Redmi Note 7 è il nuovo smartphone medio gamma di Xiaomi (ora Redmi) che punta ad alzare l’asticella della qualità dei dispositivi medio gamma Android. Si tratta di un device con specifiche da medio-alto di gamma e con un design accattivante, che viene proposto ad un prezzo davvero molto interessante.

UNBOXING

L’esperienza di unboxing è la classica dei medio gamma Xiaomi. Ci troviamo di fronte ad una scatola in cartonato bianco, ben realizzata, che restituisce un’ottima sensazione di solidità. Non è la confezione premium che troviamo sui top di gamma della casa cinese, ma in fondo non si tratta di un fattore così importante.

All’interno della confezione troviamo, oltre allo smartphone, una cover in silicone molto sottile, un cavo USB Type-A to Type-C per la ricarica e la connessione dati del dispositivo ed un caricabatterie standard Xiaomi che, purtroppo, non supporta la ricarica rapida.

Sebbene il contenuto sia “standard” per le confezioni di Xiaomi, siamo contenti che anche il nuovo brand mantenga la “vecchia tradizione”. La cover in dotazione non è il massimo per quanto riguarda grip e spessore, ma vi permette di dare un minimo di protezione al vostro smartphone, magari in attesa di una cover di terze parti.

DESIGN E MATERIALI

Il design, seppur gradevole, non è sicuramente tra i più originali. Redmi Note 7 infatti ricorda moltissimo il nuovo medio gamma di Huawei: P Smart 2019. Il notch a goccia davanti è praticamente identico, così come il vetro che compone il posteriore dello smartphone.

I materiali sono buoni: alluminio che si fonde perfettamente ai bordi con un vetro molto elegante. Materiali che sono difficili da trovare in questa fascia di prezzo e che rappresentano una novità per la fascia medio gamma di Xiaomi. L’unica eccezione è infatti il medio-alto di gamma Mi 8 Lite, che presenta una scelta di materiali molto simile.

DISPLAY

Il display è uno dei punti di forza di questo Redmi Note 7: si tratta infatti di una unità IPS LCD in risoluzione Full HD+ (1080 x 2340 pixel) da 6.3″. Questo display è davvero ottimo e sembra “arrivare” da una fascia superiore di dispositivi. Finalmente Xiaomi è riuscita a montare un display di livello anche su uno smartphone medio gamma.

I contrasti sono ottimi, così come la calibrazione dei colori, che non risultano troppo “pompati” ma nemmeno slavati. Anche la luminosità è buona, compresa la gestione automatica da parte del sensore, caratteristica che garantisce una buona visibilità al di sotto della luce del sole.

Non si tratta ovviamente di un display OLED top di gamma, ma per la fascia di prezzo nella quale si posiziona questo nuovo Redmi Note 7 si tratta di un display assolutamente ottimo, che non fa invidiare altri pannelli IPS.

Inoltre, il notch a goccia ha permesso a Xiaomi di sfruttare l’intera parte frontale dello smartphone, permettendole di mantenere tutto sommato contenute le dimensioni di questo nuovo Redmi Note 7.

PRESTAZIONI E UI

Le prestazioni rappresentano un altro dei punti di forza di Redmi Note 7. Snapdragon 660 si riconferma, ancora una volta, uno dei migliori processori Qualcomm per la fascia medio gamma. I consumi sono bilanciati e, durante l’uso quotidiano, Redmi Note 7 non ha mai battuto ciglio per quanto riguarda la velocità e la prontezza all’uso.

Questo processore fa girare la MIUI 10 basata su Android Pie in maniera davvero eccellente, quasi a livello di un top di gamma, una caratteristica che non è comune a questa fascia di prezzo. Anche l’autonomia, come vedremo, è davvero ottima, soprattutto grazie ai consumi davvero contenuti di questo processore.

Sfortunatamente però non possiamo dire lo stesso del software. Se da un lato la MIUI 10 è ormai una sicurezza, attualmente non esiste una versione internazionale della ROM per questo dispositivo. La versione cinese di per sé funzionerebbe anche bene, ma purtroppo sembrerebbe avere qualche problema con alcuni operatori italiani.

Nel nostro test infatti non siamo riusciti a navigare in Internet tramite rete dati Ho Mobile nonostante avessimo configurato correttamente tutti i parametri relativi all’APN dell’operatore. Probabilmente si tratta di un problema legato agli operatori virtuali, ma speriamo che Xiaomi sia in grado di risolverlo sulla variante globale del firmware proprietario.

La ricezione di questo smartphone, inoltre, è di buon livello, nonostante l’assenza della Banda 20, che potrebbe essere un problema per tutti gli utenti di quegli operatori che ne fanno un uso massiccio.

MULTIMEDIA E FOTOCAMERA

La fotocamera di Redmi Note 7 è una delle caratteristiche sulla quale Redmi punta maggiormente. Si tratta di un sensore ISOCELL di Samsung da ben 48 MP, un sensore che non è sicuramente da medio gamma e che dovrebbe assicurare un’ottima qualità degli scatti acquisiti da questo dispositivo.

Ed effettivamente, la fotocamera di Note 7 stupisce: per quanto riguarda la fascia media è forse il miglior dispositivo attualmente in circolazione, soprattutto grazie alle ottimizzazioni software che Xiaomi ha deciso di installare nel software fotografico di Redmi Note 7.

In modalità automatica, infatti, il software utilizza una tecnica di Pixel Merging che unisce 4 pixel per ottenere una maggior luminosità e accuratezza dei colori. Ovviamente questo va a penalizzare la risoluzione delle fotografie scattate, che in modalità automatica viene limitata a 12 MP.

È comunque possibile scattare a risoluzione piena passando alla Modalità Pro, che vi consentirà di scegliere tramite l’apposito selettore la risoluzione intera di 48 MP. In modalità 48 MP il dettaglio è davvero notevole e le foto superano di gran lunga la qualità media del segmento medio gamma Android.

AUTONOMIA

Come da tradizione Xiaomi il nuovo Redmi Note 7 non delude sotto il punto di vista dell’autonomia. Snapdragon 660 da questo punto di vista si comporta veramente bene, con consumi contenuti e nessun riscaldamento della parte posteriore anche sotto stress.

Tutto questo, unito alle ottimizzazioni (talvolta anche troppo conservative) della ROM MIUI e alla batteria da 4000 mAh, assicura un’autonomia davvero ottima. Il dispositivo è tranquillamente in grado di superare la giornata, anche con un uso piuttosto pesante, e se non gli si tira troppo il collo si raggiungono tranquillamente i due giorni di utilizzo.

CONSIDERAZIONI FINALI

Un dispositivo che, al di là delle limitazioni software dovute alla mancanza di una release globale della ROM, si fa apprezzare per le sue molteplici qualità. Si tratta di un device che, in futuro, se ben supportato e seguito dalla compagnia, potrebbe diventare il best buy Android per questo anno 2019, un po’ come fu il predecessore Redmi Note 5 per il 2018.

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