettronica. Quando la luice cala c’è molto rumore digitale, ma preferisco un po’ di rumore (che si può correggere in post produzione) piuttosto che un noise reduction troppo aggressivo. Gli strumenti di editing sono quelli di Google Foto: scelta corretta. L’hardware è adeguato al prodotto, ma servono comunque aggiornamenti per migliorare gli algoritmi.

Galleria fotografica

Prezzo e Conclusioni

Doogee V40 Pro si può acquistare sia su Amazon che sul sito ufficiale. Usando il coupon V40PRODEAL su Amazon avrete il 20% di sconto. Il prezzo attualmente è molto variabile, ma attualmente è di circa 450 €, un prezzo un po’ alto: è vero, i componenti costano, ma con queste cifre i clienti si aspettano una maggiore cura del software ed un comparto fotografico esente da problemi, condizioni che (almeno attualmente) non vengono soddisfatte. Tuttavia è chiaro che il core business di questo smartphone sia un altro: se volete un rugged particolarmente resistente, potente ed inesauribile, Doogee V40 Pro è la scelta giusta.

 

 

 

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