ASUS Rog Ally X
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Recensione ASUS ROG Ally X: chi dovrebbe acquistarla?

L’ASUS ROG Ally X, lanciata in Italia il 22 luglio 2024 a 899 euro, rappresenta l’ultima evoluzione di ASUS nel mercato degli handheld gaming PC, un settore in rapida espansione e sempre più competitivo. Questa nuova versione mira a migliorare gli aspetti più apprezzati del modello precedente, la ROG Ally Z1 Extreme, affrontando al contempo alcune delle sue criticità più discusse, come l’autonomia. Con una batteria più capiente, RAM più veloce e alcune modifiche al design, prova a proporsi come una soluzione più bilanciata e matura.

ASUS ROG Ally
ROG Ally Z1 Extreme

La ROG Ally Z1 Extreme, lanciata nel 2023, è stata accolta positivamente per le sue prestazioni, grazie al chip AMD Z1 Extreme, al display Full HD a 120 Hz e alla compatibilità con le principali librerie di giochi su Windows 11. Tuttavia, non sono mancate critiche su elementi come la gestione energetica, il calore generato e l’esperienza d’uso complessa di un sistema operativo non del tutto ottimizzato per dispositivi portatili. Con l’Ally X, ASUS sembra aver recepito il feedback degli utenti, introducendo modifiche mirate a migliorare l’esperienza complessiva.

Dopo alcuni mesi dalla sua introduzione sul mercato italiano, è naturale chiedersi se gli aggiornamenti apportati siano sufficienti a giustificare un prezzo di lancio elevato e se la ROG Ally X sia davvero in grado di competere con le alternative presenti sul mercato (come la Steam Deck OLED, che uso da mesi come “daily driver”). In questa recensione, analizzeremo nel dettaglio pregi e difetti per capire se l’Ally X rappresenti il passo avanti tanto promesso da ASUS.

ASUS Rog Ally X

Specifiche tecniche

La ROG Ally X mantiene molte delle caratteristiche principali del modello precedente, introducendo al contempo aggiornamenti significativi per migliorare l’esperienza complessiva. Al centro del dispositivo troviamo il processore AMD Ryzen Z1 Extreme, già apprezzato nella versione Z1 Extreme. Questo SoC, lanciato nel secondo trimestre del 2023, combina 8 core e 16 thread con una GPU integrata RDNA 3 da 12 unità di calcolo, offrendo un equilibrio tra prestazioni e consumo energetico. Tuttavia, nel 2024, questo chip si confronta con concorrenti più recenti, come il Ryzen 7 8840U, introdotto nel primo trimestre del 2024, che offre prestazioni migliorate a bassi wattaggi.

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Tra le principali novità della ROG Ally X troviamo l’upgrade della RAM, che ora arriva a 24 GB di tipo LPDDR5-7500 MHz, un passo avanti rispetto ai 16 GB LPDDR5-6400 MHz del modello precedente. Anche lo storage è stato aumentato, passando da 512 GB a 1 TB su un SSD 2280 invece che 2230.

Un altro punto di forza è rappresentato dalla batteria, che raddoppia rispetto alla ROG Ally Z1 Extreme. Con una capacità di 80 Wh contro i 40 Wh del modello precedente, ASUS promette un’autonomia decisamente superiore, soprattutto nelle modalità di utilizzo a basso consumo. Questo upgrade, però, ha comportato un lieve aumento del peso, che ora si attesta a 678 g (+70 g rispetto alla versione precedente).

Per quanto riguarda le porte, ASUS ha deciso di eliminare il connettore proprietario XG Mobile, spesso criticato per la sua utilità limitata, in favore di una più versatile porta USB4. Questa scelta amplia le possibilità di connessione, rendendo la ROG Ally X più compatibile con docking station esterne e altre periferiche ad alte prestazioni.

Considerazioni sull’aggiornamento hardware

Dispositivi come l’ONEXPLAYER X1 Mini, l’AYANEO AIR 1S/2 e il GPD Win 4 2024, che integrano l’AMD Ryzen 7 8840U, rappresentano una nuova generazione di handheld PC gaming, più performanti ed efficienti dal punto di vista energetico. Sebbene si tratti spesso di dispositivi di nicchia e di produzione meno massiva rispetto alla ROG Ally, dimostrano come il mercato stia evolvendo rapidamente e quanto ASUS sembri aver scelto un approccio più conservativo.

La ROG Ally X, pur offrendo miglioramenti come il raddoppio della RAM e una batteria di maggiore capacità, resta ancorata a un chip che, pur valido, appartiene ormai alla generazione precedente.

AYA NEO 2
AYA NEO 2 – (Fonte: AYA NEO)

A fronte di un prezzo di 899 euro, la domanda è lecita: vale la pena investire in un prodotto che arriva sul mercato già “vecchio” dal punto di vista tecnologico? Le alternative più commerciali, come la Steam Deck o la Lenovo Legion Go, utilizzano lo stesso processore o equivalenti, senza proporre un salto generazionale significativo. Tuttavia, queste console competono su altri fronti, come il prezzo o l’esperienza software ottimizzata (si pensi a SteamOS).

Per ASUS, che ha posizionato la ROG Ally X come una revisione del modello precedente anziché una vera innovazione (diciamo una versione 1.5), il rischio è quello di non riuscire a giustificare pienamente il prezzo agli occhi di chi cerca il massimo rapporto qualità/prezzo. In questo contesto, il valore percepito della console dipenderà molto dalla valutazione degli altri aspetti, come vedremo nel corso della recensione.

ASUS Rog Ally X

Design e Costruzione

La ROG Ally X mantiene il design caratteristico della serie, introducendo però alcune modifiche mirate a migliorare l’esperienza d’uso. La novità più evidente è la nuova colorazione nera, che conferisce al dispositivo un aspetto più sobrio ma molto meno distintivo.

Le impugnature sono state ulteriormente migliorate: ora presentano una zigrinatura più pronunciata e bordi arrotondati, offrendo una presa più sicura e confortevole durante lunghe sessioni di gioco. ASUS ha utilizzato materiali di alta qualità, conferendo al dispositivo una sensazione premium al tatto. La finitura opaca contribuisce a ridurre la visibilità di impronte e graffi superficiali.

ASUS ha rivisto la disposizione delle porte per migliorare l’ergonomia e la funzionalità. È stata rimossa la porta proprietaria XG Mobile, sostituita da una più versatile USB4, posizionata sul lato sinistro del dispositivo. Sul lato destro è presente una porta USB-C, mentre lo slot microSD è stato spostato sulla parte superiore, lontano dalle zone soggette a surriscaldamento. Questa nuova disposizione facilita l’accesso alle porte e riduce il rischio di danneggiamento delle schede microSD. Tuttavia, la presenza di entrambe le porte USB sui lati potrebbe risultare scomoda per chi utilizza accessori o docking station durante il gioco.

ASUS Rog Ally X

Display e Audio

La ROG Ally X monta lo stesso display IPS del modello precedente, un pannello da 7 pollici con risoluzione Full HD (1920×1080), frequenza di aggiornamento a 120 Hz e una luminosità massima di 500 nits. Queste specifiche garantiscono un’ottima resa visiva per il gaming portatile, con immagini nitide e colori vividi. Tuttavia, il pannello non introduce miglioramenti rispetto alla ROG Ally Z1 Extreme, e la mancanza di un display OLED, sempre più diffuso tra i competitor, potrebbe essere vista come un’occasione mancata, specialmente considerando la fascia di prezzo.

Un punto positivo è l’utilizzo del rivestimento Corning Gorilla Glass DXC, che riduce i riflessi e migliora la visibilità anche in condizioni di luce intensa. Tuttavia, il display continua a soffrire di riscaldamenti durante le sessioni di gioco più impegnative, un problema già riscontrato nel modello precedente. Nonostante questo, il pannello resta più che adeguato per offrire un’esperienza visiva piacevole, soprattutto per chi apprezza i giochi ad alta frequenza di aggiornamento.

Per quanto riguarda l’audio, ASUS ha integrato due altoparlanti stereo frontali, ciascuno da 1 W, che garantiscono un suono chiaro e bilanciato. La posizione degli speaker, direzionata verso l’utente, contribuisce a un’esperienza più immersiva rispetto a console con altoparlanti laterali o posteriori. Il volume è adeguato per il gaming, anche se non particolarmente potente, e la presenza del supporto Dolby Atmos aggiunge una dimensione extra all’audio per i giochi che lo supportano.

In alternativa, per chi cerca un’esperienza sonora più coinvolgente, è sempre possibile utilizzare il jack da 3.5 mm per cuffie o sfruttare la connessione Bluetooth per dispositivi audio wireless.

ASUS Rog Ally X

Hardware e prestazioni

Sulla carta, gli upgrade di ROG Ally X dovrebbero garantire un miglioramento delle prestazioni, specialmente nei titoli più esigenti. Tuttavia è lecito chiedersi: quanto incidono davvero questi miglioramenti sull’esperienza d’uso quotidiana? I test sintetici e in gioco forniranno un’idea più chiara, ma la domanda principale rimane: la differenza di prezzo si traduce in un incremento di performance significativo o parliamo di un miglioramento marginale? Vediamolo nel dettaglio.

Benchmark Sintetici

I risultati dei benchmark sintetici confermano una realtà difficile da ignorare: la ROG Ally X introduce miglioramenti marginali rispetto alla ROG Ally Z1 Extreme, e questi si limitano principalmente a scenari multi-core. Considerando la differenza di prezzo tra i due modelli, è lecito chiedersi se questi incrementi siano davvero significativi o giustificabili.

  • Cinebench R23:
    • Single-core: Con 1733 punti contro i 1779 punti della Z1 Extreme, la Ally X registra un calo del 2,6%. Questo risultato deludente evidenzia che l’aumento di RAM e la maggiore velocità non incidono minimamente (o poco) sulle prestazioni single-core.
    • Multi-core: Il miglioramento è più visibile, con 15120 punti rispetto ai 14361 punti, pari a un incremento del 5,3%. Tuttavia, anche in questo caso, l’aumento delle prestazioni non appare proporzionato alla differenza di prezzo.
  • GeekBench 6.3:
    • Single-core: L’incremento è quasi inesistente, con 2550 punti rispetto ai 2537 punti (+0,5%). Questo ribadisce che, al di là delle modifiche hardware, la presenza dello stesso processore limita il potenziale di miglioramento.
    • Multi-core: Con un incremento del 2,5% (da 11727 a 12026 punti), si nota un vantaggio modesto e  situazionale.

Questi risultati confermano una previsione ormai chiara: la scelta di mantenere il Ryzen Z1 Extreme ha limitato le possibilità di evoluzione della ROG Ally X. Anche con l’aggiunta di RAM più veloce e una batteria più capiente, i miglioramenti sono situazionali e, nella maggior parte dei casi, impercettibili per l’utente medio. Considerando il prezzo più elevato rispetto alla Z1 Extreme, è difficile giustificare l’acquisto della Ally X esclusivamente per un incremento prestazionale che si aggira attorno a pochi punti percentuali.

ASUS Rog Ally X

Test Gaming

I test gaming della ROG Ally X offrono un quadro interessante sulle sue capacità rispetto al modello precedente, la ROG Ally Z1 Extreme. Confrontando i frame per secondo (FPS) medi nei vari profili energetici e settaggi grafici, emergono alcune differenze che aiutano a valutare l’efficacia degli aggiornamenti hardware.

Gioco Settaggi Grafici ROG Ally Z1 Extreme (FPS medi) ROG Ally X (FPS medi) Differenza Percentuale
Cyberpunk 2077 1920×1080 – Low (FSR Off) 39,4 44,4 +12,7%
Cyberpunk 2077 1920×1080 – Medium (FSR Off) 30,4 34,7 +14,1%
Cyberpunk 2077 1920×1080 – High (FSR Off) 24,2 27,6 +14,0%
Cyberpunk 2077 1920×1080 – Ultra (FSR Off) 20,7 23,3 +12,6%

Nota: i test sono stati condotti con un profilo energetico da 17 Watt.

I test evidenziano che la ROG Ally X, grazie alle modifiche hardware introdotte, riesce a offrire un miglioramento delle prestazioni rispetto alla Z1 Extreme, con incrementi degli FPS medi che si attestano tra il 12% e il 14% nei titoli testati. Questo dimostra che, sebbene l’aggiornamento sia incrementale, gli effetti si fanno sentire soprattutto nel gaming, dove il maggior quantitativo di RAM e la sua velocità superiore aiutano a ottenere frame rate più stabili in scenari multi-threaded.

Tuttavia, come sottolineato anche nel paragrafo sui benchmark sintetici, questi miglioramenti non rappresentano un salto generazionale e restano situazionali. Detto ciò, non possiamo ignorare che la ROG Ally X sia una handheld valida e potente. Le sue prestazioni si collocano tra le migliori nella categoria, e i diversi profili energetici permettono una certa flessibilità in base alle esigenze dell’utente. La mia riflessione, quindi, non intende sottovalutare i meriti di questo dispositivo, ma offrire un’analisi contestuale che consideri il rapporto qualità/prezzo, lo stato attuale del mercato e le vostre aspettative.

Gestione termica

ASUS ha implementato un sistema di raffreddamento aggiornato sulla ROG Ally X, con ventole migliorate e heatpipe riposizionate per ottimizzare la dissipazione del calore. Durante le sessioni di gioco più impegnative, come quelle su Cyberpunk 2077 in modalità Turbo (30W), le temperature sul retro del dispositivo non superano i 45°C, mentre sullo schermo si mantengono attorno ai 38°C. Questo rappresenta un leggero miglioramento rispetto alla Z1 Extreme, che tendeva a surriscaldarsi maggiormente.

Le ventole, sebbene più performanti, risultano comunque rumorose in modalità Turbo, raggiungendo livelli sonori di circa 45-48 dB. In modalità Silent, invece, il rumore si riduce significativamente, mantenendosi attorno ai 30 dB, un valore accettabile per un dispositivo portatile.

Durata della batteria

La ROG Ally X monta una batteria da 80 Wh, un miglioramento rispetto ai 40 Wh del modello precedente. Tuttavia, l’effettiva durata della batteria dipende fortemente dal profilo operativo scelto:

  • Modalità Silent (10W): Ideale per giochi leggeri o streaming, con una durata di circa 4 ore.
  • Modalità Performance (15-17W): Con titoli più impegnativi, la durata si riduce a circa 3 ore, garantendo comunque un’esperienza di gioco accettabile.
  • Modalità Turbo (30W): La massima potenza richiede il massimo consumo, con un’autonomia che varia tra 1,5 e 2 ore, rendendo necessaria una fonte di alimentazione per sessioni di gioco prolungate.

ASUS Rog Ally X

Software e usabilità

Uno degli aspetti più discussi delle console portatili basate su Windows è il software, e la ROG Ally X non fa eccezione. ASUS ha cercato di migliorare l’esperienza utente attraverso aggiornamenti all’interfaccia di Armoury Crate, ma le criticità legate a Windows 11 su un touchscreen da 7 pollici rimangono un punto debole difficile da ignorare.

Armoury Crate: un centro di controllo migliorato

ASUS ha affinato l’interfaccia di Armoury Crate, rendendola più intuitiva e accessibile. Il software permette agli utenti di gestire facilmente i profili di performance, regolare la velocità delle ventole e accedere rapidamente alla libreria di giochi. Tra i miglioramenti principali troviamo:

  • Una maggiore fluidità nella navigazione dei menu.
  • La possibilità di creare e personalizzare profili energetici per ogni gioco.
  • Un’integrazione più diretta con Xbox Game Pass e altre librerie digitali, rendendo il passaggio tra giochi più rapido.

Tuttavia, nonostante questi miglioramenti, Armoury Crate rimane un software che necessita di ottimizzazioni. Alcuni utenti hanno segnalato rallentamenti occasionali e un’esperienza non sempre stabile, specialmente quando si alternano sessioni di gaming tra modalità diverse.

ASUS Rog Ally X

Windows 11: un limite su schermi piccoli

L’uso di Windows 11 su un touchscreen da 7 pollici si rivela ancora una volta una sfida. Nonostante le numerose funzionalità offerte dal sistema operativo, l’esperienza utente rimane abbastanza frustrante per via dell’interfaccia non ottimizzata per dispositivi così compatti. Le criticità principali includono:

  • Icone e testi troppo piccoli, che rendono difficile la navigazione senza l’ausilio di un mouse o un controller.
  • Gestione delle finestre che richiede precisione, un problema evidente quando si tenta di spostarsi tra programmi o menu in multitasking.
  • Interazioni touchscreen che spesso risultano poco reattive o scomode, specialmente in ambienti desktop tradizionali.

Anche le notifiche di sistema e le impostazioni rapide, benché utili su un laptop o un PC desktop, appaiono sovraccariche e poco pratiche su uno schermo di queste dimensioni.

Confronto con SteamOS

Un confronto diretto con SteamOS, il sistema operativo della Steam Deck, evidenzia i limiti di Windows 11 come piattaforma per il gaming portatile. SteamOS, progettato specificamente per una console portatile, offre un’interfaccia molto più fluida e intuitiva:

  • La navigazione tramite controller è impeccabile e ben integrata.
  • Il sistema è ottimizzato per la risoluzione dello schermo e l’uso in modalità portatile.
  • La gestione dei giochi e delle librerie è immediata e priva di distrazioni legate a funzionalità non necessarie.

Windows 11, al contrario, continua a portarsi dietro un bagaglio di complessità che lo rende meno adatto per un’esperienza di gioco semplice e immediata. Anche se offre maggiore versatilità, questa spesso si traduce in una curva di apprendimento più ripida e in un’esperienza utente più frammentata.

Per chi cerca flessibilità e una piattaforma aperta, Windows 11 rimane comunque una scelta valida. Tuttavia, per un’esperienza di gioco più immediata e ottimizzata, soluzioni come SteamOS continuano a rappresentare un’alternativa più convincente.

Conclusioni

La ROG Ally X non rappresenta un salto generazionale rispetto alla Z1 Extreme, ma piuttosto un affinamento di un progetto già valido. Questo la rende una scelta interessante per chi si avvicina per la prima volta al mondo delle console portatili basate su Windows, ma meno appetibile per chi possiede già il modello precedente.

Con un prezzo di lancio elevato e una concorrenza che offre alternative ottimizzate come la Steam Deck OLED, ASUS si trova a fronteggiare un mercato sempre più esigente. La ROG Ally X, pur eccellendo in alcune aree, non riesce del tutto a giustificare la sua posizione di fascia alta.

A chi è consigliata

La ROG Ally X non è una console per tutti, e forse questo è il punto cruciale per comprenderla a pieno. Non rappresenta un dispositivo destinato a rivoluzionare il mercato delle handheld, né si posiziona come un campione indiscusso di rapporto qualità/prezzo. Tuttavia, per l’utente che cerca flessibilità totale, una console portatile capace di andare oltre il gaming e un’esperienza personalizzabile, la ROG Ally X rimane un’opzione valida. Non è una scelta perfetta, ma rappresenta un prodotto che definisce la sua nicchia: quella di chi vuole una macchina portatile potente, versatile e in grado di adattarsi a molteplici scenari d’uso.

È anche consigliata a chi non vuole scendere a compromessi sulla libreria di giochi. La compatibilità con Xbox Game PassSteamEpic Games e altre piattaforme digitali rende la Ally X una delle console portatili più flessibili sul mercato. Questo la distingue dalla concorrenza, come la Steam Deck, che pur essendo più ottimizzata per il gaming, risulta meno immediata nell’esecuzione di software al di fuori del mondo ludico.

A chi non è consigliata

Chi dovrebbe evitarla? Probabilmente chi cerca un dispositivo con un rapporto qualità/prezzo più aggressivo o un’esperienza di gioco più immediata. Un’alternativa come la Steam Deck OLED resta, in questo caso, imbattuta.

ROG Ally X è un dispositivo di compromessi: non eccelle in tutto, ma trova il suo pubblico in chi apprezza l’apertura di Windows 11 e la potenza di una handheld che può fare molto di più che giocare. È un investimento più emozionale che razionale, ideale per chi vede nella ROG Ally X una piattaforma versatile per il futuro, senza necessariamente aspettarsi il massimo rapporto qualità/prezzo.

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